kysersose

Membro Attivo
Buongiorno, mi sto prestando a calcolare l'IMU sull'immobile sul quale dopo la morte di mio padre vari anni fa è stata fatta dal notaio diritto di usufrutto. Quindi per capirci Chi paga e Chi è l'intestatario del F24 è mia madre. Fino all'anno scorso tutto veniva calcolato dal commercialista, e sinceramente pur tenendo anch'io la contabilità non sono mai andato a verificare il calcolo. Purtroppo da quest'anno il commercialista si è ritirato per gravi motivi di salute e essendo venuto meno anche la sua necessità,quest'anno ho effettuato io il calcolo con il software che viene anche indicato dal comune, oppure con uno dei tanti che si trova online. Ho notato che l'imposta dovuta risulta essere più alta. Più precisamente dai calcoli che ho effettuato sembrerebbe che il commercialista non abbia effettuato la rivalutazione del 5% sulla rendita catastale, quindi in soldoni verrebbe annualmente circa 130/150 in meno rispetto a quanto risulta dai software, non potendo rivolgermi a lui gli chiedo se effettivamente ci sia dei casi in cui non è necessaria la rivalutazione e quindi probabilmente visto che il commercialista effettuava il calcolo tramite software che hanno a disposizione il dovuto dell'IMU sia effettivamente tale. Grazie anticipatamente
 
Grazie delle risposte, se potete darmi un Vs. parere cerco di essere più chiaro:
ho ricercato i conteggi che ogni anno lui mi mandava con relativo f24 da pagare e ho trovato l'ultimo del 2023(mi correggo pensavo fosse da quest'anno che lui non praticava più invece si trattava del 2023 come ultimo anno calcolato da lui, nel 2024 ha abbandonato,visto che le aliquote nel 2024 mi risultavo le stesse ho fatto pari pari lo stesso versamento con f24). Adesso nel 2025 ho fatto il calcolo con il software linkato nel sito del comune e come detto non mi torna sembrerebbe proprio per quel 5% di rivalutazione. Riporto righe con particelle e relative rendite:
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preciso che per ricapitotale quando mio padre è morto la casa che erà costituita da Piano 1, piano 2 e mansardi divisa perfettamente a metà al 50% per uno, successivamente è divenuta P1 mamma50%-figlio50%, P2 mamma50%-figlia50%, mansarda mamma50% figlio25% figlia25%, e la mmma ha voluto l'iscrizione presso notaio dell'usufrutto, quindi per capirsi l'intestataria dell'IMU è lei. Se ben ho capito il P1 giustamente viene conteggiato dal commercialista a 0 in quanto sua prima casa mentre il P2 dove risiede la figlia viene considerato allo 0.98% come da aliquota mentre la mansarda 1.060%, Vi riporto la circolare del comune dove si pubblica le aliquote dell'anno e a me sembrano sempre le stesse degli anni passati quindi i pagamenti dovrebbero essere di stesso importo ma nel conteggio che faccio io è diverso:
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Il totale da pagare sarebbe di €3152,87 mentre dal conteggio del commercialista 3003 boh? non saprei, allego anche circolare del comune
grazie anticipatamente
 
La rendita catastale dei due immobili è 291.48 e 1599.73?
Io penso visto il conteggio fatto dal commercialista che quella sia già aumentata del 5%, devi vedere visura catastale.
Appartamento dove risiede figlia con contratto di comodato ad uso gratuito registrato potrebbe pagare il 6%(devi sentire il tuo Comune se ci sono limitazioni)
 
per quanto riguarda la rendita catastale o effettuato visura dal sito dell'agenzia delle entrate entrando con lo spid di mia madre e risulta essere 1599,73, per l'immobile più grande mentre per quello più piccolo di 277,60 e rivalutato del 5% è 291,48, quindi sembrerebbe che, cosa che a me sembra molto strana da parte del commercialista, non sia andata a rivalutare l'appartamento più grande per rendita. Per quanto riguarda il comodato d'uso se non erro ero ero andato anche a interpellare direttamente il comune e se non erro lo si poteva fare a patto di avere un solo immobile nel comune di pertinenza, e in questo caso lei ne ha due. Almeno che le cose non siano cambiate.
 
Infatti alcuni Comuni hanno messo limitazioni, ora hai l'idee chiare l'IMU pagata dell'appartamento piu' grande è sbagliata (ha assicurazione il tuo commercialista?), io farei ravvedimento operoso per non pagare multa più salata se ti arriva da un controllo del tuo Comune
 
Grazie delle risposte e scusatemi l'errore grossolani dovuti alla dettatura. Comunque per riprendere il discorso dell'utente Nemesis il comodato andrebbe accettato se è possibile farlo alla luce delle leggi attuali a quanto ho capito, è comunque comune dovrebbe saperlo se interpellato. A tutt'ora però non essendoci contratto di comodato d'uso gratuito (ammesso lo si possa fare) sembrerebbe che la rivalutazione sull'immobile con la rendita più alta debba essere fatta, quindi dovrebbe esserci un errore da parte del commercialista?
 
non essendoci contratto di comodato d'uso gratuito (ammesso lo si possa fare)
Le condizioni per ottenere la riduzione del 50% della base imponibile IMU sono:
per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all'immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
 
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