Gianco

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Affinché, però, il possesso si trasformi in proprietà riconosciuta dall’ordinamento, è necessario che intervenga una sentenza del giudice, che dichiari che si è compiuto l’usucapione. Pertanto, bisognerà iniziare una vera e propria causa e provare l’esistenza dei predetti presupposti (possesso e decorso del tempo). La sentenza è necessaria visto che l’usucapione, come detto, è una situazione di fatto e, quindi, non c’è alcun atto o contratto da andare a registrare nei pubblici registri immobiliari e formalizzare il passaggio di proprietà. Pertanto, nei registri pubblici si andrà a trascrivere proprio la sentenza.
Tutte le risposte che cerchi te le ho indicate nel #6.
Tu non hai bisogno di alcuna sentenza di usucapione, sia perché l'atto pubblico l'hai stipulato e si riferiva all'immobile che possiedi e che hai visto al momento dell'acquisto, sia perché la discordanza su quanto rappresentato sulle planimetrie catastali ti comporterà di dover presentare una rettifica.
 

majocca

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Tutte le risposte che cerchi te le ho indicate nel #6.
Tu non hai bisogno di alcuna sentenza di usucapione, sia perché l'atto pubblico l'hai stipulato e si riferiva all'immobile che possiedi e che hai visto al momento dell'acquisto, sia perché la discordanza su quanto rappresentato sulle planimetrie catastali ti comporterà di dover presentare una rettifica.

Ciao Gianco : grazie per la risposta :
Con il tuo post, l'utente forrest76 (che ha aperto il topic) riceve sicuramente una risposta ai suoi dubbi : comunque ti ringrazio per la delucidazione.
La mia osservazione era a carattere piu generale sull'usocapione : ma credo io sono off-topic con l'argomento aperto dall'utente in questione, per gli stessi motivi che tu hai indicato al post n6.
Ciao,
 

forrest76

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
L'unica cosa che dovete fare è presentare in catasto le nuove planimetrie che riportano la situazione reale in sostituzione per errata rappresentazione grafica. Fareste bene a verificare la situazione urbanistica per eventualmente regolarizzarla qualora riscontraste delle irregolarità. Tieni conto che se dovesse risultare un abuso edilizio l'atto sarebbe nullo. Per abuso s'intende una discordanza sulla dimensione e sul perimetro del fabbricato, non sul cortile.

E purtroppo è la prima cosa che abbiamo provato a fare almeno al catasto fabbricati, questa la risposta a seguito della presentazione del docfa

-Assenza in banca dati dell'unita immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione agli
atti: -SAGOMA DELLA CORTE SUB xx (LA MIA CORTE), DIFFORME DA QUELLA IN ATTI; (PRENDE PARTE DEL SUB 1-CHE E' LA CORTE DELLA PARTICELLA XX (CORTE CONFINANTE). VERIFICARE E GIUSTIFICARE CON
TITOLO......
-Errata indicazione degli estremi del tipo mappale : ......EVENTUALMENTE FOSSE DA VARIARE,
RIPRESENTARE ELABORATO PLANIMETRICO TOTALE (COME IN ATTI) CON LA SAGOMA
DELLA CORTE VARIATA.

In pratica la mia sagoma, in rappresentazione grafica sconfina sul bcnc dell'altro proprietario.
Le situazioni sono 2.
1. una parte della corte, non c'è nella mia planimetria, ma nello stato dei luoghi è all'interno del muro di mia proprietà e al catasto invece è quota del bcnc dell'altra proprietà
2. un'altra parte della corte al catasto fabbricati risulta di proprietà mia, al terreni e nell'elaborato planimetrico risulta del bcnc

Ma cosa vale di più? La planimetria del catasto fabbricati in scala o l'elaborato planimetrico ( o catasto terreni) ai fini della definizione dei confini?
Esiste un modo per allineare catasto fabbricati con tutto il resto?

Grazie
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certo che se alteri significativamente la variazione può nascondere un frazionamento con trasferimento evitando l'atto. Ovviamente dipende dall'entità e dalla forma, perché una traslazione di alcuni metri lineari o la variazione del perimetro con figure notevolmente differente, non è accettabile. Comunque, solo analizzando le planimetrie adiacenti si può esprimere un giudizio. Certamente al fine di ricostruire il confine catastale è necessario avvalersi della mappa catastale aggiornata con l'introduzione dei frazionamenti, vecchia e nuova procedura nel rispetto delle differenti tecniche. La planimetria urbana e l'elaborato planimetrico sono documenti di parte.
Probabilmente la documentazione presentata non dava la garanzia di un elaborato super partes.
Infine, hai bisogno di rivolgerti ad un tecnico competente.
 

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