andare a verificare se almeno la copia depositata nella Cancelleria del tribunale di Roma sia graficamente identics a quella che mi inoltrò mia cognata
Non risolveresti i tuoi dubbi.
Devi confrontare il testamento pubblicato con un campione di scrittura recente e attribuibile di tuo fratello.
Se non ce l’hai, lascia perdere; non potrai mai dimostrare che il testamento è falso, cioè non scritto da lui.
 
Basty dato emerso dalle visure catastali poi trasformatasi, dopo il rinvenimento magico del testamento, in successione testamentaria («rettifica la trascrizione numero … del …»). e questo “aggiornamento” ovviamente è riportato su tutti gli immobili che erano di piena proprietà di mio fratello (il piano terra dell’appartamento in cui risiedeva con la moglie, più l’appartamento ed il garage ereditato dai nostri genitori)
Se uno vuole crearsi delle dietrologie, basta abbia sufficiente fantasia.
Ma è evidente la contraddizione in termini della prima voltura: la successioene iniziale (o la voltura eseguita) erano palesemente errate e incomplete: chi le aveva predisposte? In genere sono pochi quelli che svolgono queste pratiche in autonomia senza il supporto di un professionista, geometra o notaio che sia.

Il fatto che siano state successivamente corrette potrebbe dimostrare la buona fede, anzichè il contrario.

Poi concordo, tutto è possibile: ma sta di fatto che tuo fratello poteva disporre dei suoi beni liberamente: i fratelli non sono legittimari.
Che questo non ti piaccia lo abbiamo capito: ma come tuo fratello ha ricevuto in eredità l'appartamento con garage dai genitori, immagino tu abbia ricevuto altrettanto. Quindi, pur comprendendo le ragioni affettive, non hai diritto di fare "pensieri" su questi ultimi beni.
 
Non risolveresti i tuoi dubbi.
Devi confrontare il testamento pubblicato con un campione di scrittura recente e attribuibile di tuo fratello.
Se non ce l’hai, lascia perdere; non potrai mai dimostrare che il testamento è falso, cioè non scritto da lui.
Franci, scusami, ma perché non li risolverei ❓
Voglio dire: se la copia del testamento che sta depositata nella Cancelleria del Tribunale non fosse identica per grafia a quella contenuta nel file pdf inoltratomi da mia cognata inerente appunto il testamento, non significherebbe che l’originale allegato alla dichiarazione di successione, verosimilmente quindi con una grafia non appartenete più a mio fratello, è un testamento tarocco, apocrifo? 🤔 🙄 I dubbi cioè, nel caso fossero differenti, li scioglierei eccome. Perché mai dovrei ancora averne anche in presenza di due testamenti con grafie diverse?
O forse mi vuoi solo dire che pure nel caso la grafia non combaciasse non otterrei nulla in quanto non dispongo di una grafia recente di mio fratello? Che sarebbe cioè solo una vittoria di Pirro. Allora sono fregato a prescindere. Ed è inutile quindi pure che la grafologa vada a controllare in Cancelleria se devo necessariamente avere una grafia recente di mio fratello per far valere poi le mie ragioni. Che fregatura però…!!!
 
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Se uno vuole crearsi delle dietrologie, basta abbia sufficiente fantasia.
Ma è evidente la contraddizione in termini della prima voltura: la successioene iniziale (o la voltura eseguita) erano palesemente errate e incomplete: chi le aveva predisposte? In genere sono pochi quelli che svolgono queste pratiche in autonomia senza il supporto di un professionista, geometra o notaio che sia.

Il fatto che siano state successivamente corrette potrebbe dimostrare la buona fede, anzichè il contrario.

