Per stipulare un contratto di locazione concordato occorre leggere attentamente l'Accordo Territoriale del Comune dove è situato l'immobile, e calcolare il canone secondo i parametri previsti da quell'Accordo.
Generalmente ne risulta un canone inferiore a quelli di mercato, ma bisogna considerare il risparmio fiscale.
Se il locatore opta per la cedolare secca (che però non permette di usufruire delle detrazioni fiscali IRPEF se non vi è capienza) il reddito da locazione verrà tassato con l'aliquota del 10% (anziché il 21%), non si pagano né imposta di registro annuale né imposta di bollo.
Optando per la cedolare secca il locatore rinuncia a futuri aumenti del canone (incluso l'adeguamento Istat) per tutta la durata dell'opzione.
Si paga anche meno IMU: in genere i Comuni deliberano aliquote agevolate per gli immobili locati a canone concordato, ulteriormente ridotte dello "sconto statale" del 25%.
Dal titolo della discussione pare che tu intenda optare per la cedolare secca; prima di decidere puoi valutarne la convenienza usando questa applicazione:
Applicazione per calcolare facilmente quanto conviene la 'cedolare secca' sugli affitti, ossia l'imposta sostitutiva sui redditi da locazione.
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