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Buongiorno a tutti,
sono socio di una cooperativa edilizia e mi è stato assegnato un alloggio realizzato in edilizia convenzionata.
Ho pagato alla cooperativa il prezzo pattuito e ora, approssimandosi la data di stipula del rogito, scopro che il prezzo pagato è sensibilmente superiore al prezzo previsto dalla convenzione stipulata con il comune e che sull'atto di rogito la cooperativa intende riportare il prezzo convenzionato.
Preciso che l'importo pagato e stato integralmente e regolarmente fatturato dalla cooperativa, l'unico problema è che è sensibilmente superiore al prezzo previsto dalla convenzione (anche considerando tutti gli aumenti previsti dalla convenzione stessa per migliorie ecc.).
Purtroppo mi trovo a dover decidere nel giro di pochi giorni se:
- stipulare il rogito accettando che sullo stesso venga riportato il prezzo di convenzione e non il prezzo realmente pagato;
- pretendere che sul rogito venga indicato il prezzo realmente pagato (con probabili rischi di annullamento dell'atto???);
-pretendere dalla cooperativa la restituzione dell'importo eccedente il prezzo previsto dalla convenzione.

Sono veramente in difficoltà, non so quale sia la scelta più giusta e meno rischiosa. Il mio obiettivo non è speculare sulla cosa ma è quello di chiudere quanto prima la faccenda senza problemi.
Ringrazio chiunque voglia darmi suggerimenti in merito.
 
Ciao Com,
in atto va riportato il costo dell'unità immobiliare come mq commerciali * prezzo mq edilizia convenzionata. Il prezzo al mq non è quello riportato nel compromesso, questo va riuvalutato secondo ISTAT, spese di bonifica, fondazioni speciali, adeguamenti a normative edilizia_/risparmi energetico posteriori alla data di presentazione del prospetto tecnico/economico in COMUNE.
Ipotizziamo:
- presentazione piano economico per edilizia conv. in Comune in data 2007 con prezzo mq 100
- vendita alloggi in data 2009 con prezzo al mq rivisto con ultimo dato ISTAT 2009 disponibile con prezzo mq 110
- prezzo finale rivalutato ultimo indice istat 2011 prezzo mq 120
- vanno aggiunti le variue ed eventuali citate sopra

e considera che il prezzo del compromesso del 2009 era 110 * mq commerciali presunti; devi considerare che viene sempre ricalcolato per eccesso l'attribuzione degli spazi comuni e ti troverai sicuramente 3/4 metri quadri in + che in soldoni sono 10.000.
Spesso in fase di comproimesso i costruttori pubblicizzano un prezzo al mq di convenzione molto basso, verosibilmente quello del primo piano economico preventivo alla stipula della convenzione con il Comune ( 2006/2007 per alloggi ancora da ultimare oggi) e capisci che si fa presto ad avere belle sorprese alla fine.
Stai sereno, in atto devono indicare l'ammontare del prezzo al mq aggiornato * mq commerciali assegnati. Questi dati sono gli stessi che la cooperativa deve presentare al Comune prima dei rogiti.
Ciao

Pierluigi
 
iodiper, ti ringrazio per la risposta. Ho veramente bisogno di capirci di più per districarmi in questo marasma.
Faccio un esempio numerico per essere più chiaro: l'importo pagato per l'appartamento è pari a 300; l'importo massimo previsto dalla convenzione (già incrementato per rivalutazioni e migliorie nei limiti di quanto previsto dalla convenzione stessa) è pari a 250; l'importo che verrebbe indicato nel rogito è 250 perchè se venisse riportato un importo diverso il rogito potrebbe essere annullato. D'altra parte è inaccettabile pagare 300 e far risultare un costo di 250 che, oltre ad essere un falso, ci penalizza in caso di vendita dell'appartamento.
 
Domanda: i 50 che mancano all'appelo sono imputabili a spese/migliorie.
Considera che l'extra capitolato non viene insetrito nel rogito, idem eventuali spese addebitate al compratore per fidejussioni ( sovente lo fanno), interessi di prefinanziamento eventualmente indicati nel compromesso, spese amministrative ( addebitano anche spese di segreteria), spese di accollo mutuo imputatre al compratore, ecc.... l'elenco potrebbe essere infinito, l'unico limite la fantasia del costruttore e, devo ammeterlo per esperienza persoanle, l'inesperienza di noi futuri propietari di case all'atto della firma del compromesso.
 
I 50 in più sono regolarmente fatturati e attribuibili, secondo la cooperativa, a migliorie varie.
Quindi secondo te la cosa è abbastanza normale e non mi dovrei preoccupare? Il mio obbiettivo non è quello di ottenere uno sconto sul prezzo della casa ma è quello di fare le cose in regola. Scrivere sul rogito un importo diverso da quello pagato, sebbene regolarmente fatturato, non mi sembra che sia proprio in regola. Anche perchè, banalmente, se dovessi rivendere la casa domani ci perderei subito la differenza tra quanto pagato e quanto indicato nel rogito.
 
A completamento della risposta: l'extra capitolato non è compreso in questo conteggio in quanto è stato pagato (regolarmente fatturato) direttamente all'impresa costruttrice. Neanche le altre spese che hai citato (fidejussione, interessi passivi, spese di frazionamento ecc.) sono comprese nel conteggio in quanto fatturate a parte.
 

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