Nemesis

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Vedo che continui a far finta di non capire.
Il comodante ha l'obbligo di dichiarare la rendita catastale aggiornata con i normali coefficienti di rivalutazione ed aumentata, se ricorrono i presupposti, di un terzo.
E i presupposti per cui non si debba aumentare di un terzo sono esattamente quelli da me precedentemente descritti: il comodatario deve dimorare abitualmente nell'immobile ricevuto in comodato e ciò deve risultare dall’iscrizione anagrafica.
 

tovrm

Membro Senior
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Vedo che continui a far finta di non capire.
Il comodante ha l'obbligo di dichiarare la rendita catastale aggiornata con i normali coefficienti di rivalutazione ed aumentata, se ricorrono i presupposti, di un terzo.
E i presupposti per cui non si debba aumentare di un terzo sono esattamente quelli da me precedentemente descritti: il comodatario deve dimorare abitualmente nell'immobile ricevuto in comodato e ciò deve risultare dall’iscrizione anagrafica.

Dammi il riferimento di legge. Grazie.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Comincia con la lettura delle Istruzioni per la compilazione del Mod. Unico PF 2011, a pagina 25, relativamente al codice "10" nella colonna 2 (Utilizzo) dei "righi" RB.
 

tovrm

Membro Senior
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Ricerco, ma continuo a non trovare i riferimenti di legge.
Mi spiego meglio. Ho letto il TUIR, art. 41 (mi sarei aspettato questo e non le istruzioni di compilazione della dichiarazione dei redditi, ma tant'è), che dispone l'aumento di 1/3 della rendita catastale rivalutata in caso di appartamenti a disposizione (come è il caso del comodato in questione).
E fin qui, trovo riscontro parziale alle tue affermazioni ed ammetto di aver imparato qualcosa di nuovo.

Quello che non riesco a trovare è il riferimento normativo alle situazioni per le quali l'aumento di 1/3 non si applica (tra cui quelle riportate nelle istruzioni da te citate, ma anche in quelle del 730, ovviamente). Il TUIR, né altra documentazione esaminata (es.: lo stesso art. 4 della legge 24 aprile 1980, n. 146) fa alcun riferimento a queste situazioni.

Invece, nella circolare Agenzia delle Entrate n. 50/E del 12 giugno 2002, paragrafo 2, trovo questa espressione: «Si ricorda tuttavia che gli immobili concessi in comodato gratuito a soggetti, diversi dai familiari che dimorino abitualmente nell'immobile, sono equiparati, ai fini delle imposte dirette, agli immobili tenuti a disposizione dal proprietario, con la conseguenza che il comodante ha l'obbligo di dichiarare per gli stessi la rendita catastale aggiornata con i normali coefficienti di rivalutazione ed aumentata di un terzo se ricorrono i presupposti stabiliti dall'art.38 del TUIR»

L'Art. 38 TUIR, però, parla di tutt'altro, ovvero di variazioni di reddito dei fabbricati, mentre prima della riforma del 2004, coincideva con l'attuale art. 41. e non faceva riferimento ad alcun presupposto per non applicare l'aumento di un terzo.

Dove sono contenute queste disposizioni?
 

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