Come sotto si può riscontrare la cedolare secca al 23% (e non al proclamato 20% come esiste già in Germania da molto tempo) tende a favorire solo chi ha un reddito superiore a 28.000,00 €, pertanto favorisce in progressiva le grandi proprietà immobiliari, e conseguentemente non agevola il piccolo proprietario che dall'affitto di un immobile arrotonda lo stipendio o la pensione.
Nella sua ultima versione, ufficializzata da pochi giorni, la cedolare sugli affitti equipara praticamente – con le due aliquote previste – il trattamento fiscale dei contratti liberi e dei contratti agevolati (c.d. contratti concordati): la cedolare, cioè, diventa conveniente, in entrambi i casi, solo per i locatori con reddito superiore a 28.000 euro. Ma nel nuovo testo, c’è anche un miglioramento, perché si abolisce la forte discriminazione – che avevamo segnalato – presente nel testo precedente: la cedolare sostituirà infatti l’imposta di registro, per i contratti liberi, a partire dall’anno prossimo anziché dal 2014. Anche quanto previsto, nello stesso provvedimento sul federalismo comunale, per la tassa rifiuti, è meno peggio dell’ipotesi che a suo tempo era stata fatta, e che avevamo fortemente criticato perché si sarebbe trattato di una vera e propria nuova patrimoniale, che sarebbe andata ad aggiungersi all’ICI, non ancora abolita nemmeno per tutte le prime case. Ora, infatti, la tassa rifiuti sarà calcolata «anche» sulla base della rendita catastale e non, sempre e solo, con riferimento esclusivamente alla rendita”.
CEDOLARE SECCA, EFFETTI SULL’IRPEF
Contratti liberi
Canone di locazione = 100
Scaglione di reddito
(e aliquota relativa)
IRPEF
Cedolare secca
del 23%
Fino a 15.000 euro (23%)
19,55
23
Tra 15.000 euro e 28.000 euro (27%)
22,95
Tra 28.000 euro e 55.000 euro (38%)
32,3
Tra 55.000 euro e 75.000 euro (41%)
34,85
Oltre 75.000 euro (43%)
36,55
Contratti agevolati (c.d. “concordati”)
Canone di locazione = 100
Scaglione di reddito
(e aliquota relativa)
IRPEF
Cedolare secca
del 20%
Fino a 15.000 euro (23%)
13,68
20
Tra 15.000 euro e 28.000 euro (27%)
16,06
Tra 28.000 euro e 55.000 euro (38%)
22,61
Tra 55.000 euro e 75.000 euro (41%)
24,39
Oltre 75.000 euro (43%)
25,58
La tabella illustra le conseguenze che si avranno sull’IRPEF – sia per i contratti liberi (quattro anni più quattro, a canone libero) sia per quelli agevolati (c.d. “concordati”, tre anni più due, a canone calmierato) – per i locatori che opteranno per il passaggio al regime della cedolare secca sugli affitti.
Per rendere con immediatezza l’idea degli effetti della misura sui contribuenti che opteranno per il regime della cedolare secca, si è ipotizzato un canone di locazione pari a 100.
La base imponibile è costituita:
§ nell’attuale regime fiscale, dal canone di locazione al netto della deduzione del 15% e – per i contratti agevolati – dell’ulteriore deduzione del 30%;
§ nel regime fiscale della cedolare secca, dall’intero canone di locazione.
Da sottolinearsi che nella cedolare secca sono incorporate le addizionali regionale e comunale IRPEF (la cui misura è stabilita dalle competenti amministrazioni, anche con distinzioni per fasce di reddito), l’imposta di registro (sin da subito per i contratti agevolati e dal 2012 per i contratti liberi) e l’imposta di bollo.
CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI
Quando entra in vigore
A decorrere dall’anno 2011
Quali soggetti riguarda
Persone fisiche che optino per tale regime (sono escluse le locazioni effettuate nell’esercizio di un’attività di impresa o di arti e professioni nonché da enti non commerciali)
Quali locazioni riguarda
Le locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo, e relative pertinenze locate congiuntamente, anche qualora non siano soggette a registrazione (contratti di durata non superiore a 30 giorni complessivi nell’anno)
Quali imposte sostituisce
§ IRPEF
§ addizionale regionale IRPEF
§ addizionale comunale IRPEF
§ imposta di registro: per i contratti agevolati (c.d. “concordati”), nei Comuni ad alta tensione abitativa, dal 2011; per contratti liberi ed altri contratti, dal 2012
§ imposta di bollo
Qual è l’aliquota
§ 20 per cento per i contratti agevolati (c.d. “concordati”), nei Comuni ad alta tensione abitativa
§ 23 per cento per contratti liberi ed altri contratti
Qual è la base imponibile
Il canone di locazione stabilito dalle parti (comunque non inferiore alla rendita catastale)
Quando si versa
Entro il termine per il versamento dell’IRPEF
Altre caratteristiche
La registrazione del contratto assorbe “gli ulteriori obblighi di comunicazione”, incluso quello relativo alla comunicazione alla Pubblica Sicurezza ex art. 12. l. n. 59/’78 (conv. dalla l. n. 191/’78).