Zenzera

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Ciao a tutti.
Nei lavori di ristrutturazione di una casa di mia proprietà è saltata fuori, dietro un muro abbattuto, una cabina elettrica che, a quanto pare, alimenta buona parte del paese. Un avvocato non esperto di questa materia mi ha detto di informarmi perché secondo lui potrei chiedere alla società elettrica un affitto anche assai consistente in quanto se rifiutassero, dovrebbero spendere centinaia di migliaia di euro per costruire una cabina nuova. A me invece è venuta paura che mi si imponga una servitù gratuita in quanto usucapita. Cosa ne pensate?
 
Per esperienza diretta nel campo ti posso dire che normalmente le cabine elettriche sono tutte regolari dal punto di vista del possesso in quanto per la loro costruzione avviene nei seguenti modi:
All'interno dei fabbricati in un vano tipo, ad es. una cantina: il costruttore del fabbricato cede con atto notarile il vano all'Enel, alle volte ad un prezzo simbolicoed altre ad un prezzo concordato;
Costruzione all'esterno ed in posizione distaccata rispetto ad altri fabbricati: viene ceduto un ritto di terreno - sempre mediante rogito- sul quale l'Enel costruisce la cabina. Le operazioni di riordino del patrimonio tecnico dell'Enel con tutte le verifiche relative alle cabine sono state concluse intorno alla fine degli anni '90 a livello nazionale con la creazioni di appositi archivi nelle diverse Zone Territoriali dell'Enel. Questi archivi contengono le copie di tutti i rogiti o delle costituzioni delle servitu' dei locali o dei terreni ove sorgono le cabine. Difficilmente puo' essere sfuggito qualche locale. Ti assicuro che e' ztato veramente un lavoro capillare. In ogni caso, se anche fosse successo, sicuramente ormai sarebbe sotto usucapione e l' Enel non avrebbe nessuna difficolta' a far pronunciare una sentenza di tale tipo.
 
io ero titolare di un'impresa di impianti elettrici industriali e confermo quanto asserito da Luigi Barberio.
una delle ragioni, se non la principale, è la sicurezza che una tale installazione per un uso pubblico deve garantire.
in questo l'ENEL è ridondante.
 
Nei lavori di ristrutturazione di una casa di mia proprietà è saltata fuori, dietro un muro abbattuto, una cabina elettrica che, a quanto pare, alimenta buona parte del paese.
la cabina elettrica non era segnata come confine dell'appartamento sul rogito al momento del tua acquisto?
La cabina elettrica non è segnata sulla planimetria catastale dell'unità immobiliare?
 
Intanto grazie per tutte le risposte. Quanto a quello che mi chiede Luigi Criscuolo, no, non era segnata affatto: è stata una scoperta. La casa è antica. Questo cambia qualcosa?
 
Intanto spero che abbattendo il muro tu non sia "entrata" nella cabina perche' sarebbero guai seri. Il fatto che il palazzo sia molto vecchio non significa nulla. Cio' che ho postato prima deriva da esperienza quasi 40ennale di progettazione, costruzione, allestimento, asservimento e acquisto per impianti elettrici dell'Enel come, appunto, le cabine.
 
non cambia nulla. se la cabina è attiva da qualche parte è segnalata è di sicuro proprietà enel.
questo locale ha un accesso lato strada con un portoncino su cui sono stampate con vernice gialla dei numeri che corrispondono alla posizione, potenza di servizio ed altri dati.
e poi basta recarsi presso gli uffici zonali dell'enel.
 
Sicuramente in catasto risulta come "vano tecnico" o definizione simile che gli amici del forum, i geometri, sapranno meglio di me. Il fatto che nel rogito non sia sagnalata (nella parte che dice: "cnfinante con....ecc.ecc") può essere una mera svista o dimenticanza.
 

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