silmabru

Nuovo Iscritto
Abito in un complesso condominiale di proprietà Amm. Prov. di Roma dal 1951.
Nel 1997 la Amm. Prov. disdettò i contratti ma non sfrattò nessuno, anzi continuò ad inviare le comunicazioni periodiche di adeguamento dei canoni di locazione e di tutti gli altri oneri confermando quindi il rapporto di locazione. Gli affitti erano e sono tuttora di particolare favore (il mio è di 130 Euro mensili più altri 210 Euro mensili per oneri accessori e risc. per 80 mq). Ora, per una diatriba tra PDL e PD il complesso è finito sui giornali e sulla Tv come dse fosse un caso di affittopoli e la Amm. Prov. ha deciso applicare il recente Piano Casa (demolizione e ricostruzione) e di adeguare i canoni alle condizioni attuali di mercato applicando i parametri zonali richiedendone l'adeguamento anche per 7 anni arretrati. Può farlo ? Ho sentito dire che esiste una sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce che siffatti adeguamenti possono essere richiesti solo dalla data della richiesta (aprile 2011), ma non riesco a trovare tale sentenza. Potete aiutarmi ? In questo condominio risiedono moltissimi (la maggioranza) condomini del ceto medio basso e moltissimi anziani con basso reddito, anche alcuni senza reddito che sono assistiti da determinate associazioni.
Cosa è possibile fare per evitare, non tanto l'adeguamento dalla data di richiesta, per chi potrà sostenerlo ma, principalmente per evitare gli arretrati ? Sarà necessario affidarsi ad un legale ?
 
U

User_15726

Ospite
penso proprio di sì, magari seguite anche consigli dall'associazione dei consumatori e/o dai sindacati dell'inquilini.
buona fortuna
 

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