Elisabetta48

Membro Senior
Non confondere a cosa si riferiva
Infatti. Quel servizio di Report dimostrava, documenti alla mano, che erano state create delle società ad hoc per gestire la vendita e che l'affare per qualcuno era stato molto lucroso. Non lo era stato per la collettività. Introiti quasi nulli o introiti che (dovendo poi pagare l'affitto nello stesso immobile che era già adattissimo allo scopo) nel giro di pochi anni venivano annullati. Ma la spesa per l'affitto è tuttora sul groppone dello Stato. Se per caso ritrovo in Internet quel servizio, metto il link
 

Elisabetta48

Membro Senior
Ho riguardato quel servizio, non era quello che intendevo io sulle vendite con successiva permanenza in affitto. E' comunque istruttivo. Se ritrovo l'altro, lo metto
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
in palazzi dell’epoca magari pure abbandonati perché non utilizzabili o non più utilizzabili per quelle funzioni..
Questo è un altro punto dolente dei nostri amministratori.

Non si lasciano abbandonati all'incuria per poi cederli come edifici collabenti.

Dopo una trentina d'anni mi è venuto in mente di provare a passare davanti ad una caserma dove ero stato una decina di giorni, a San Bernardino di Trana, tra Avigliana e Giaveno: era invasa dalla boscaglia.
Coi potenti mezzi google, .... ecco lo stato attuale.

Bastava affidarla gratuitamente a qualche associazione locale o oratorio per i campi estivi
 

Allegati

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Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Chiedo scusa se non sono riuscito a vedere tutto il video di @Elisabetta48 comunque posso commentare i primi minuti dove parla delle case degli enti previdenziali a Roma e dove ci sono gli inquilini che si lamentano della fatiscenxa degli stessi.
È esattamente il discorso che facevo io sopra:
Non puoi pretendere di vendere a valori di mercato immobili pubblici non solo datati ma pure mal conservati con tetti o facciate da rifare.
Lo Stato è il primo a non fare manutenzione su suoi immobili (spesso anche occupati) pretende anche il valore di mercato?
Tra l’altro l’avere un edificio con problemi d’intonaxi che si staccano (quello mostrato nel video era molto evidente) porta ad un problema ulteriore e peggiore: la sicurezza o incolumità delle persone.
Se si staccasse un pezzo d’intonaco molto ammalarato e cadesse in testa a qualcuno, CHI PAGA? Lo Stato forse? Gli enti? Si se si va dal giudice...

Ora siccome avere in gestione uno di questi immobili è dispendioso per via delle manutenzioni da fare e per gli affitti calmierati che si devono applicare, non è sbagliato a mio modo di vedere metterli sul mercato a prezzi ridotti...sicuramente non avrai un gran guadagno ma se devi valutare anche la costosa gestione (ad esempio gente che non paga) e fai 2+2 allora non è una stupidata.
Tra l’altro le case popolari ex IACP sono messe pure peggio anche qui: finestre che si chiudono male, caldaie che funzionano più o meno, intonaci esterni che si scrostano e controsoffitti esterni che rischiano di caderti in testa, ascensori che una volta si e una no rimangono bloccati al piano e qualche volta con persone dentro. Ho visto da vicino uno di questi immobili per lavoro...veramente c’è da mettersi le mani nei capelli per sapere da dove iniziare.

Morale della favola: Lo Stato non deve fare l’immobiliarista, non ha né le capacità manageriali nè è in grado di valutare i problemi tecnici pratici e come risolverli.
Questo è un lavoro da lasciare ad imprenditori del settore!
 

Elisabetta48

Membro Senior
Mi spiace, non ho avuto tempo di cercare il servizio che ricordavo. In questo c'è di interessante il discorso della variazione di destinazione d'uso di terreni o di edifici. Quando si sente nell'aria il profumo di una vendita di terreni o di certi edifici di proprietà dello Stato, le solite lobby si organizzano e trovano sempre la "manina" giusta che le aiuta (o che addirittura le ispira). Lo Stato ci guadagna poco, gli altri molto di più.

Il discorso che facevo io, dello scandalo delle cartolarizzazioni degli immobili, di quelli sani non di quelli malandati, è ben riassunto in quell'articolo del Fatto Quotidiano che ho citato ieri: riporta quanto veniva documentato nel servizio di Report, aggiornato ai dati odierni. Non solo non c'è stato guadagno (infatti con gli affitti che lo Stato sta pagando per Enti che erano di sua proprietà già si è pareggiato) ma si va verso un ulteriore buco visto che gli affitti si deve continuare a pagarli, con la beffa della clausola che manutenzione ordinaria e straordinaria sono a carico dell'inquilino, cioè dello Stato.

