MarcellaBarone

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Buongiorno, mio marito era proprietario di un immobile insieme ad altri 4 fratelli, nel 2015 hanno deciso che l'immobile doveva essere venduto, dopo mille diatribe si convenne che non sarebbe stato venduto;
ma che mio marito avrebbe dovuto pagare il fitto poiché ci viveva, con atto notarile venne stipulato un contratto di locazione ad uso abitativo, ed i quattro fratelli sono diventati locatori dell'immobile e mio marito conduttore pagando un fitto mensile a loro.
Successivamente 2 fratelli lo hanno reso usufruttuario a titolo gratuito infatti da visura immobile mio marito risulta usufruttuario per 2/5
Nell'atto di locazione c'è scritto che tutti sono comproprietari dell'immobile in parti uguali per il 20% (incluso mio marito).
La mia domanda è: Nel momento in cui mio marito muore e si vende l'immobile mi spetterà la quota del 20% sulla vendita? e se rinuncio all'eredità (per altri motivi) chi beneficerà di quella quota?
Grazie
 

Franci63

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Nel momento in cui mio marito muore e si vende l'immobile mi spetterà la quota del 20% sulla vendita?
Nel momento in cui tuo marito morirà, se sarai in vita tu sarai erede del 20% dell’immobile (se non ci sono altri aventi diritto, cioè figli, fratelli del marito o suoceri).
Ovvero, la quota a favore del coniuge del defunto dipende dalla presenza o meno di altri soggetti “successibili”.
Chi erediterà il 20% di tuo marito, potrà decidere insieme agli altri comproprietari se vendere o meno.
e se rinuncio all'eredità (per altri motivi) chi beneficerà di quella quota?
Dipende , avete figli ?
 

MarcellaBarone

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Proprietario Casa
Nessun Figlio da questo matrimonio. Io ho un figlio da un precedente matrimonio. Lui ha solo i 4 fratelli.
Io probabilmente dovrò rinunciare all'eredità per questioni di fisco
 

Nemesis

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Se tuo marito non facesse testamento, e tu rinunciassi, la tua parte (2/3 del patrimonio di tuo marito) andrebbe ad accrescere quella destinata ai fratelli.
Ma i tuoi creditori (fisco compreso) potrebbero farsi autorizzare ad accettare l'eredità in tuo nome e luogo, al solo scopo di soddisfarsi sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti. Il diritto dei creditori d'impugnare la tua rinuncia si prescriverebbe in cinque anni dalla rinuncia.
 
Ultima modifica:

Franci63

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Se tu rinunciassi all’ eredità, la parte a cui avresti avuto diritto, cioè i 2/3 dei beni di tuo marito, andrebbe divisa tra i suoi fratelli.
L’altro terzo dei beni , va in ogni caso ai fratelli.
 

Nemesis

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Se tu rinunciassi, l'intera eredità di tuo marito (in mancanza di testamento) andrebbe in parti uguali ai quattro fratelli.
 

Nemesis

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Se tuo marito ha debiti, chi ne accetterà l'eredità (sia legittima sia testamentaria) dovrà risponderne anche con il proprio patrimonio. A meno che l'eredità sia accettata con beneficio d'inventario.
 

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