arcobaleno

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Io sono nella stessa situazione, credo però di ritenermi fortunata alla sola riscossione del canone. Purtroppo la crisi c'è davvero. Forse io modificherò il contratto facendo togliere la parte dove si chiede l'aumento istat e quindi vi rinuncerò. Ma a proposito come si agisce nei confronti dell'ufficio imposte? Qualcuno lo sa. Grazie
 

mapeit

Membro Senior
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L'ufficio imposte (Agenzia delle Entrate) pretende solo che tu paghi la tassa di registro e le imposte sui canoni che effettivamente percepisci o che dovresti percepire (se per caso l'inquilino non ti paga). Non pretende che tu applichi gli aumenti ISTAT perché, anche se sembra di essere sempre meno in uno stato libero e di diritto, tu della tua proprietà privata puoi disporre come vuoi (fino a un certo punto), quindi applicare o no gli aumenti è solo a tua discrezione e il fisco, almeno su questo, non può sindacare.
 

meri56

Membro Assiduo
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Forse io modificherò il contratto facendo togliere la parte dove si chiede l'aumento istat
Non farlo. Basta semplicemente che tu non chieda l'aumento. Se le cose tra qualche anno dovessero
cambiare potrai fare l'adeguamento Istat anche per tutto il periodo compreso tra il precedente
adeguamento e l'ultima richiesta. Cioè se tu hai fatto l'ultimo adeguamento nel 2010 e deciderai nel
2014 di adeguare il canone calcolerai la variazione intervenuta tra il 2010 e il 2014. Non potrai avere
gli arretrati, ma almeno il canone sarà rivalutato.
 

arcobaleno

Membro Attivo
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Ragazzi ma voi non sapete che se ci fosse un controllo da parte del fisco su contratti che prevedono adeguamento ISTAT, i calcoli vengono effettualti proprio con gli adeguamenti? Anche se noi non li abbiamo riscossi, il fisco ne tiene conto. E' per questo che bisogna modificare il contratto. (a mio fratello è già successo) Chiedevo solo una conferma.ciao
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Il fisco non può supporre che l'adeguamento ISTAT sia automatico, proprio perché la legge prevede che esso venga effettuato solo a richiesta.
Oltre a ciò dubito fortemente che il fisco avvii una procedura di recupero per incassare le imposte su un adeguamento di canone che spesso non supera qualche Euro, a meno che non si tratti di un canone molto elevato...
 

arcobaleno

Membro Attivo
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Se sul contratto c'è la clausola adeguamento ISTAT annuale nella misura del 75%, ad una verifica il fisco calcolerà, con tabelle alle mani, l'adeguamento, che tu l'abbia fatto pagare oppure no. Prova ad informarti. Se non è così, fammelo sapere. Ciao ;)
 

mapeit

Membro Senior
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Il fisco ovviamente può calcolare e "supporre" quello che vuole (accertamento induttivo) e in materia fiscale sei tu che devi dimostrare il contrario. Però se a dimostrazione produci la documentazione inoppugnabile (copia di un bonifico, assegno ecc..) che attesti l'ammontare reale del versamento del canone, il fisco non può che prenderne atto e ritirare le proprie pretese. Qualche diritto lo avremo ancora no ? Almeno finché non ci diranno ufficialmente che non siamo più in uno Stato di diritto, ma in uno Stato di polizia.
 

arcobaleno

Membro Attivo
Proprietario Casa
Hai proprio azzeccato; abbiamo ancora diritti?? Io credo solo pagare pagare e basta. Ma se l'inquilino ti paga in contanti? Tu sulla ricevuta puoi scrivere ciò che vuoi; ecco perchè il fisco si tutela.
 

meri56

Membro Assiduo
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In genere sui contratti c'è la clausola per cui l'adeguamento ISTAT viene corrisposto in seguito a richiesta del proprietario, e a far data dal mese successivo alla richiesta. Quindi tale richiesta va fatta con raccomandata a mezzo posta o a mano con firma per ricevuta. Non c'è tuttavia l'obbligo :affermazione: di richiederlo.
 

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