Poi concordo, tutto è possibile: ma sta di fatto che tuo fratello poteva disporre dei suoi beni liberamente: i fratelli non sono legittimari.
Che questo non ti piaccia lo abbiamo capito: ma come tuo fratello ha ricevuto in eredità l'appartamento con garage dai genitori, immagino tu abbia ricevuto altrettanto. Quindi, pur comprendendo le ragioni affettive, non hai diritto di fare "pensieri" su questi ultimi beni.
Basty, si dà il caso che la successione l’abbia compilata proprio mia cognata con l’aiuto di due “esperti”.,..
Basty le successioni sono state corrette perché io non volevo accettare quella ex lege che mi vedeva totalmente escluso ‼️Mia cognata mi chiese addirittura in base a quale norma pretendessi che io avessi diritto ad una quota e io le risposi: «articolo 582 del Codice Civile». Addirittura mi disse anche: “Non ti conviene andarmi contro perché io e la mia famiglia siamo le uniche persone che ti sono rimaste vicine i tuoi unici affetti”. Ma, io non lo so: sono risposte queste da darsi da chi sa di avere ragione? Io, fossi stato in mia cognata: Primo —> con un testamento originale in mano non avrei eseguito una successione ex lege. Secondo—> in caso di errore lo avrei detto subito: «Guarda ho sbagliato, il testamento c’è e verrà corretto in una successione ex lege. Te lo spedisco immediatamente» (non che mi fa passare da malfidato perché desidero visionarlo dopo tutti gli aspri confronti che c’erano stati in merito ad una successione senza testamento, continuando ancora a sostenere che avesse ragione lei. «Ragione un corno: hai cambiato le carte in tavola‼️Come la avevi predisposta tu faceva acqua da tutte le parti nonostante ti fossi fatta aiutare da due esperti» (io verrò pure consigliato male dagli avvocati, ma lei non mi sembra brilli più di me in fatto di persone a cui si rivolge…), questo le avrei tanto voluto urlare… Terzo —> non avrei cercato di sostenere, come fece strenuamente lei in fase di successione ex lege, che al massimo avrei potuto ventare dei diritti “solo” sull’appartamento di mio fratello e non sul suo conto corrente in quanto in comunione con lei (peccato che i conti erano almeno due e non fossero minimamente cointestati e peccato che si sia pure dimenticata di omettere che mio fratello era proprietario anche del piano terra dell’appartamento in cui lei risiede -l’ho scoperto solo dalle visure…-).
Riguardo mio fratello io avevo solo “domandato” se in una successione testamentaria la dicitura: «per la sola quota disponibile » potesse anche includere, in fase poi di successione, pure la quota legittima che all’epoca mio fratello dispose nel testamento a favore dei nostri genitori in quanto, nel 2008, ancora in vita.
Non avendo conoscenze giuridiche mi sono solo voluto informare se quei beni, non essendo stati espressamente disposti nel testamento ma anzi esclusi potessero poi anche loro essere compresi nella successione testamentaria piuttosto che in una successione ex lege, visto che mi era stato aperto uno spiraglio e non da degli scavezzacolli..,
Poi mio fratello poteva disporre come caspita voleva i suoi beni, quello che mi ha dato da pensare è stato il comportamento di mia cognata. Sarò sbagliato io, ma io sapendo di essere in buona fede avrei agito in modo assai differente da lei, direi anche in modo diametralmente opposto di come ha operato lei in merito a questa successione…
 
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se la copia del testamento che sta depositata nella Cancelleria del Tribunale non fosse identica per grafia a quella contenuta nel file pdf inoltratomi da mia cognata inerente appunto il testamento, non significherebbe che l’originale allegato alla dichiarazione di successione, verosimilmente quindi con una grafia non appartenete più a mio fratello, è un testamento tarocco, apocrifo?
Stai facendo confusione.
Conta, ai fini legali, solo il testamento che è stato pubblicato dal notaio, e ora visibile in tribunale.
E’ solo quello che deve essere scritto dal testante, interamente di suo pugno.
Quello che hai ricevuto in pdf potrebbe anche essere scritto da chiunque, ma non è assolutamente importante e non prova nulla.
devo necessariamente avere una grafia recente di mio fratello per far valere poi le mie ragioni.
Se non hai grafia recente (cioè di tuo fratello da adulto, è riconducibile a lui con certezza), non hai carte in mano per ottenere qualcosa.

