Se non vengono disdette le utenze, anche se l'abitazione del de cuius non è abitata, ed un chiamato all'eredità utilizza la giacenza per pagare questo pagamento di debito sorto post mortem, per me, raffigura una accettazione della eredità.
Sì, ma appunto dicevo il discrimine in questo caso è se il pagamento si riferisce a un periodo pre o post mortem. Il caro estinto ci lascia oggi, per dire. I consumi telefonici, luce, gas, pay-tv, stipendio colf e badante, relativi a gennaio possono essere pagati dal conto comune, quelli di febbraio no (se si eccede la propria quota del conto cointestato e non si vuole rischiare che il pagamento sia considerato accettazione implicita di eredità). Corretto?