Fulvio Palamidessi

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Ciao,

vorrei sottoporvi il seguente quesito.

Nel 1999 ho acquistato un immobile come prima casa pagando un'imposta di registro di 6.000.000 di lire (pari a 3.100 € circa)
Successivamente, nel 2004 (passati i 5 anni di legge) ho venduto quest'immobile ed immediatamente dopo ne ho acquistato un altro, sempre come prima casa, la cui imposta di registro ammontava a 5700 €. Nella compravendita ho portato a detrazione l'imposta di registro di 3.100 € pagata nel 1999 (credito d'imposta), pagando effettivamente la differenza pari a 2600 €.
Pochi giorni fa ho venduto anche quest'ultimo immobile e ne ho acquistato un'altro, sempre come prima casa, la cui imposta di registro ammonta a 5800 €. Il notaio mi ha fatto versare, come imposta di registro, 3200 € (pari alla differenza fra i 5800 dovuti ed i 2600 pagati nella precedente compravendita), considerando quindi come credito d'imposta la sola somma effettivamente pagata nell'ultima compravendita, poichè sostiene che il credito d'imposta si riferisce al solo importo pagato nella precedente compravendita..
A mio parere, invece, dopo la vendita del secondo immobile avrei dovuto maturare un credito d'imposta di 5700 €, pari alla totalità dell'imposta di registro dovuta quando lo acquistai, anche se non interamente pagata in quella circostanza ma distribuita fra il primo acquisto (3.100 €) ed il secondo (2.600 €): oggi quindi mi aspettavo di pagare solo 100€ di imposta di registro, pari alla differenza fra i 5800 dovuti oggi ed i 5700 a credito.
Ho fatto notare questa cosa al notaio chiedendo spiegazioni, ma lui ha insistito confermando che funziona così.

Chi ha ragione: il notaio od io?

Grazie in anticipo per il prezioso supporto!!
 

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