Ok. Non ti resta che chiedere di visionare il testamento depositato.
E poi, mi sembra di non averlo mai detto, c’è anche un’altra frase di mia cognata che non torna e che mi pronunciò poco dopo la scomparsa di mio fratello: «”Adesso” te ne puoi anche ritornare a Roma…». Adesso…. Come cioè quasi a voler intendere grazie a ciò che riceverai dalla successione. Io lì per lì non avevo la testa e la voglia di immaginarmi un futuro senza di lui e le risposi con un: «Mah, staremo a vedere…». Ora io vorrei tanto capire il senso della frase se si esclude l’interpretazione che le ho attribuito io

… Peccatob che all’epoca non le replicai con un: «In che senso?»
(di Verdoniana memoria 
), lo avessi fatto probabilmente si sarebbe esposta con qualche parola in più e magari la successione sarebbe stata eseguita in modo assai diverso, chissà…
Eh sì, visionare. Avevo chiesto alla grafologa se si fosse prestata a compiere quell’operazione di scattarmi una fotografia alla copia depositata in Cancelleria ed eventualmente il relativo costo, solo che mi ha fatto sapere che una perizia grafologica per un primo parere costa 300 €
(solo tre mesi prima veniva 250
), ma nonostante sia tornato a domandarle per ora un altro tipo di servizio
(più che altro una commissione più che un vero e proprio parere tecnico) non mi ha fatto ancora sapere nulla. Quindi ora o lo chiedo all’avvocatessa
(che precedentemente m’era sembrata molto ben disposta a compiere questo tipo di indagine) o sennò posso tentare se ci raccapezzo io qualcosa
(però conoscendomi
). Il fatto che l’accettare l’eventuale donazione del garage non pare mettermi più con le spalle al muro, compromettermi su un’eventuale futura contestazione relativa alla veridicità del testamento allegato alla successione, mi può consentire anche di tentare un buco nell’acqua e poi, in caso di mio fallimento, rivolgermi eventualmente ad altre persone ancora per scoprire la grafia del testamento depositato in Cancelleria. Resta però tuttavia una verifica superficiale, qualora mia cognata si fosse rivolta, nell’ipotesi di un eventuale clonazione del testamento originario di mio fratello, a dei professionisti, dove forse solo un’attenta e scrupolosa analisi dell’originale

consentirebbe di riuscirne a decifrare la data di scrittura
(2024 piuttosto che 2008), ma per l’esame dell’originale dovrei prima agire legalmente contro mia cognata perché purtroppo non è possibile visionare l’originale senza aver preventivamente contestato il testamento depositato ed io inoltre ho come prova, in caso di grafia differente, solo la grafia di mio fratello risalente però ad oltre una trentina d’anni fa
(e nemmeno datata) ed il testamento mandatomi da mia cognata che non corrisponderebbe nell’eventualità per grafia a quello realmente allegato alla successione. Insomma come la giro la giro è un bel macello


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