non ha né le capacità manageriali nè è in grado di valutare i problemi tecnici pratici e come risolverli.
Questo è uno dei nostri grossi problemi: negli uffici dei Comuni spesso non ci viene messa gente con le dovute competenze. Pensiamo solo a Roma e alla posizione di molti immobili pubblici: sarebbero un tesoro prezioso nelle mani di amministratori e tecnici competenti e motivati, con tutte le difficoltà, naturalmente, legate all'aver lasciato incancrenire la cosa nei secoli. Hanno già fatto vedere diverse volte un edificio vicino alla Stazione di Roma, "casa popolare" occupata abusivamente da persone che affittano le camere modello bed and breakfast. Più volte segnalata in TV la cosa: non si muove mai niente.
Gli immobili pubblici potrebbero rendere o almeno far pari: bisogna volerci guardar dentro (esemplare il caso del super mafioso coi rubinetti d'oro dentro una casa popolare...)
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
I difetti che si riscontrano nelle opere pubbliche sono notoriamente dovute ad intrallazzi, tangenti, carenze di controlli, magari addolciti con qualche bustarella ed infine ad una notevole lievitazione dei costi, talvolta, con la connivenza degli enti appaltatori.
Ogni tanto qualcuno viene indagato, raramente vengono condannati, sovente i reati cadono in prescrizione per le lungaggini alle quali certa giustizia si piega.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Mi spiace, non ho avuto tempo di cercare il servizio che ricordavo. In questo c'è di interessante il discorso della variazione di destinazione d'uso di terreni o di edifici. Quando si sente nell'aria il profumo di una vendita di terreni o di certi edifici di proprietà dello Stato, le solite lobby si organizzano e trovano sempre la "manina" giusta che le aiuta (o che addirittura le ispira). Lo Stato ci guadagna poco, gli altri molto di più.

Il discorso che facevo io, dello scandalo delle cartolarizzazioni degli immobili, di quelli sani non di quelli malandati, è ben riassunto in quell'articolo del Fatto Quotidiano che ho citato ieri: riporta quanto veniva documentato nel servizio di Report, aggiornato ai dati odierni. Non solo non c'è stato guadagno (infatti con gli affitti che lo Stato sta pagando per Enti che erano di sua proprietà già si è pareggiato) ma si va verso un ulteriore buco visto che gli affitti si deve continuare a pagarli, con la beffa della clausola che manutenzione ordinaria e straordinaria sono a carico dell'inquilino, cioè dello Stato.


Questo è uno dei nostri grossi problemi: negli uffici dei Comuni spesso non ci viene messa gente con le dovute competenze. Pensiamo solo a Roma e alla posizione di molti immobili pubblici: sarebbero un tesoro prezioso nelle mani di amministratori e tecnici competenti e motivati, con tutte le difficoltà, naturalmente, legate all'aver lasciato incancrenire la cosa nei secoli. Hanno già fatto vedere diverse volte un edificio vicino alla Stazione di Roma, "casa popolare" occupata abusivamente da persone che affittano le camere modello bed and breakfast. Più volte segnalata in TV la cosa: non si muove mai niente.
Gli immobili pubblici potrebbero rendere o almeno far pari: bisogna volerci guardar dentro (esemplare il caso del super mafioso coi rubinetti d'oro dentro una casa popolare...)
È molto più terra terra la spiegazione. Nel pubblico la responsabilità è di tutti e nessuno, oltre a mettere persone non competenti e non aggiornate.
Nel privato quando costruisci un immobile ha tutta una serie di competenze da mettere in fila e coordinare non solo per la costruzione ma già per la progettazione: dal Geometra topografo per i rilievi (vedi @Gianco ) ai geologi, agli strutturasti, agli architetti piuttosto che gli specialisti del risparmio energetico a qu li della Sicurezza ed io non avrei a farle dato che come Impresa e Professionista immobili ne ho fatti !

Purtroppo nel pubblico si ragiona a compartimenti stagni: mi curo di quello che faccio e mi disinteresso del lavoro del vicino.

1) Se tu vuoi fare un qualunque immobile e sei responsabile ti devi curare sia del tuo lavoro ma anche del vicino perché l’obbiettivo non è il tuo lavoro l’obbiettivo è l’immobile nella sua interezza e funzionalità !
2) Se è tutto fatto bene ma manca anche solo un adeguato allacciamento idraulico o elettrico, l’immobile NON funziona.
3) Se il rilievo non è accurato l’immobile una volta finito sarà preda di ogni possibile contestazione sui confini fino alla passibile demolizione di tutto e di parte.
4) Se l’immobile non è realizzato con materiali idonei o peggio con materiali buoni ma posati male si deteriora fino a rovinare.
5) Se l’immobile si deteriora o rovina produce tutta una serie di effetti collaterali quali danni a persone o cose più o meno gravi.
6) Se l’immobile deve cambiare destinazione d’uso, oltre ai costi per la sua trasformazione bisogna valutare il nuovo mercato in cui verrebbe a posizionarsi per valutare eventualmente la convenienza di fare la trasformazione PRIMA di fare dei lavori.

Ecco cosa vuol dire fare il manager professionale immobiliare, oltre alla parte finanziaria/contabile devi avere un idea abbastanza precisa della totalità che sta dietro ad un immobile, in modo da sapere quando intervenire tempestivamente.
Il problema è che queste figure lo Stato non le vuole pagare adeguatamente in quanto si cerca sempre il prezzo più basso...indi per cui mancano sempre dei pezzi per la strada che poi portano alla situazione che sta sopra!

Sono figure di coordinamento senza le quali tutto il ragionamento fatto finisce prima ancora di partire.
 

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