Grazie per il link e purtroppo mi sembra di aver capito, come scritto nelle eccezioni
Casi di non applicabilità della riduzione:

  • se si possiedono 3 (o più) immobili ad uso abitativo (per intero o in percentuale) non si può applicare la riduzione,
Purtroppo mi sembra proprio il caso di mia mamma.inoltre usufrutto o no non cambierebbe niente in caso di riduzioni di imposta
 
Salve a tutti. Ho aperto una discussione ad hoc, ma qui direi che sono abbastanza in topic, quindi posto qui lo stesso quesito.
L’unità immobiliare in cui sono residente con mia moglie, è registrata a nome di mia figlia, per il 50% piena e 50% nuda proprietà, sulla quale io godo l’usufrutto.
Nel 2017, lei si è trasferita in casa di proprietà, nello stesso comune e, contestualmente, abbiamo registrato comodato a mio favore per la parte di piena proprietà, per usufruire della riduzione IMU del 50%.
Ora, l’ufficio tributi del comune mi segnala che non ritiene più applicabile la riduzione in base a una sentenza della Cassazione (n. 37346 del 20/12/2022) che, però, parla di comproprietari, senza menzionare specificamente l’usufrutto.
Sono destinato a soccombere, con imposta maggiorata, arretrati e more relative?
 
Salve a tutti. Ho aperto una discussione ad hoc, ma qui direi che sono abbastanza in topic, quindi posto qui lo stesso quesito.
L’unità immobiliare in cui sono residente con mia moglie, è registrata a nome di mia figlia, per il 50% piena e 50% nuda proprietà, sulla quale io godo l’usufrutto.
Nel 2017, lei si è trasferita in casa di proprietà, nello stesso comune e, contestualmente, abbiamo registrato comodato a mio favore per la parte di piena proprietà, per usufruire della riduzione IMU del 50%.
Ora, l’ufficio tributi del comune mi segnala che non ritiene più applicabile la riduzione in base a una sentenza della Cassazione (n. 37346 del 20/12/2022) che, però, parla di comproprietari, senza menzionare specificamente l’usufrutto.
Sono destinato a soccombere, con imposta maggiorata, arretrati e more relative?
Non vorrei far perdere tempo a nessuno: forse ho già trovato da solo la risposta.
Se capisco bene, la sentenza della Cassazione che ho citato, si applica a casi come questo (semplifico per utilità):
- Tizio e Caio sono COMPROPRIETARI dell’immobile
- Tizio ci abita, mentre Caio abita in altra casa, stesso comune
- come tale, Caio paga l’IMU sul 50% in comproprietà, perchè risulta 2^ casa
- allora Caio registra comodato verso Tizio, così da ridurre l’imposta
- la Corte dice “non vale il comodato, perchè Tizio, in quanto comproprietario, usa già tutto l’immobile” (cit.: Pertanto, non può rientrarvi la diversa ipotesi di concessione in comodato tra comproprietari del medesimo immobile, in quanto il presupposto dell'esenzione pro quota per il comproprietario che l'abbia destinato ad abitazione principale è fondato proprio sulla titolarità della quota di comproprietà e prescinde da una concessione in comodato da parte del comproprietario ivi non residente)

Ma il nostro caso è diverso: io godo usufrutto solo su metà dell’appartamento, mentre l’altra metà è di PIENA PROPRIETÀ di mia figlia; sulla metà di cui ho usufrutto, l’imposta è già azzerata, in quanto prima casa di abitazione: la riduzione (che pago con i miei soldi, ma con F24 intestato a mia figlia), si applica alla metà della piena proprietà, perchè per lei risulta 2^ casa!
Banalizzando, io ho usufrutto su cucina e soggiorno, ma per andare in bagno e in stanza, devo chiedere il permesso alla proprietaria…..

Conclusione: è corretto applicare la riduzione. Devo solo farlo capire all’uff. tributi…..
 

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