Jonas75

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Conduttore
In parte è vero, nel senso che la vendita verrebbe bloccata per alcuni, o forse molti, anni.

Se @Jonas75 non acconsente ai lavori nell'appartamento da lui occupato (previo indennizzo per il disagio patito) il proprietario dovrebbe aspettare la scadenza del contratto di locazione per poterne impedire il rinnovo.
Alla fine dell'ottavo anno se si tratta di un contratto libero 4 + 4, oppure del quinto nel caso di un concordato 3 + 2, il locatore dovrebbe inviargli la disdetta col preavviso di legge e aspettare il rilascio.

Non sappiamo quando scadrà il contratto di @Jonas75 (nel primo post scrive che è conduttore "da qualche anno"); certo che se mancano molti anni ora il proprietario può solo sperare di trovare un accordo per poter eseguire i lavori nel più breve tempo possibile.

Il contratto è un 3+2, e sono già al "quarto periodo di affitto", in pratica è già terminato il primo 3+2 e anche i secondi 3 anni. Sono, in altri termini, a seconda di come si interpreti il contratto, nei secondi 2 anni oppure in altri 3 anni. A tal riguardo, infatti, secondo il padrone di casa rimarrebbe 1 anno di affitto, io invece non ho ben capito se il contratto 3+2, dopo le prime scadenze, si rinnovi con un altro 3+2 oppure si rinnovi di 3 anni in 3 anni. E quindi non ho capito se, essendo scaduti i secondi 3 anni l'anno scorso, abbia davanti ancora 1 o 2 anni di contratto.
Perdonate il discorso articolato, ma spero si sia capito quello che intendo dire.

Ad ogni modo, io ho il timore, conoscendo le abitudini del proprietario (che tra l'altro, inizialmente, mi aveva solo parlato di installazione di contatori separati, e non di divisione degli impianti, senza far menzione di aver venduto l'altro appartamento) che i lavori non durerebbero una settimana, come lui sostiene, ma molto di più, considerato che, oltre alla divisione degli impianti, occorrerebbe fare, credo, anche gli allacci ai vari servizi (acqua,luce,gas) e attendere l'attivazione da parte delle varie compagnie.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
occorrerebbe fare, credo, anche gli allacci ai vari servizi (acqua,luce,gas) e attendere l'attivazione da parte delle varie compagnie.
Per questo dovresti pretendere che i contatori esistenti vengano assegnati a te che già ci abiti: il nuovo subentrante intanto ne farà richiesta di nuoovi. I tempo potrebbero essere (vergognosamente) lunghi: un mio inquilino ha dovuto aspettare per il gas 5 o 6 mesi; per fortuna ho potuto dargli temporaneamente la disponibilità di un contatore di un locale sfitto
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
ecco a chi sono intestati i contatori, attualmente?
se sono intestati a @Jonas75, non vedo cosa possa fare il proprietario senza il suo consenso

fermo restando che sempre secondo me il nuovo proprietario ha diritto di disporre della propria proprietà, fare lavori, chiedere la posa di nuovi contatori etc., e poi: nasceranno servitù? a favore o contro? dato che certamente non si può impedire al nuovo proprietario di avere luce, gas e acqua..quindi sarebbe meglio per tutti giungere ad un accordo
 

Jonas75

Nuovo Iscritto
Conduttore
ecco a chi sono intestati i contatori, attualmente?
se sono intestati a @Jonas75, non vedo cosa possa fare il proprietario senza il suo consenso

fermo restando che sempre secondo me il nuovo proprietario ha diritto di disporre della propria proprietà, fare lavori, chiedere la posa di nuovi contatori etc., e poi: nasceranno servitù? a favore o contro? dato che certamente non si può impedire al nuovo proprietario di avere luce, gas e acqua..quindi sarebbe meglio per tutti giungere ad un accordo

I contatori sono intestati al proprietario e si trovano nell'altro appartamento.
Ma, secondo te, visto che, a parer mio, il proprietario non è ancora giunto al rogito con l'acquirente, quest'ultimo stipulerebbe un definitivo senza i lavori di divisione già effettuati?
Secondo me, il proprietario non doveva farmi trovare davanti al fatto compiuto, ma cercare di concordare o comunque sondare una mia disponibilità prima di fare compromessi o preliminari.
Cosa dovrei fare io adesso? Se tra lavori e allacci io non posso più rientrare per mesi in una casa per cui pago l'affitto, dovrei andarmene via e cambiare definitivamente casa?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Cosa dovrei fare io adesso?

