Buongiorno a tutti. A seguito del decesso di mio padre, avvenuto diversi mesi orsono, assieme ai miei fratelli sto procedendo alla denuncia di successione, e ho un problema con la sua abitazione principale.
Si tratta di una viletta unifamiliare, con terreno circostante, costruita nel 1953 e acquistata nel 1973, e che da allora è sempre stata la residenza principale della famiglia prima, e ora lo è di mia madre.
Subito dopo l'acquisto mio padre fece costruire un box esterno. La licenza di costruzione del box l'ho trovata in Comune.
Purtroppo il box non compare sulla scheda catastale, anche se credo che l'accatastamento sia stato presentato dal geometra che seguì il lavoro ai tempi. Purtroppo il geometra non c'è più, esiste però ancora l'archivio e ho chiesto ai suoi figli di reperirmi la pratica. Al momento, tuttavia, la ricevuta della presentazione della variazione catastale non ce l'ho ancora, e non so se potrò reperirla.
Ovviamente farò l'accatastamento del box PRIMA della successione (per non evadere le imposte sulla successione stessa), come risulta dalla pratica edilizia del 1973. Ma ciò porterà a un incremento della rendita catastale della proprietà, incremento che si è costituito di fatto nel 1973, anno della costruzione del box, anche se accatastato nel 2022.
A questo punto chiedo:
- a distanza di tanti anni l'Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere di pagare delle imposte arretrate e relative sanzioni, sulla differenza di rendita catastale? Ad esempio l'IMU, che all'inizio era dovuta anche sulla prima casa, oppure altre imposte, anche abolite ma ai tempi dovute, basate sulla rendita catastale.
- Se sì, fino a quanti anni fa tali imposte sarebbero dovute senza essere prescritte?
- Se trovassi la richiesta di accatastamento e quindi dimostrassi che il mancato accatastamento del box è imputabile a un'inadempienza del catasto stesso, tali imposte sarebbero comunque dovute? E le sanzioni?
Grazie a tutti per chi vorrà rispondere.
Si tratta di una viletta unifamiliare, con terreno circostante, costruita nel 1953 e acquistata nel 1973, e che da allora è sempre stata la residenza principale della famiglia prima, e ora lo è di mia madre.
Subito dopo l'acquisto mio padre fece costruire un box esterno. La licenza di costruzione del box l'ho trovata in Comune.
Purtroppo il box non compare sulla scheda catastale, anche se credo che l'accatastamento sia stato presentato dal geometra che seguì il lavoro ai tempi. Purtroppo il geometra non c'è più, esiste però ancora l'archivio e ho chiesto ai suoi figli di reperirmi la pratica. Al momento, tuttavia, la ricevuta della presentazione della variazione catastale non ce l'ho ancora, e non so se potrò reperirla.
Ovviamente farò l'accatastamento del box PRIMA della successione (per non evadere le imposte sulla successione stessa), come risulta dalla pratica edilizia del 1973. Ma ciò porterà a un incremento della rendita catastale della proprietà, incremento che si è costituito di fatto nel 1973, anno della costruzione del box, anche se accatastato nel 2022.
A questo punto chiedo:
- a distanza di tanti anni l'Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere di pagare delle imposte arretrate e relative sanzioni, sulla differenza di rendita catastale? Ad esempio l'IMU, che all'inizio era dovuta anche sulla prima casa, oppure altre imposte, anche abolite ma ai tempi dovute, basate sulla rendita catastale.
- Se sì, fino a quanti anni fa tali imposte sarebbero dovute senza essere prescritte?
- Se trovassi la richiesta di accatastamento e quindi dimostrassi che il mancato accatastamento del box è imputabile a un'inadempienza del catasto stesso, tali imposte sarebbero comunque dovute? E le sanzioni?
Grazie a tutti per chi vorrà rispondere.