MarcellaBarone

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Proprietario Casa
Buongiorno, mio marito era proprietario di un immobile insieme ad altri 4 fratelli, nel 2015 hanno deciso che l'immobile doveva essere venduto, dopo mille diatribe si convenne che non sarebbe stato venduto;
ma che mio marito avrebbe dovuto pagare il fitto poiché ci viveva, con atto notarile venne stipulato un contratto di locazione ad uso abitativo, ed i quattro fratelli sono diventati locatori dell'immobile e mio marito conduttore pagando un fitto mensile a loro.
Successivamente 2 fratelli lo hanno reso usufruttuario a titolo gratuito infatti da visura immobile mio marito risulta usufruttuario per 2/5
Nell'atto di locazione c'è scritto che tutti sono comproprietari dell'immobile in parti uguali per il 20% (incluso mio marito).
La mia domanda è: Nel momento in cui mio marito muore e si vende l'immobile mi spetterà la quota del 20% sulla vendita? e se rinuncio all'eredità (per altri motivi) chi beneficerà di quella quota?
Grazie
 
Nel momento in cui mio marito muore e si vende l'immobile mi spetterà la quota del 20% sulla vendita?
Nel momento in cui tuo marito morirà, se sarai in vita tu sarai erede del 20% dell’immobile (se non ci sono altri aventi diritto, cioè figli, fratelli del marito o suoceri).
Ovvero, la quota a favore del coniuge del defunto dipende dalla presenza o meno di altri soggetti “successibili”.
Chi erediterà il 20% di tuo marito, potrà decidere insieme agli altri comproprietari se vendere o meno.
e se rinuncio all'eredità (per altri motivi) chi beneficerà di quella quota?
Dipende , avete figli ?
 
Nessun Figlio da questo matrimonio. Io ho un figlio da un precedente matrimonio. Lui ha solo i 4 fratelli.
Io probabilmente dovrò rinunciare all'eredità per questioni di fisco
 
Se tuo marito non facesse testamento, e tu rinunciassi, la tua parte (2/3 del patrimonio di tuo marito) andrebbe ad accrescere quella destinata ai fratelli.
Ma i tuoi creditori (fisco compreso) potrebbero farsi autorizzare ad accettare l'eredità in tuo nome e luogo, al solo scopo di soddisfarsi sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti. Il diritto dei creditori d'impugnare la tua rinuncia si prescriverebbe in cinque anni dalla rinuncia.
 
Ultima modifica:
Se tu rinunciassi all’ eredità, la parte a cui avresti avuto diritto, cioè i 2/3 dei beni di tuo marito, andrebbe divisa tra i suoi fratelli.
L’altro terzo dei beni , va in ogni caso ai fratelli.
 
Se tu rinunciassi, l'intera eredità di tuo marito (in mancanza di testamento) andrebbe in parti uguali ai quattro fratelli.
 
Se tuo marito ha debiti, chi ne accetterà l'eredità (sia legittima sia testamentaria) dovrà risponderne anche con il proprio patrimonio. A meno che l'eredità sia accettata con beneficio d'inventario.
 

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