Nemesis

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Libera professione o socio nulla cambia
Cambia, perché un docente può esercitare la libera professione. Ma non "può esercitare attività commerciale, industriale e professionale, né può assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro".
 
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Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Cambia, perché un docente può esercitare la libera progessione.

Nello specifico non sempre e, nel caso, a determinate condizioni.

Viceversa può essere anche alle dipendenze qualora vi siano altre particolarità.

Ti dice nulla : "il docente a tempo parziale con orario non superiore al 50% di quello pieno " ?

Casus che non necessita nemmeno di preventiva "autorizzazione".

Come detto le questioni da valutare impongono la consulenza "vis ā vis".
 

Francescos1994

Membro Attivo
Professionista
Ragazzi innanzitutto vi ringrazio come sempre, è chiaro che a me piace partecipare a discussioni su questo forum ed è ovvio che sicuramente consiglierò di affidarsi ad un commercialista anche se infine non abbiamo risposto alla domanda nel senso: è chiaro che bisogna affidarsi ad un commercialista ma secondo voi dovrà pagare o no i contributi nonstante già gli vengono versati dal datore in qualità di dipendente.?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
ma secondo voi dovrà pagare o no i contributi nonstante già gli vengono versati dal datore in qualità di dipendente.?

Quale parte non ti è chiara di quanto ho scritto e qui evidenzio?

Dipende dal tipo di società, dal suo ruolo e dal risultato economico (qualora tu con "contributi" intenda quell'ampio "giardino botanico" di imposte, tasse e gabelle varie.

Se sara socio "attivo" dovrà pagare Inps e quant'altro.
Quello che gli viene versato in qualità di dipendente pubblico vale solo per i redditi generati da tale mansione.

Se non vuole pagarne di ulteriori si limita a diventare socio di capitale.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Io terrei separati i contributi dalle imposte (in particolare IRPEF). Sull'IRPEF non ci sono dubbi in quanto a fine anno si pagherà sul reddito complessivo, indipendentemente dal fatto che il datore di lavoro pubblico o privato che sia abbia effettuato o meno le ritenute d'acconto (potrebbe, per tale reddito, rientrare nella no tax area).
Per quanto riguarda i contributi concordo con @Dimaraz, le variabili sono talmente tante che, non conoscendo i dettagli dell'attività che si intende intraprendere, è praticamente impossibile dare una risposta netta e precisa. Purtroppo in Italia ci sono "figli e figliastri", figli della gallina bianca e figli della gallina nera, a seconda dell'influenza che una categoria può avere all'interno dell'organo legislativo, che in ultima analisi è dove si "generano" le leggi con tutti i pregi, i difetti, con privilegi per gli appartenenti ad una certa casta e "punizioni per un'altra invisa.
C'è chi a malapena riesce a versare dei contributi ad un Istituto di previdenza e chi può "crearsi contemporaneamente 2, 3 e qualcuno anche 4 pensioni.
Allons enfants de la Patrie...
 
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