marcellina
Nuovo Iscritto
Buongiorno,
sto vendendo il mio appartamento e proprio ieri un perito è venuto a visitare il mio immobile in quanto l'acquirente ha richiesto un mutuo alla sua banca.
Con mia sorpresa, il tecnico rileva che sulla piantina catastale non è indicato un poggiolo che prende la lunghezza di due balconi, espone in facciata e fa parte del caseggiato dal momento della costruzione avvenuta nel 1934.
Ho chiesto all'Amministratore e al vecchio proprietario, (che tra l'altro è tuttora proprietario dell'immobile sito accanto al mio e da piantina catastale si rileva la stessa omissione), e si sono sorpresi in quanto nessuno si era mai accorto prima della difformità.
la mia domanda è la seguente: esiste un modo per individuare da dove nasce l'errore ? E cioè se si tratta di errore da parte del tecnico che a suo tempo aveva depositato al Catasto le piantine degli appartamenti di tutto il caseggiato, oppure se invece è un errore di trascrizione avvenuto nel passaggio dal sistema "cartaceo" al "telematico"?
In tutti i casi, è a mio carico l'onere di sistemare la difformità?
Grazie mille a tutti, in attesa di un cortese cenno di risposta
Marcellina
sto vendendo il mio appartamento e proprio ieri un perito è venuto a visitare il mio immobile in quanto l'acquirente ha richiesto un mutuo alla sua banca.
Con mia sorpresa, il tecnico rileva che sulla piantina catastale non è indicato un poggiolo che prende la lunghezza di due balconi, espone in facciata e fa parte del caseggiato dal momento della costruzione avvenuta nel 1934.
Ho chiesto all'Amministratore e al vecchio proprietario, (che tra l'altro è tuttora proprietario dell'immobile sito accanto al mio e da piantina catastale si rileva la stessa omissione), e si sono sorpresi in quanto nessuno si era mai accorto prima della difformità.
la mia domanda è la seguente: esiste un modo per individuare da dove nasce l'errore ? E cioè se si tratta di errore da parte del tecnico che a suo tempo aveva depositato al Catasto le piantine degli appartamenti di tutto il caseggiato, oppure se invece è un errore di trascrizione avvenuto nel passaggio dal sistema "cartaceo" al "telematico"?
In tutti i casi, è a mio carico l'onere di sistemare la difformità?
Grazie mille a tutti, in attesa di un cortese cenno di risposta
Marcellina