seamus

Nuovo Iscritto
buongiorno a tutti,
il mio condominio si appresterà, in primavera, a dotarsi delle valvole termostatiche e sistemi di contabilizzazione del calore.
Si utilizzerà una ripartizione delle spese circa del 30% fisse (in base ai millesimi) e 70% in base ai consumi.
L'amministratore già ha avvertito che gli alloggi al piano terra e quelli all'ultimo piano saranno penalizzati ("gli alloggi intermedi godranno del calore intorno e terranno più basso il radiatore, quelli all'ultimo piano, alla cui altezza il calore arriva già smorzato dovranno tenere più acceso").
Io abito all'ultimo piano di un condominio di 4 piani e 10 unità immobiliari, ho al di sopra un sottotetto vuoto che mi isolerò con lana di vetro a spese mie per non gravare sul resto del condominio, ma la questione del riscaldamento rischia di generare delle ingiustizie nella contabilizzazione del calore.

Qualcuno di voi potrebbe riportarmi delle esperienze pratiche sull'argomento?
(Ripartizione equa dei costi di contabilizzazione, eventuali criteri di proporzionalità collaudati che possono essere adottati, accorgimenti tecnici al momento dell'installazione, eventuale incontro con la ditta che si occuperà dei lavori per definire le criticità).

Ringrazio e saluto
 

cristianorossi

Membro Attivo
Professionista
di solito solo le spese fisse vengono ripartite in millesimi poichè, che il riscaldamento venga utilizzato o meno, quelle (purtroppo) ci sono. I consumi vengono pagati totalmente sull'effettivo conteggiato dal contacalorie. Ottima la scelta di utilizzare le valvole termostatiche, costano poco e danno molto. Comunque se il tuo intento è di coibentare il sottotetto, il godimento è di tutti gli appartamenti ed il costo, Normalmente,è ripartito in millesimi, chi abita all'ultimo piano ne gode i benefici maggiori. Se l'amministartore ha scelto una diversa ripartizione delle spese avrà dei motivi.
 

Marco Costa

Membro dello Staff
OTTIMO articolo,
scusate se mi intrometto, ma ho un quesito collegato a questo argomento.
Vivo in condominio all'ultimo piano e premetto che sono favorevole a tale innovazione, ma ...
tutte le colonne montanti verticali per ogni termisifone non continuano nel sottotetto ma si fermano ai termosifoni dell'ultimo piano che COSTANTEMENTE durante TUTTO il periodo di accensione devono essere sfiatati, ed il ripetersi di tale operazione porta l'abbassamento della pressione e a cadenza mensile occorre rimettere in pressione l'impianto (non ci fidiamo a lasciare la saracinesca di adduzzione da acquedotto aperta, perche' essendoci alloggi vuoti, se si verifica una perdita...li allagiamo)
La contabilizzazione sara' esatta anche in presenza di termosifoni all'ultimo piano mezzi vuoti e quindi mezzi freddi ? ?
grazie Marco :disappunto:
 

picodepaperis

Nuovo Iscritto
Grazie per le informazioni.
Ma da incompetente pongo le seguenti domande:
1) Le valvolee termostatiche (diverse dai contacalorie) devono essere istallate nel locale Caldaia?
2) I ccontacalorie devono essere istallati nei singoli termosifoni degli alloggi dei condomini?
Se la risposta al punto 1) è SI, allora è necessaria la decisione dell'assemblea dei condomini,
invece per i contacolarie (che sono imposti per legge) l'assemblea può decidere sulle varie
offerte degli istallatori, giusto?
Grazie a chi contribuirà alla discussione
Picodepaperis
 

GianfrancoElly

Membro Attivo
Proprietario Casa
Poichè si paga per il tempo in cui le valvole rimangono aperte è chiaro che nel caso l'acqua non è molto calda le valvole rimangono aperte più a lungo per avere negli ambienti la temperatura impostata. Se l'acqua arriverà da te più fredda rispetto ad altri condomini pagherai di più rispetto a questi per avere la stessa temperatura ambiente. Il condominio dovrebbe sistemare l'impianto per evitare questo inconveniente ovvero, tramite un tecnico, stabilire un coefficiente di riduzione dei tuoi consumi che tenga conto di questo mal funzionamento.
 

cristianorossi

Membro Attivo
Professionista
attenzione che i contacalorie installati all'inizio dell'impianto di ogni singolo appartamento calcolano solo le effettive calorie consumate (calorie in entrata - calorie in uscita) e non suul'apertura delle valvole, quindi se i termosifoni non raggiunono la temperatura idonea per un problema all'impianto centrallizzato comunque si pagherà in rapporto al calore ricevuto, anche se è insoddisfacente. Le valovle servono esclusivamente per ottimizzare la temperatura dei locali senza sprechi. Se la temperatura ideale non viene mai raggiunta non dipende dal riscaldamento ma dall'isolamento dell'immobile, e quì è un altro paio di maniche.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Bene isolare il tetto, ma se possibile fare un cappotto interno e anche sostuire gli infissi installando quelli previsti dalla norma sul risparmio energetico; gli interventi cpsi' fatti potrebbero fruire del credito di imposta del 55% ; per cui piu' la spesa si potrebbe ridurre a metà e l'appartamento rivalutarsi notevolmente di piu'
 

Angelosky

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io ho fatto così: innanzitutto isolare il tetto, la spesa, detratto il 55%, va ripartita su tutti i condomini per mill/proprietà, visto che porterà un risparmio per tutti. Quindi installare le valvole termostatiche su ogni termosifone e l'annesso contacalorie, opportunamente tarato a seconda della posizione della stanza (nord, ultimo piano ecc. secondo una normativa vigente in Svizzera), così se si vuole essere giusti, ovviamente ciascun condòmino si pagherà i propri consumi fermo restando la quota del 30% da ripart. per millesimi riscaldamento,
Questo è il mio contributo se può servire,
ciao Angelosky
 

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