Scusa, ma questo dipende da cosa decidi tu!

Ti abbiamo risposto concordemente che non hai alcun obbligo di permettere al proprietario di fare i lavori nell'appartamento da te condotto in locazione.
Il fatto che lui abbia in corso una trattativa di vendita per l'altro appartamento non è cosa che ti riguardi.
Inoltre non pare certo sia stato già stipulato un preliminare col futuro acquirente. Da quanto hai scritto io ho capito che è una tua supposizione: il locatore non ti ha mostrato un preliminare di vendita dell'altra unità immobiliare con scadenze già fissate per il rogito e la consegna dell'immobile, giusto?

In sostanza:

1) Accetti che il proprietario faccia i lavori dopo aver concordato un adeguato risarcimento per il disagio da te patito, che ti permetta di trovare un'altra soluzione abitativa per il periodo in cui l'appartamento da te locato non sarà agibile (albergo o locazione temporanea in un'altra casa).

2) Non accetti e rimani lì, con il rischio che alla scadenza del triennio in corso il locatore non ti rinnovi il contratto e ti chieda di rilasciare l'appartamento. Questo lo può fare senza necessità di motivazione alcuna, osservando il preavviso di legge (6 mesi).
Confermo che lo schema dei rinnovi dei contratti concordati è quello scritto da @basty nel post n. #22: 3 anni + 2 +3 +3 +3 +3 ...

Se hai dei dubbi su ciò che ti conviene fare prova a consigliarti con un avvocato. Magari rivolgendoti ad un sindacato degli inquilini tipo il Sunia.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
fermo restando che sempre secondo me il nuovo proprietario ha diritto di disporre della propria proprietà
Concordo con te @gattaccia, ma il futuro probabile acquirente dell'altro appartamento (adiacente a quello locato da @Jonas75) concluderà l'acquisto solo se le condizioni poste per il rogito saranno rispettate.
Presumo abbia stabilito nella proposta di acquisto che gli impianti debbano essere in regola.
Solo leggendo la proposta di acquisto, sapendo se è già stata accettata con incasso della caparra, verificando attentamente il preliminare; si può capire quali siano gli accordi tra le parti e le scadenze già stabilite.
E se il locatore di @Jonas75 sarà inadempiente perché non ha potuto fare i lavori, non si farà il rogito e dovrà restituire il doppio della caparra confirmatoria alla controparte.
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Concordo con te @gattaccia, ma il futuro probabile acquirente dell'altro appartamento (adiacente a quello locato da @Jonas75) concluderà l'acquisto solo se le condizioni poste per il rogito saranno rispettate.
Presumo abbia stabilito nella proposta di acquisto che gli impianti debbano essere in regola.
Solo leggendo la proposta di acquisto, sapendo se è già stata accettata con incasso della caparra, verificando attentamente il preliminare; si può capire quali siano gli accordi tra le parti e le scadenze già stabilite.
E se il locatore di @Jonas75 sarà inadempiente perché non ha potuto fare i lavori, non si farà il rogito e dovrà restituire il doppio della caparra confirmatoria alla controparte.
ah non so, potrebbe anche nascere un pasticcio terribile, tipo che il futuro acquirente ha visto i contatori e non è stato edotto che però sono in comune, chissà!
per questo dico che secondo me sarebbe meglio parlare apertamente, iniziando dal proprietario
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
visto che, a parer mio, il proprietario non è ancora giunto al rogito con l'acquirente, quest'ultimo stipulerebbe un definitivo senza i lavori di divisione già effettuati?
Secondo me assolutamente no!
Io non acquisterei un appartamento se i problemi da te descritti non fossero completamente risolti, e i lavori finiti prima del rogito.

Però nel caso specifico non si può rispondere senza conoscere con certezza gli accordi intercorsi tra il proprietario e il futuro acquirente.
Accordi ai quali tu sei estraneo.

Mi stupirei se il proprietario si fosse già impegnato con un preliminare di vendita senza avere la certezza di poter eseguire e concludere i lavori (già concordati a sua cura e spesa) entro la data stabilita.
Come recita il detto: "non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso"!
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
tipo che il futuro acquirente ha visto i contatori e non è stato edotto che però sono in comune,
Questo l'ho pensato anch'io, dopo che è stato chiarito nel post n. #25 che i contatori sono nell'appartamento in vendita.
Se è così, un venditore che nasconde ad un possibile acquirente un particolare molto importante (sperando di poter risolvere il problema prima del rogito) è uno sprovveduto.
 

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