elalla

Membro Attivo
Salve.
Ho ricevuto in successione una casa dove lo stato attuale è difforme rispetto alla planimetria catastale con un aumento volumetrico di circa 6-7 metri.
L'immobile è stato acquistato nel 1986 e la planimetria è di quella data.
La casa quando fu acquistata risultava essere costruita prima del 65.
L'aumento di volumetria evidentemente è stato fatto dopo.
Al comune non risulta nulla.
Volevo chiedervi questo:
aggiornando la planimetria e dichiarando che è tutto prima del 67, visto che al comune non ci sono grafici, posso venderlo senza problemi oppure rischio l'annullamento dell'atto?
Grazie mille.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Un aumento di 6/7 metri, non si capisce cosa siano. Se da una tua misurazione della superficie calpestabile ti risulta una superficie maggiore, 6 mq su 100, ma la configurazione della planimetria rispecchia lo stato di fatto, non vuol dire nulla, se invece hai una stanza in più, un allargamento di un lato della casa, allora è un'altra cosa. Comunque con un bravo tecnico vedi di valutare la situazione e se riesci a fare un'aggiornamento della planimetria.
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Per completare le osservazioni di Adriano Giacomelli, affinchè tu possa vendere tranquillamente l'immobile è necessario che lo stato attuale dell'immobile sia conforme sia alla planimetria catastale dell'immobile, che ai titoli abilitativi presenti in comune (progetto, dia, sanatorie, ecc...).
Il consiglio di incaricarire un bravo tecnico che verifichi il tutto è ottimo.:applauso:
 

elalla

Membro Attivo
E' mia intenzione aggiornare la planimetria al catasto e presentare la documentazione necessaria al comune.
Dopo aver aggiornato la planimetria quella precedente non avrà più nessun conto nell'atto notarile?
Grazie
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
Prima di tutto verifica con un tecnico la misurazione reale e non quella catastale, non sempre sono conformi, se le schede sono conformi all'immobile e non comporta diverse posizioni nelle schede vendi pure , che tutto è a posto ciao:idea:
 

mtr

Membro Attivo
Per completare le osservazioni di Adriano Giacomelli, affinchè tu possa vendere tranquillamente l'immobile è necessario che lo stato attuale dell'immobile sia conforme sia alla planimetria catastale dell'immobile, che ai titoli abilitativi presenti in comune (progetto, dia, sanatorie, ecc...).
Il consiglio di incaricarire un bravo tecnico che verifichi il tutto è ottimo.:applauso:

Sintesi ottima.
Un bravo Tecnico può chiarire correttamente le azioni da farsi che -comunuqe- sono, in ordine:
1) verifica pratica in comune (se e come fare ev sanatoria);
2) aggiornamento catastale (si fa per ultimo, non per primo..).
 

mtr

Membro Attivo
Dunque la planimetria catastale esistente risale ad uno stato di fatto ante '67.
Tu vorresti ripresentarla con le dimensioni di oggi, che sono diverse dalle precedenti, cioè farla passare per esistente anch'essa ante '67.
Oltre all'illecito, come minimo devi sapere che la pratica catastale deve essere motivata, cioè richiede la descrizione di una causale per la quale essa viene presentata: quindi dovresti trovare un Tecnico che si accolli la responsabilità.
Ma in realtà mi domando perchè non provi a percorrere la via maestra, cioè una sanatoria?

Concordando con alcune osservazioni precedenti, ti suggerirei comunuqe di sottoporre a un Tecnico per una valutazione delle quantità e caratteri effettivi dell'abuso, avresti maggiore chiarezza sul da farsi.
 

monolis

Membro Junior
Considerato che a Roma il Comune è diviso in Municipi e che ogni Municipio è un organismo a sè stante, cosa intendi dicendo che "al comune" non risulta nulla? Per prima cosa devi identificare gli estremi dell'autorizzazione con cui è stato edificato l'immobile; nell'atto di sucessione deve essere per forza citato qualcosa. Se hai la planimetria catastale, qusta sarà stata redatta successivamente al rilascio di un titolo autorizzativo. Se si tratta di una Licenza o Concessione edilizia, puoi richiedre copia del progetto al Dip.IX; se invece sono stati fatti dei lavori successivamente con una DIA, vai all'ufficio tecnico del Municipo di competenza a chiedere l'accesso agli atti. Se si tratta di un immobile abusivo e poi sanato o con sanatoria ancora in corso di definizione, allora la competenza è dell'UCE.
Insomma, se hai un bel po' di tempo a disposizione e vuoi avere uno spaccato della gestione delle pratiche edilizie da parte del Comune di Roma (ora Roma Capitale), preparati copia di tutti i documenti relativi all' immobile e armati di tanta, tanta pazienza.....
 

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