basty

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Domanda: esempio: Contratto a Gennaio 2021 in CS: a gennaio 22 decido di passare a tassazione ordinaria: posso già aumentare a gennaio 22 il canone, o devo aspettare il gennaio 23?
La situazione è curiosa, perche in pratica applicandolo a gennaio 22, in sostanza si disattende la promessa di non applicare l'istat fatta al momento della firma del contratto.
Non avevo mai riflettuto su questo punto: anche se mi pare di ricordare un rilievo passato di @Nemesis che non avevo ben afferrato
 

uva

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tu predichi bene , ma fai in pratica come noi
Non so come fate "voi"!

Io "predico" sempre di attenersi a quanto stabilito e firmato nei contratti di locazione.
Quelli abitativi, come tutti sappiamo, sono di due tipi:

1) Contratto libero 4 + 4: è legittima la clausola (accettata e sottoscritta dalle parti) che ho riportato nel post n. #9.
Trovi dei riferimenti in rete, ad esempio qui:
Nel contratto di locazione ad uso abitativo potrà, dunque, essere compresa la clausola inerente all`aggiornamento annuale del canone di locazione in base all`indice ISTAT e tale predetto aggiornamento potrà essere effettuato automaticamente, senza previa richiesta esplicita del locatore, ove tale modalità sia espressamente menzionata nel contratto.

2) Contratto concordato 3 + 2: scrivo la clausola come riportata sul modello allegato all'Accordo Territoriale di Torino:
Articolo 2 (Canone)
...Il canone viene aggiornato ogni anno nella misura contrattata del 75% della variazione Istat ed esclusivamente nel caso in cui il locatore non abbia optato per la "cedolare secca" per la durata dell'opzione.

Io aggiungo, per maggior chiarezza, il riferimento all'indice foi ed ai due mesi precedenti quello di inizio del contratto.
Il Sindacato assevera senza sollevare obiezioni.
In caso di aggiornamento Istat canone dei contratti concordati invio sempre la preventiva comunicazione scritta al conduttore.
 

uva

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locazioni commerciali
Art. 32 l. 392/1978:
Le parti possono convenire che il canone di locazione sia
aggiornato annualmente su richiesta del locatore per eventuali
variazioni del potere di acquisto della lira.
Le variazioni in aumento del canone ((, per i contratti stipulati
per durata non superiore a quella di cui all'articolo 27,)) non
possono essere superiori al 75 per cento di quelle, accertate
dall'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai ed impiegati.
Le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai
contratti di locazione stagionale ((ed a quelli in corso al momento
dell'entrata in vigore del limite di aggiornamento di cui al secondo
comma del presente articolo))
 

uva

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contratti concordati
Leggi l'Accordo Territoriale del tuo Comune.

A Torino l'Accordo prevede che:

(il canone di locazione) venga aggiornato ogni anno in misura pari al 75% della variazione accertata dall'Istat dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nell'anno precedente; l'aggiornamento decorrerà a seguito di richiesta con lettera raccomandata.
 

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