rosanna82

Nuovo Iscritto
Buongiorno, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione un quesito. Dopo 8 anni e ben tre cause per dividere una eredità nemmeno consistente, mi ritrovo ad essere proprietaria di un appartamento in un edificio che ha urgente bisogno di lavori di manutenzione straordinaria. L'edificio in questione presenta tre piani, ciascun piano appartiene ad un proprietario diverso, per un totale di tre inquilini. Due inquilini, poichè abitano in questo edificio che non viene ristrutturato da 40 anni e passa, hanno deciso di affrontare i costi per lavori di manutenzione stroardinaria, in poche parole è necessario spicconare il vecchio intonaco, ormai ammalorato e rifare la pavimentazione delle terrazze e provvedere urgentemente, poichè si sono verificati distacchi di intonaco sulla pubblica via, al ripristino dei copriferri, ecc ecc. Ora, uno degli inquilini non solo non vuole partecipare alle spese, ma pretende anche che gli stessi lavori vengano effettuati tra 2 anni, tempo che gli altri inquilini non possono di certo permettersi considerate le condizioni dell'immobile in questione. L'inquilino in questione, se gli altri due decidessero di eseguire i lavori, non verrebbe minimamente coinvolto fatta eccezione per la sistemazione dei ponteggi, che tra le altre cose non comporterebbero per lui alcun fastidio. Infatti, lo stesso inquilino non occupa il suo appartamento che è inagibile (mancano i contatori dell'acqua, della luce e i servizi igienici). Gli altri due inquilini, senza nemmeno tanto dispiacere, non chiedono assolutamente che l'inquilino in questione partecipi alle spese, nè tanto meno vogliono coinvolgerlo coattamente nella questione.........vogliono solo ristrutturare i propri alloggi in cui vivono 365 giorni all'anno. Presentata la SCIA (purtroppo siamo in Campania) alll'ufficio tecnico del comune, il responsabile ha richiesto la firma per consenso in quanto si ritiene che questo inquilino sia 'cointeressato e bla bla bla'. Ora questo inquilino non vuole firmare, non vuole fare eseguire lavori urgenti e per giunta ordina che gli stessi lavori vengano effettuati tra 2 anni!!! Per questo inquilino avevo preparato anche il preventivo (solo 6 mila euro) venendolo già abbondantemente incontro. Ora mi è stato consigliato di andare per vie legali con un atto di diffida stragiudiziale per manutenzione straordinaria..........voi cosa ne pensate di questa assurda situazione? da premettere che i mq di sua proprietà sono una minima parte rispetto ai mq in possesso degli altri due inquilini.
 

raflomb

Membro Assiduo
Ora mi è stato consigliato di andare per vie legali con un atto di diffida stragiudiziale per manutenzione straordinaria..........voi cosa ne pensate di questa assurda situazione? da premettere che i mq di sua proprietà sono una minima parte rispetto ai mq in possesso degli altri due inquilini.

Due sono le strade da percorrere:
1) Il condomino dissenziente non firma la SCIA in quanto teme di obbligarsi: proponetegli una liberatoria per esonerarlo dalle spese e lui firmerà, ne ha tutta la convenienza, in quanto vista la necessità e l'urgenza dell'intervento lui sarebbe per legge coobbligato a parteciparvi.
2) In subordine, si renderà necessario agire, prima per diffida stragiudiziale, poi, in caso d'inerzia, visto il pericolo imminente per la pubblica incolumità dovuta dal distacco dell'intonaco, agire a mezzo provvedimento d'urgenza affinchè gli venga imposto di fare il suo dovere.
 

rosanna82

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta, volevo aggiungere un'altra cosa riguardo alla SCIA, non mi [ ben chiaro chi siano i cosiddetti -‘controinteressati titolari di diritti soggettivi tutelabili suscettibili di essere compressi dall’intervento oggetto della presente SCIA’ , e se tra questi controinteressati sono inclusi coloro che -obbligatoriamente- sono tenuti a permettere la predisposione dei ponteggi davanti ai loro appartamenti.....perch[ se cos= non fosse non esisterebbe alcun problema.
 

raflomb

Membro Assiduo
Grazie per la risposta, volevo aggiungere un'altra cosa riguardo alla SCIA, non mi [ ben chiaro chi siano i cosiddetti -‘controinteressati titolari di diritti soggettivi tutelabili

I Comuni quando autorizzano, lo fanno sempre "salvo diritti dei terzi," tradotto significa che chiunque sia titolare di un diritto soggettivo che potenzialmente potrebbe essere compromesso può eccepire e farlo valere nonostante la procedura comunale in essere.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Concordo con Raflomb ma al punto 1 del suo post suggerirei una modifica. Visto che lui vorrebbe fare i lavori fra due anni mentre voi avete ravvisato l'urgenza di eseguirli subito, proponetegli di partecipare alla spesa fra due anni -il modo di impegnarlo lo troverete- perchè non mi sembra giusto che se anche la sua proprietà al momento non è agibile, voi gliela migliorate senza farlo pagare. Mi piacerebbe tanto avere dei condomini come voi!!!!
 

rosanna82

Nuovo Iscritto
grazie, infatti siamo così fessi che anche sull'ufficio tecnico del comune ci stanno prendendo per i fondelli!
va precisato che il condomino di cui sopra è un affermato fedigrafo, nel senso che non tiene fede ai patti, dunque la data indicata dei due anni è solo una bufala. in realtà, non ha nessuna intenzione di ristrutturare il suo appartamento, e questo lo si deduce dal fatto che nel suo appartamento bisogna non rifare, ma FARE di sana pianta TUTTO! allaccio luce, acqua, impianto di riscaldamento, divisioni interne, servizi igienici e conseguenti aperture ex novo in una muratura portante. allora, mi chiedo come spera che gli vengano concessi tali ristrutturazioni senza prima chiedere il bene stare degli altri condomini!? come può pretendere di realizzare nuove aperture in una facciata con muri portanti se lo vieta espressamente il codice civile?! inoltre, sin da principio si è avuta la sensazione che unico suo interesse fosse quello di dare fastidio, avvalendosi pure della collaborazione di soggetti preposti all'accettazione di documenti per la esecuzione dei lavori. ora, domani ho appuntamento con un avvocato, valuteremo la cosa, una cosa è certa io , e l'altro condomino, non vogliamo coinvolgere il terzo nei lavori leggittimi perchè volti alla conservazione delle facciate delle proprie porzioni di abitazione. Ho presentato all'ufficio tecnico la SCIA e me l'hanno rifiutata asserendo che nella tabella D, ove indicare 'eventuali controinteressati i cui diritti risultano COMPRESSI dai lavori proposti', ci vuole la sua firma. Ora, cosa significa 'comprimere i diritti'? limitare il suo diritto a 'godere delle cose comuni' come è specificato nel CC? le uniche cose in comune che abbiamo con questo soggetto sono: il suolo di giacenza dell'immobile, le fondazioni e i muri maestri (in tutti e tre i casi solo parziale poichè una parte dell'edificio appartiene per intero dal piano seminterrato al tetto a soli due condomini. Escludendo suolo e fondazioni che non sono coinvolte in un intervento di rifacimento intonaco, tinteggiatura e impermeabilizzazione e ripavimentazione balconi aggettanti (dunque di proprietà esclusiva del proprietario dell'appartamento cui si accede ad essi), cosa rimangono? i muri maestri? ma l'intonaco non è un elemento strutturale di un muro maestro ma solo un complemento per garantirne la conservazione nel tempo.
 

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