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Salve a tutti Ho una domanda Nel caso in cui non vi è la transitorietà nel corso del contratto qual è il rischio per un contratto ad uso transitorio di un anno? Che l'Agenzia delle Entrate lo trasforma in un 3 + 2 o 4 + 4?Grazie a tutti
 
L’Agenzia delle entrate non trasforma nulla.
I contratti di cui all'articolo 2 (Criteri per definire i canoni dei contratti di locazione di natura transitoria e durata degli stessi) del decreto ministeriale 16 gennaio 2017
sono ricondotti alla durata prevista dall'art. 2, comma 1, della legge n. 431 del 1998 (quindi quattro anni, decorsi i quali i contratti sono rinnovati per un periodo di quattro anni) in caso di inadempimento delle modalità di stipula del contratto previste dai commi 1, 2, 4, 5 di quell'articolo 2 del decreto.
 
qual è il rischio
In pratica stai chiedendo cosa può capitare se si stipula un contratto transitorio ma l'esigenza transitoria non è citata nel contratto/non è documentata/non esiste.

Il rischio dipende essenzialmente dalle intenzioni del conduttore.
Se il locatore aveva stipulato il transitorio senza l'opportuna documentazione dell'inquilino (contratto di lavoro a termine, trasferta per un periodo determinato, ecc.) quest'ultimo, se intenzionato a rimanere nell'immobile oltre la scadenza del contratto, può rivolgersi ad un giudice.
In modo che il transitorio venga ricondotto ad un contratto 4 + 4 o 3 + 2.
 
La "riconduzione" avverrebbe solamente a un "4+4".
Anche se il canone del contratto transitorio "sbagliato" fosse un canone concordato, calcolato in base ai parametri dell'Accordo Territoriale?
Secondo me la riconduzione ad un contratto libero 4 + 4 dovrebbe permettere di stabilire un canone di mercato, senza i vincoli di quelli concordati che sono quasi sempre inferiori.
 
In pratica stai chiedendo cosa può capitare se si stipula un contratto transitorio ma l'esigenza transitoria non è citata nel contratto/non è documentata/non esiste.

Il rischio dipende essenzialmente dalle intenzioni del conduttore.
Se il locatore aveva stipulato il transitorio senza l'opportuna documentazione dell'inquilino (contratto di lavoro a termine, trasferta per un periodo determinato, ecc.) quest'ultimo, se intenzionato a rimanere nell'immobile oltre la scadenza del contratto, può rivolgersi ad un giudice.
In modo che il transitorio venga ricondotto ad un contratto 4 + 4 o 3 + 2.
Credo abbia centrato il problema. I ragazzi nn riescono ad assicurarmi un periodo superiore ad 1 anno anche perché capita che durante l'anno c'è un cambiamento di ragazzi (cioè va via 1 viene 1 altro e devo fare disdetta anticipata del contratto e registrazione di uno nuovo con nuovo inquilino) per cui non so cosa fare. L'uppi consiglia di fare un 3+2 e nn posso fare un transitorio. Avranno ragione? Dicono inoltre di eventualmente affittare le stanze con porzione di appartamento ma a mio parere è 1 casino...ecco perché chiedevo se posso fare 1 transitorio a canone concordato ma non vorrei avere problemi con l'uppi che nn mi cofirma il contratto o non mi rilascia asseverazione per le agevolazioni. Il rischio per cui da parte del conduttore nn c'è.
 
I ragazzi nn riescono ad assicurarmi un periodo superiore ad 1 anno anche perché capita che durante l'anno c'è un cambiamento di ragazzi
Non è chiaro quale potrebbe essere l'esigenza transitoria di costoro: sono studenti universitari? Lavoratori con contratti a tempo determinato? Né una cosa né l'altra?

Se l'esigenza transitoria dei conduttori non è documentata (pare che non esista proprio) ha ragione l'Uppi a non asseverare un contratto transitorio fasullo.
Stipula un contratto concordato 3 + 2. Quando andrà via un inquilino e ne arriverà uno nuovo comunicherai il subentro all'Agenzia delle Entrate.
 
Non è chiaro quale potrebbe essere l'esigenza transitoria di costoro: sono studenti universitari? Lavoratori con contratti a tempo determinato? Né una cosa né l'altra?

Se l'esigenza transitoria dei conduttori non è documentata (pare che non esista proprio) ha ragione l'Uppi a non asseverare un contratto transitorio fasullo.
Stipula un contratto concordato 3 + 2. Quando andrà via un inquilino e ne arriverà uno nuovo comunicherai il subentro all'Agenzia delle Entrate.
Lavoratori a t.d..il subentro lo paga chi va via prima giusto? O devo rifare 1 contratto nuovo nell'ipotesi di un 3+2? Posso mettere che è prevista in qualsiasi momento la disdetta anticipata con un preavviso di almeno 2 mesi?
 
nell'ipotesi di un 3+2
Stipuli il contratto 3 + 2 a nome dei conduttori, ipotizziamo X e Y.
Quando uno di loro va via, non devi rifare il contratto. Devi comunicare all'Agenzia delle Entrate il subentro: va via, ad esempio, X e arriva Z.
La comunicazione deve essere fatta col mod. RLI entro 30 giorni, pagando l'imposta di 67 euro. Che puoi farti rimborsare da X in quanto conduttore che ha presentato disdetta del contratto.
 

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