gufal

Nuovo Iscritto
Ho bisogno di consigli. Un mio appartamento attualmente disabitato ha subito gravissimi danni dall'acqua di scarico della vasca da bagno del condomino del piano di sopra. Il condominio ha un'assicurazione che dovrebbe coprire questi danni ed il perito mi chiede un preventivo. Sono andati danneggiati completamente 5 porte, 25mq di parquet, i muri ed i soffitti di 6 locali ( corridoi, bagno ..camere da letto) per una superfice di oltre 50mq. Io sono terrorizzato in quanto dovrò anticipare le somme ( che io non ho) per la ristrutturazione. La signora del piano di sopra con la quale non sono mai intercorsi buoni rapporti non accetta nessun dialogo negando addirittura inizialmente che la causa del danno era la sua vasca da bagno .. ma difronte all'evidenza sono venuto a sapere che ha già chiamato un idraulico e sta facendo riparare il tubo rotto. La mia paura è che se l'assicurazione minimizzerà i danni e farà ricorso alla franchigia potrò pretendere queste differenze da chi mi ha provocato il danno ?? Debbo scrivere qualche raccomandata in tal senso a questa persona ?? o mi debbo rivolgere ad un avvocato per salvaguardare meglio i miei diritti ?? L'avvocato debbo pagarlo io ?? qualcuno mi risarcirà le parcelle dell'avvocato ?? io non dispongo di somme da anticipare come mi debbo comportare ???
tra l'altro ci vorranno un paio di mesi finchè tutto si asciughi, il problema è anche dato dal fatto che finchè l'appartamento non lo rimetto a posto è inagibile sia per me che per altri nel caso lo volessi affittare ... chi mi paga queste spese l'assicurazione o chi mi ha provocato il danno mi debbono anche pagare il danno derivante dall'inagibilità dell'appartamento lo posso quantificare socondo gli ultimi affitti ricevuti ?
grazie per i consigli che mi darete
 

nicoz

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Proprietario Casa
La Cassazione, recentemente, trattando del risarcimento danni da infiltrazioni, si è pronunciata stabilendo che “la colpa del conduttore di un appartamento, ubicato in un edificio condominiale, dal quale siano derivati danni a terzo, nella specie, imputabili a infiltrazioni, non esonera il condominio, così come il proprietario, dalle rispettive responsabilità, ex artt. 1125 e 2051 del codice civile, allorquando non sia possibile ricostruire con certezza l’incidenza causale della condotta commissiva od omissiva serbata dal primo, in presenza di contestuale molteplicità di cause concorrenti a determinare gli inconvenienti lamentati” (Cassazione n. 1840/2006).
Pare, dunque, che il conduttore debba considerarsi unico responsabile soltanto quando si fornisca in giudizio la prova certa che il danno da infiltrazioni sia dipeso esclusivamente dalla sua condotta colposa.
Nell’ipotesi di specie, seppur è indubbia una condotta colposa del conduttore Mevio, pare non possa ipotizzarsi l’esclusiva incidenza causale dei lavori dallo stesso eseguiti, stante la contestuale presenza di altre cause concorrenti a determinare l’evento, quali la vetustà delle strutture e il deterioramento delle stesse per precedenti infiltrazioni dal piano superiore.
La responsabilità complessiva delle infiltrazioni d’acqua, pertanto, sarà addebitabile sia ai proprietari dei due appartamenti sia alla colpa dell’inquilino per l’utilizzo improprio e non diligente dell’immobile locatogli.
Alla luce del più recente orientamento manifestato in giurisprudenza, Sempronio potrà, quindi, esercitare l’azione di risarcimento dei danni nei confronti del Condominio, di Mevio nonché di Caio.
In applicazione della disciplina di cui all’art. 1125 c.c., saranno a carico di Caio (proprietario dell’appartamento superiore) le spese relative alla copertura del pavimento mentre, le spese relative all’intonaco, alla tinta e alla decorazione del soffitto, resteranno a carico del Condominio (proprietario dell’immobile sottostante).

ciao;)
 

nicoz

Membro Attivo
Proprietario Casa
Una volta escluso che il danno derivi da impianti condominiali, il danneggiato, infatti, può senz’altro agire verso il proprietario dell’appartamento sovrastante (se non locato, né dato in comodato) senza preoccuparsi di dover individuare né l’esatta causale né la dinamica del fenomeno, rimanendo a carico di quest’ultimo anche la causa ignota (Giudice di Pace di Monza, 5 gennaio 1999 in De Jure on Line 2011).
Nella variegata tematica delle “infiltrazioni”, tuttavia, può accadere, come nel suo caso, che il proprietario declini la propria responsabilità
aggiunto al primo scritto.ciao;)
 

Giancarlo Tesei

Nuovo Iscritto
A te non interessa l'assicurazione, il tuo interlocutore è il proprietario dell'appartamento del piano superiore.
Vai dall'avvocato e metti in mora il proprietario dell'u.i. soprastante.
Prendi nota di tutti gli interventi che vengono fatti agli impianti e registra i nomi delle ditte che intervengono, possibilmente fai verificare alla GdF se queste ultime hanno emesso regolare fattura (chiamala mentre stanno lavorando spiegagli bene la situazione in particolare dell'interesse che la proprietaria avrebbe a non far figurare l'intervento manutentivo e vedrai che tutti si ridurranno a più miti consigli).
Se poi le cose non si risolvono (massimo 15 gg) citala in giudizio e fai chiedere una accertamento tecnico urgente.
Da questo punto in poi sei nelle mani della giustizia con "g" minuscola.
Qualche anno e, se le premesse descritte nella richiesta corrispondono al vero, tutto si risolverà a tuo vantaggio.
Ma credo che un attacco frontale duro ed immediato possa darti soddisfazione.
Giancarlo
 

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