Lorenzotieppo

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ciao a tutti,

sto valutando l’acquisto di un appartamento e ho un dubbio sulla regolarità catastale/urbanistica.

Ho fatto fare una visura e dalla planimetria catastale risulta al piano interrato un locale accatastato come centrale termica.
Nello stato di fatto, però, quel locale è stato adibito a bagno completo (con wc, lavabo e doccia).

La caldaia effettivamente si trova lì, ma ci sono anche sanitari e piatto doccia.

Il mio dubbio è questo:
  • In caso di mutuo, il perito della banca può bloccare l’erogazione segnalando la difformità?
  • È possibile sanare la situazione almeno come lavanderia/locale accessorio (lavatrice + lavatoio), togliendo sanitari e doccia?
  • Oppure l’unica via corretta è il ripristino totale del locale come centrale termica, eliminando anche scarichi e piatto doccia?
Chiedo perché non vorrei trovarmi a firmare la proposta e poi scoprire che la banca non concede il mutuo o che al rogito il notaio si rifiuta di stipulare.

Grazie a chi saprà chiarirmi un po’ le idee 🙏
 
La risposta è semplicemente Non si può sanare; la "centrale termica" rientra nei volumi tecnici e non sono abitabili, ma oltre devi coonsiderare che negli ambienti dove sono presenti caldaie (sopratutto se a camera aperta) non è possibile la permanenza di persone, pertanto, prima di acquistare, chiedi la rimozione dei sanitari in ripristino delle condizioni, ma non devi farlo tu, perchè non puoi dire dopo il rogito che non ne eri a conoscenza (o vizio occulto), se lo acquisti così le difformità e gli abusi passano a te, pertanto chiedi la messa in conformità dello stato di fatto e poi rogiti serenamente senza patemi (almeno per questo motivo).
 

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