DURALEX

Nuovo Iscritto
Mio padre ha un problema per accatastare un terreno lasciato in eredita' per 1/3 da parte di mio nonno che e' deceduto 37 anni fa'.
Mio padre impugno' il testamento registrandolo e pagando la tassa di successione l'unico passaggio che non fece e' di accatastare il terreno;Le parti rimanenti di 1/3 lo ha acquistato circa 25 anni fa' dagli altri eredi tramite scrittura privata, ora mio padre e' andato per accatastare il terreno e gli e' stato detto che non puo' farlo perche' la scrittura privata do ve lui acquisto' la rimanenza della quota non e' valevole pero' mio padre sul terreno acquistato all'epoca costrui' un fabbricato regolarmente accatastato a nome suo . La domanda e' questa:Come puo' ovviare mio padre per accatastare il terreno?Grazie
 

Stefano Deidda

Membro Ordinario
Professionista
Mi sa tanto che si è fatta un pò di confusione con i termini!
Però penso di essermi fatto un'idea.
Cerco di ricostruirla (correggetemi se sbaglio):
- Si ha la necessità di volturare/registrare il terreno a nome di tuo padre.

Il problema è che la scrittura privata non ha alcun valore al fine di trasferimento dei beni di fronte all'amministrazione, occorre un atto pubblico.
Il fabbricato è stato accatastato a nome di tuo padre perchè insiste sulla porzione di terreno intestata a lui, oppure è stato accatastato con riserva (ciascuno per i propri diritti).
 

DURALEX

Nuovo Iscritto
Il fabbricato e' stato accatastato (ciascuno per i propri diritti),come posso ovviare con un atto publico se uno dei proprietari del terreno e' deceduto e l'erede di quest'ultimo e' incapace di intendere e di volere?Comunque mio padre ha acquistato all'epoca diede lire 2.450.000 ed e' in possesso solo di una promessa di vendita!!!Come posso fare?Almeno puo' accatastare il terreno della quota di 1/3 che gli fu' lasciata da mio nonno visto che dacirca 38 anni il terreno e' recintato e che vi e' stata costruita l'abitazione principale di mio padre?Come posso fare?Gentilmente aiutatemi ad uscire fuori dal tunnel grazie!!!!!!!!!!!
 

Stefano Deidda

Membro Ordinario
Professionista
A mio avviso si possono percorrere due strade:
1) Atto di compravendita, perciò occorre rivolgersi ad un Notaio;
2) Pratica di usucapione, serve la tutela di un avvocato.
Bisogna valutare i pro e i contro, e agire di conseguenza.
Per quanto riguarda l'erede incapace "di intendere e di volere" non dovrebbe essere un problema particolare, dovrebbe avere un tutore che lo rappresenti.
 

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