Comunque concordo con te, il comportamento di tua cognata non è stato limpido.
 
Franci, perdonami, ma il testamento che mi ha inoltrato mia cognata reca appunto la dicitura con cui ho intitolato questa traccia: «…dispongo mia erede universale per la quota disponibile» che, contrariamente a quel che mi era stato riferito, assegna totalmente a lei pure la quota della legittima (che all’epoca venne ovviamente espressamente esclusa dalla disposizione testamentaria in quanto appunto doveva essere riservata ai nostri genitori) in quanto la quota disponibile viene rilevata sui beni alla morte e non all’epoca in cui venne scritto quel testamento. Ma il testamento inoltratami da mia cognata (e che io, senza nemmeno più avvalermi di una perizia calligrafica, ritengo al 99,99% attribuibile a mio fratello) mi esclude allora totalmente, di conseguenza non avrebbe senso che io ne chiedessi il suo rispetto perché non ne riceverei alcun beneficio. Il confronto semmai lo vorrei effettuare per sapere se la copia presente in Cancelleria ha una grafia differente da quella che ho visionato io, il che significherebbe che l’originale allegato alla dichiarazione di successione non è più con scrittura ✍️ di mio fratello come avrebbe cercato di farmi credere mia cognata, ma che si tratta semmai solo di una semplice copia… magari di un originario testamento che poi é stato successivamente strappato perché, chissà, modificato in quanto mio fratello, con la scomparsa dei nostri genitori ed avendo un patrimonio notevolmente accresciuto rispetto a quello del 2008 e sapendomi senza alcun reddito me ne abbia in seguito, ben conscio che avrebbe potuto non farcela, riservare una parte della sua disponibile… Del resto se anche tu ritieni alquanto curioso il modo di agire di mia cognata (thanks…) una domanda forse te la sarai posta sul perché ha operato così, no?
I fogli che ho scritti da mio fratello (deceduto a 57 anni) risalgono al periodo universitario, da cui però si evince chiaramente come la sua grafia sia veramente assai simile al testamento inoltratomi da mia cognata nel file pdf. Quei fogli non sono validi ❓ Tra parentesi non è che siano nemmeno datati 😕, Tuttavia mia cognata, nel caso il mio sospetto si scoprisse poi fondato, dovrebbe quanto meno giustificare come mai allora per whatsapp mi inoltrò un testamento con grafia differente se è valida quella presente in Cancelleria, non credi? 🤔 🙄
 
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se la copia del testamento che sta depositata nella Cancelleria del Tribunale non fosse identica per grafia a quella contenuta nel file pdf inoltratomi da mia cognata inerente appunto il testamento, non significherebbe che l’originale allegato alla dichiarazione di successione, verosimilmente quindi con una grafia non appartenete più a mio fratello, è un testamento tarocco, apocrifo?
Per vedere se il testamento pubblicato è “tarocco”, come dici tu, e ‘ quello che devi confrontare con la scrittura di tuo fratello.
Punto, non lo ripeto più.
Poi mi pare improbabile che abbia fatto pubblicare un testamento, e a te abbia consegnato uno scritto diverso.
Mi pare più probabile, se eventualmente si vuole pensare malissimo, che il testamento non ci fosse, ed è stato “creato” imitando la scrittura di tuo fratello, e poi pubblicato.
 
