essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Ma infatti quando ci sono questi casi cerchi di coinvolgere genitori e figli, dove i primi magari sono usufruttuari e i secondi nudi proprietari dell'immobile oppure ci sono 2 o più cointestati dello stesso immobile . A quel punto puoi proporre a loro di ripartire in parti uguali o meno (a seconda della capienza fiscale di ognuno) le fatture di ristrutturazione per le detrazioni in modo da sfruttare il totale la somma che l'Agenzia restituisce pr l'investimento realizzato. Noi ultimamente operiamo così. Voglio dire se la somma che restituisce è 2500€, il figlio fosse capiente solo per 1000€ se c'è anche il padre prendi anche lui ad esempio per 1500€ e fai delle fatture a più intestati in modo da sfruttare il limite incentiva bile a testa dei due.
E' quello che abbiamo fatto a casa mia: nella ristrutturazione, dopo aver esaurito tutto la nostra IRPEF, abbiamo fatto intestare fatture anche a nostra figlia come familiare convivente, così recuperiamo anche la sua IRPEF, (salvo poi restituirle quanto da lei pagato).
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
E' quello che abbiamo fatto a casa mia: nella ristrutturazione, dopo aver esaurito tutto la nostra IRPEF, abbiamo fatto intestare fatture anche a nostra figlia come familiare convivente, così recuperiamo anche la sua IRPEF, (salvo poi restituirle quanto da lei pagato).
Io l'ho imparato dal mio commercialista.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Io l'ho imparato dal mio commercialista.
Riepilogo:
1)Un esperto come Ennio A.Rossi propone il quesito...
2)Un dirigente fiscale come G.Mingione dice che non si può(???)
3) Arciera e QPQ dicono...che è così
4) Daniele e Essezeta asseriscono che la detrazione si può frazionare fra più titolari di diritti sullo stesso immobile...parola di commercialista (dei propri)
La somma (Totò diceva che ..ecc....), escludendo il postante è di 2+2= 4 propisti.
A questo punto avremmo bisogno di fare la bella (3 su 5) o di qualche TIGRE in cerca di ghiotti bocconi da ingerire e digerire, salvo la coriacità del pasto con successiva fuoriuscita dalle fauci...
Daniele caro, sto scherzando...ma resto confuso perchè nonostante la parità i conti non tornano. Ed è la amara constatazione e la conferma che la nostra povera Italia è la culla di leggi e regolamenti che invece di certezze seminano incertezze. Con grande gaudio dei professionisti che di quella incertezza si nutrono
illogicamente...Restiamo in attesa dell'arbitro. QPQ.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Riepilogo:
1)Un esperto come Ennio A.Rossi propone il quesito...
2)Un dirigente fiscale come G.Mingione dice che non si può(???)
3) Arciera e QPQ dicono...che è così
4) Daniele e Essezeta asseriscono che la detrazione si può frazionare fra più titolari di diritti sullo stesso immobile...parola di commercialista (dei propri)
La somma (Totò diceva che ..ecc....), escludendo il postante è di 2+2= 4 propisti.
A questo punto avremmo bisogno di fare la bella (3 su 5) o di qualche TIGRE in cerca di ghiotti bocconi da ingerire e digerire, salvo la coriacità del pasto con successiva fuoriuscita dalle fauci...
Daniele caro, sto scherzando...ma resto confuso perchè nonostante la parità i conti non tornano. Ed è la amara constatazione e la conferma che la nostra povera Italia è la culla di leggi e regolamenti che invece di certezze seminano incertezze. Con grande gaudio dei professionisti che di quella incertezza si nutrono
illogicamente...Restiamo in attesa dell'arbitro. QPQ.
La risposta che potrei darti è che il dirigente fiscale sbaglia, quello che io so dell'argomento (come ho specificato prima) lo conosco perchè ho parlato con lo studio di commercialisti che ci segue chiedendo espressamente sul tema...Ennio ed Essezeta sono sulla stessa lunghezza d'onda delle mie parole, alla fine siamo noi professionisti a tirarvi fuori dai guai, perchè se aspettate i dirigenti pubblici fate prima a spararvi (in senso lato come cittadini). Noi siamo VERAMENTE dalla vostra parte.
Aggiungo che ho applicato questo sistema già due volte e l'Agenzia delle Entrate non ha contestato nulla ai miei clienti (ovviamente m'informo SE non so prima di...) altrimenti sarebbe stata la mia consulenza ad averli gettati nel girone dantesco infernale del fisco (non scherzo sono serissimo).
Ormai il lavoro è anche questo, non solo il lavoro in sè, ma il pararti da QUALSIASI contestazione arrivi...sia dal fisco che dal cliente.
Ecco perchè sono diventato così pignolo...lo diventi per forza se vuoi portare a casa la pagnotta e se vuoi che nessuno te la porti via quando la stai per addentare.

