Pierluigi49

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Buongiorno, io e mia moglie abitiamo in un immobile, terra tetto, costituito da 2 unità catastali, una volta erano 2 appartamentini ora trasformati in unica residenza reparto giorno e reparto notte. Finora non erano sorti problemi sul fatto delle due unità catastali ma ora le nuove acque sottendono che l'immobile si configura come unità condominiale ed ha applicato nelle ultime bollette le tariffe come unità residenziale condominiale con notevole aumento degli importi richiesti. Ho fatto loro presente che non può intendersi condominio in quanto primo non esiste una pluralità di proprietari e secondo in un'unità catastale non esistono servizi idrici se non quelli di un secondo bagno ma a nulla sono valse, finora, le mie rimostranze. Credete che la loro interpretazione sia corretta o che possa inoltrare reclamo?
 

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Soluzione
Ma se hai un solo contatore, digli di mandare la seconda bolletta all'altro inquilino e che non chiedessero a te i balzelli degli'altri, poi parlando seriamente io farei un'esposto al sindaco in genere di ufficio c'è l'avvocato per i cittadini chiedi a lui cosi scavalchi i signori dell'acquedotto poi se sono in combutta tra loro che vuoi fare? io se ci riesco scappo in Australia tra i ganguri la mattina vado a caccia se becco qualcosa mangio altrimenti digiuno, mi sono scocciato di lavorare per gli altri se vuoi ti conservo un posto

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma se hai un solo contatore, digli di mandare la seconda bolletta all'altro inquilino e che non chiedessero a te i balzelli degli'altri, poi parlando seriamente io farei un'esposto al sindaco in genere di ufficio c'è l'avvocato per i cittadini chiedi a lui cosi scavalchi i signori dell'acquedotto poi se sono in combutta tra loro che vuoi fare? io se ci riesco scappo in Australia tra i ganguri la mattina vado a caccia se becco qualcosa mangio altrimenti digiuno, mi sono scocciato di lavorare per gli altri se vuoi ti conservo un posto
 

basty

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Ma se hai un solo contatore, digli di mandare la seconda bolletta all'altro inquilino
Come ho già scritto, i fornitori spesso si basano sul numero di unità immobiliari allacciate al contatore: e se il proprietario non ha unificato i due sub, per l'acquedotto ci sono due u.i. e pertanto applica le tariffe di un condominio (non inteso in senso giuridico, ma di edificio con più utenze potenziali) di 2 unità residenziali.

Purtroppo il diavolo fa le "gabole" ma non mette il coperchio.
 

chiacchia

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MA come fa un fornitore a sapere quante unità sono collegate a un contatore, io ho due abitazioni attigue una con acqua e luce l'altra comprata in secondo momento no, la utilizzo solo per soggiornare i servizi anche se ci sono non li uso e quando devo fare plin plin vado, trasloco nella prima abitazione, mica per questo devo pagare più cara l'acqua o la corrente, ah! c'è anche il garage e la cantinola ma li i servizi non ci sono e anche li quando devo fare plin plin devo traslocare in casa.
o è un reato
 

Gianco

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I contatori sono riferiti sempre e solo ad un contratto, generalmente relativi ad una unità immobiliare. Altrimenti alimentano un complesso: un privato non può stipulare un contratto di fornitura per il suo immobile e poi distribuirla ad un'altra proprietà.
 

basty

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un privato non può stipulare un contratto di fornitura per il suo immobile e poi distribuirla ad un'altra proprietà.
Ni.
Un privato, proprietario di un complesso residenziale o misto, può benissimo sottoscrivere un contratto di fornitura, al pari di un condominio. Nel qual caso il gestore ragguaglia le tariffe e soglie al nr di sotto-utenze previste
Parlo per esperienza diretta.
 

Pierluigi49

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Proprietario Casa
Mi pare che si stia un po'uscendo dalla questione proposta. La moglie è proprietaria di un immobile terra tetto adibito ad unica abitazione solo che erano due unità catastali una parte adibita a zona giorno e l'altra a zona notte. È la società dell'acqua che ritiene trattasi di unità condominiale per il fatto delle due partite catastali.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Mi pare che si stia un po'uscendo dalla questione proposta. La moglie è proprietaria di un immobile terra tetto adibito ad unica abitazione solo che erano due unità catastali una parte adibita a zona giorno e l'altra a zona notte. È la società dell'acqua che ritiene trattasi di unità condominiale per il fatto delle due partite catastali.
Il problema l'avevo già risolto.
L'operazione regolare che ti permette di risolvere il problema è quello che ha evidenziato @Franci63, devi presentare la fusione delle due unità immobiliari e conseguentemente la variazione catastale. Così otterresti anche dei benefici fiscali.
 

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