Franci sarò di coccio :fiuu:, ma io non credo che mio fratello disponga di due differenti grafie: quindi se si assegna come appartenete a mio fratello la grafia del testamento inoltratomi tramite whatsapp da mia cognata e che chiameremo testamento “A” e questo fosse differente per grafia dalla copia del testamento presente in Cancelleria e che chiameremo testamento “B”, mi sembra evidente che il testamento B sia apocrifo (tra l’altro per effettuare questo confronto lo dovrò necessariamente visionare, ma se quest’ultimo fosse differente per grafia dalla grafia che io attribuisco a mio fratello e presente nel testamento A, per il principio dell’esclusione mi sembra naturale che si possa evincere, che si possa desumere, ritenere che il testamento B sia tarocco o apocrifo che dir si voglia 🤷‍♂️).
A me sembra invece probabile, se si cerca di attribuire un senso all’agire di mia cognata (perché i miei dubbi, i miei sospetti nascono esclusivamente dal suo comportamento e non perché rivendico assolutamente una quota di eredità come qualcuno qui ha tentato di far passare. Anzi, l’aver saputo proprio da lei che mio fratello stesse cercandomi un appartamento a Roma senza dirmi nulla mi basta e avanza come suo lascito ereditario sia pure ideale…). Mia cognata ha in mano un testamento recente che prevede una quota anche a me compresa nella disponibile di mio fratello, ma ha anche una fotografia del vecchio testamento. Al momento della successione pensa: “Adesso mi attribuisco tutto ed escludo mio cognato, tanto senza il fratello dietro sarà un gioco da ragazzi farlo fesso”. Esegue quindi anziché una successione testamentaria con il testamento recente che magari prevede una quota per me, una successione ex lege escludendomi però dal nominarmi come erede pur avendone avuto i presupposti. Alle mie ripetute obiezioni lei mi risponde dicendo che la successione è fatta «a regola d’arte», che mi sbaglio io tanto più che lei lo ha fatto persino controllare da due esperti, che mi devo fidare, che non mi conviene agire contro di lei e quant’altro… Io però non ne voglio assolutamente sapere di quella attribuzione così come è stata realizzata e non accetto nemmeno la donazione del garage che aveva intenzione comunque di farmi nonostante le nostre accese discussioni. Si rimane fissi sui propri punti. Trascorrono mesi, poi tutta sicura ed impettita mi telefona dicendo che le spetta tutto perché c’è il testamento di mio fratello che le attribuisce ogni cosa., Alla richiesta dello stesso si mostra offesa e mi fa pesare il fatto che non mi fidi di lei così, per mettermi definitivamente a tacere, mi invia una scansione della fotocopia dell’originario testamento scritto nel 2008 (testamento A) che s’era fatta lei in illo tempore. Precedentemente aveva anche provveduto ad aggiornare le visure catastali allegandoci ora un testamento scritto nel 2024 identico nel contenuto a quello inoltratomi tramite whatsapp, ma non certo nella grafia visto che è una pura “ricostruzione” del primissimo testamento (testamento B). Poi, certo, la tua ipotesi pure potrebbe essere altrettanto valida (nel caso fosse stato ricostruito proprio con tecniche sopraffine, ultra sofisticate e che forse per smascherarle necessiterebbero purtroppo pure di una visione dell’originale per accertarsi magari anche della data di scrittura dello stesso -che sia cioè attribuibile davvero al 2008 piuttosto che al 2024-…cosa questa possibile però solo intraprendendo prima un’azione legale contro di lei e che consentirebbe di accedere all’originale), ma sono invece proprio io il primo a pensare che la grafia del testamento inoltratomi per whatsapp e “presumibilmente” presente in Cancelleria possa essere verosimile… E comunque diciamo che la mia verifica, come ho anche scritto precedentemente, sarebbe solo di primo livello, poi ci sarebbe il secondo livello che probabilmente, data l’alta verosimiglianza, richiederebbe pure la consultazione dell’originale, con tutti i rischi del caso. La verifica di primo livello è indolore e segreta e senza poi considerare che, in tutte le eventualità, io dispongo solo della grafia di mio fratello risalente a più di una trentina di anni fa…
 
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