Posso dirti anche che lo studio di commercialisti a cui mi appoggio forse è anche quello più attrezzato che c'è in città (sono in più di uno all'interno dello stesso), seguono svariate aziende piccole e grandi ed ognuno ha il suo "ramo" di competenze che segue.
 
Ultima modifica:

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
E' quello che abbiamo fatto a casa mia: nella ristrutturazione, dopo aver esaurito tutto la nostra IRPEF, abbiamo fatto intestare fatture anche a nostra figlia come familiare convivente, così recuperiamo anche la sua IRPEF, (salvo poi restituirle quanto da lei pagato).
Avete fatto non bene ma di più che bene nel farlo.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
La detrazione d'imposta deve essere riconosciuta, qualora la relativa spesa sia stata effettivamente sostenuta entro i limiti dell'importo fatturato, in relazione al valore dei diritti acquistati dai singoli contribuenti quali risultano dall'atto di compravendita o di assegnazione del diritto immobiliare. Pertanto, il genitore acquirente del diritto di usufrutto sull'immobile che ha sostenuto interamente la spesa per l'acquisto dello stesso, ha diritto di beneficiare della detrazione IRPEF, avendo a riferimento la spesa riferibile all'acquisto del proprio diritto. Non può invece essere riconosciuta la detrazione ai familiari del contribuente che non hanno sostenuto la spesa.
@quiproquo ho riletto bene, ma qui il dirigente fiscale non ci da contro...semplicemente dice che, i familiari che non hanno effettivamente sostenuto la spesa (il bonifico con copia della fattura intestata al singolo) non hanno diritto alla detrazione, diverso molto diverso se fai una fattura al padre ed una al figlio (ad esempio) allora si che rientri nel mio discorso.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
@quiproquo ho riletto bene, ma qui il dirigente fiscale non ci da contro...semplicemente dice che, i familiari che non hanno effettivamente sostenuto la spesa (il bonifico con copia della fattura intestata al singolo) non hanno diritto alla detrazione, diverso molto diverso se fai una fattura al padre ed una al figlio (ad esempio) allora si che rientri nel mio discorso.
Sono nuovamente contento anche per il nuovo intervento di Daniele...ma allora:
1+2) perchè postare il quesito allegando il "parere" del dirigente Ag.???
3) perchè lo stesso dirigente che ha scritto una ventina di righe non si è limitato alla tua sintesi che qui risentitizzo:
"...Non hanno diritto alla detrazione , salvo la presenza di due o più fatture cointestate ciascuno per la sua parte e il suo ammontare.
4) come l'hai corretto adesso, potevi farlo anche prima..o no???

Daniele implicitamente mi da ragione sull'Italia culla dell'incertezza giuridica...perchè lui più di una volta ha denunciato ,a ragione, l'impreparazione formativa della burocrazia
specie in quella catastale e quindi fiscale. Gli suggerisco, comunque
di verificare due o tre volte i pareri che va a sottoporre agli
"ESPERTONI" dei miei...stivali...E scusate se è poco. Cordialissimi
saluti agli intervenuti, compresa Fru-fru...del tab... QPQ.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
1+2) perchè postare il quesito allegando il "parere" del dirigente Ag.???
Perchè era una domanda specifica a cui il funzionario in alcuni punti (vedi il mio precedente intervento che tu hai quotato) non ha specificato che è possibile avere la detrazione anche per i familiari SE c'è il bonifico e fattura correlata intestata.

Il funzionario si è limitato a dire che non è possibile per i familiari che NON PAGANO...io ti ho aiutato semplicemente dandoti il caso in cui i familiari PAGANO di tasca propria e nei modi previsti.
Spero di non averti confuso, anzi credevo di averlo chiarito già prima.[DOUBLEPOST=1407323263,1407322996][/DOUBLEPOST]
Daniele implicitamente mi da ragione sull'Italia culla dell'incertezza giuridica...perchè lui più di una volta ha denunciato ,a ragione, l'impreparazione formativa della burocrazia
Ormai guardo avanti e vado oltre, il mio ragionamento prevede il bypass diretto e cercare con (legge scritta alla mano, un pizzico di creatività mia e l'intento finale del cliente) di ottenere il risultato. Il come ottenere il risultato è un problema mio, l'importante è che chi paga sia contento di quello che siamo riusciti a concludere.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto