DONPANCRAZIO

Membro Attivo
Buon giorno, ho necessità di un Vs. parere. mia sorella ha avuto in eredità una vecchia casa in pessimo stato composta da cinque vani al primo piano e di sei locali al piano terra. gli ultimi due locali sono stati costruiti nel 1953 e gli immobili non erano mai stati accatastati.
Catastalmente, pertanto risultava una particella di terreno di mq. 70 ca.
Nell'effettuare la denuncia di successione il notaio ha fatto accatastare dal geom di sua fiducia, per errata indicazione di un coerede, solo il quinto locale, nell'errata convinzione che l'ultimo locale fosse di proprietà di quest'ultimo coerede.
Il geom. è stato tratto in errore anche dal fatto che la pianta catastale del coerede confinante è errata. Infatti risulta graficamente maggiore, anche rispetto alle misure ivi riportate, della sua reale proprietà; tant'è che il sesto locale sembra ricadere tutto nella sua particella ed anche una parte del quinto locale (ora regolamente accatastato al catasto urbano).
Di fatto la particella di mq. 70 si è ridotta a mq. 30 ca censita come c/2.

L'errore è avvenuto quando un geom. ha effettuato il frazionamento di parte della proprietà di mio padre, a seguito donazione ad un fratello. Mio padre aveva costruito gli immobili nel 1953, la donazione invece è del 1973 e riguardava un immobile regolarmente accatastato; nella piantina allegata all'atto di donazione la zona del quinto e sesto locale, viene riportato come terreno.

Il notaio ed il geom. mi dicono che non è possibile censire quest'ultimo locale e presentare una denuncia supplettiva di successione e che forse susstiste in diritti di superfice da parte delal defunta mia sorella.
Trattandosi di zona edificabile con indice 7, l'impresa di costruzioni che ha acquistato da mio fratello reclama l'intera proprietà oer poter sfruttare la cubatura del terreno ed ussufruire della maggior cubature derivante dal piano casa.

Mi chiedo possibile che a seguito di questo errore io debba perdere la comproprietà di questo locale e subire questo scippo senza potermi difendere?.

C'è qualcunoche puo' aiutarmi a capire cosa fare?
Grazie
 
Senza documenti alla mano sia tuoi, del frazionamento di tuo padre, di cio che ha fatto redigere il notaio al suo tecnico di fiducia e con sola la tua descrizione è difficile darti una risposta e/o consiglio più idoneo al caso.
Ti suggerisco di far visionare i documenti sopra menzionati ad un tuo tecnico che risponda a quanto reclamato dall'impresa.
 
Senza documenti alla mano sia tuoi, del frazionamento di tuo padre, di cio che ha fatto redigere il notaio al suo tecnico di fiducia e con sola la tua descrizione è difficile darti una risposta e/o consiglio più idoneo al caso.
Ti suggerisco di far visionare i documenti sopra menzionati ad un tuo tecnico che risponda a quanto reclamato dall'impresa.
Grazie per la risposta, quello che mi fa star male è il fatto che mia sorella dal 1985 (anno della divisione dei beni di ns. padre) ha sempre posseduto detti locali; in catasto risultava terreno con una particella di mq. 70 . Ora noi risultiamo proprietari di solo 35 metri. Il tecnico non ha effettuato un frazionamento ma una riduzione della intera particella, variandone il numero da 1628 a 2666 e variando l'estenzione.
 
Lascia perdere i documenti. Se la stato dei luoghi risale al 1985 ed è posseduto pubblicamente, senza interruzione ed incontestatamente, quello che conta è il possesso. Per cui devi riportare in mappa l'esistente aldilà delle intestazioni. La proprietà risulta definita per usucapione.
 

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