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Conduttore
Salve, sono molto ignorante in materia poichè il mio lavoro mi porta a non aver tempo di essere oculato in proposito.

Sono conduttore di una abitazione il cui quinto anno del contratto di locazione 3 + 2 scadrà il 30/11/2022.

Il proprietario mi ha anticipato, solo verbalmente per ora, che non gli bastano più i 470 euro mese di canone ma ne vorrebbe 500.

La richiesta non mi crea grossi problemi, ma ho dei dubbi e il proprietario è ancor più ignorante di me in materia :).

1) il contratto a canone concordato può aumentare in fase di rinnovo? mi sembrava di aver capito di no, e che potesse aumentare solo tramite adeguamenti istat ( proprietario ha rimosso cedolare secca dal 30/11/2020)

2) rinnovare un contratto significa riscriverlo di sana pianta o semplicemente registrarlo in agenzia delle entrate ? rispetto a questo quesito la risposta è la stessa se il rinnovato resta a medesimo canone o cambia importo? ( per via del mio lavoro, mi peserebbe di più maggior fastidio e perdita di tempo per incontri firme ecc. che aumento del canone)

3) avendomi anticipato che forse mi sarebbe arrivata raccomandata, che valore avrebbe se mi arrivasse non entro i sei mesi o quattro mesi prima della scadenza ? ( siamo già fuori termine ) . Posso accettarlo se lo ritengo giusto o legalmente non ha valore anche se io fossi d'accordo

4) qual è il modo più smart per conoscerele tariffe minime e massime relative ai canoni concordati?

In generale , se qualcuno non potesse rispondere ma avesse da consigliarmi una fonte di studio utile in proposito, accetto consigli

grazie mille !
 

uva

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Proprietario Casa
In sede di rinnovo non occorre rifare il contratto. Si comunica il rinnovo all'Agenzia delle Entrate col mod. Rli e si può soltanto aumentare il canone in base all'adeguamento Istat (non essendoci più l'opzione per la cedolare secca).
Se il locatore non ha inviato la raccomandata ar per evitare il rinnovo rispettando il preavviso di 6 mesi, il contratto si rinnoverà tacitamente alla scadenza del quinto anno.
I parametri e le tariffe dei canoni concordati si trovano nell'accordo territoriale vigente nel Comune dove è ubicato l'immobile.
 

basty

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Proprietario Casa
Se non è mai stato applicato l’adeguamento Istat, l’aumento proposto non differisce molto dallo scatto Istat: nel solo ultimo anno è intorno all’8%.
 

uva

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Proprietario Casa
Trattandosi di contratto di locazione concordato l'adeguamento del canone si può applicare soltanto nella misura del 75% dell'indice Istat.
 

basty

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Proprietario Casa
Verificato con “rivaluta”: lo 75% dell’indice dal 2017 al 2022 è di 8,4%, il che porterebbe i 470€ a 509,49€
 

basty

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Proprietario Casa
"Il" 75% si calcola in questo caso solo sulla variazione dell'indice FOI dell'ISTAT per le annualità (anno per anno) successive al 30/11/2020.
Nel senso che tu adotti il criterio di negare la attualizzazione del periodo di CS? Perché?
Nella mia ipotesi non significa applicare l’aggiornamento retroattivamente o recuperare il passato. Ma solo attualizzare il canone dell’accordo alla attuale data. Vale per il futuro, non retroattivamente.
Se poi per “anno per anno” intendi il criterio della variazione “relativa”, anche qui sarei in disaccordo: è stato stabilito che il criterio corretto è quello della variazione assoluta
 

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