Daniele 78

Membro Storico
Professionista
2 cose completamente diverse, le perizie le fanno SOLO enti convenzionati con la banca. NON HO MAI SENTITO DI PERIZIE ANNULLATE, SEMMAI È PIÙ PROBABILE CHE VALUTINO MENO L'IMMOBILE SEMPRE A VANTAGGIO DELLA BANCA.
Sono società che a loro interno hanno tanti professionisti, ma non cambia la solfa.

la certificazione per una cessione comunque passerebbe da una revisione di APE fatta da un altro professionista.

Ovviamente metti insieme l’aspetto valutazione con L’aspetto energetico anzi le valutazioni immobiliari ad oggi dovrebbero molto essere influenzati da un APE.

È un po’ come vedere un Auto Euro 6 o Euro 4, a parità di modello sicuramente l’Euro 6 ha un valore economico maggiore e le case non fanno differenza. A parità di tipologia e metratura un classe A4 vale molto di più di una A1 o di una B!
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Tornado a noi I problemi per bonus d 110% sono (quelli prettamente tecnici)
  • Urbanistici: se l’immobile ha abusi più i meno gravi prima di attivarlo (salvo poi perdere il bonus)
  • Catastali: metter a posto un immobile con abusi ti porta a mettere a posto anche il catasto e per esperti sa personale la ristrutturazione interna di un immobile porta anche con se una revisione catastale (obbligatoria) che è sempre in aumento
  • dato che l’APE ci si riferisce alla singola unità immobiliare noi per un 110% su un condominio dovremo rifare l’APE su TUTTO l’edificio (diviso poi per singola unità immobiliare) prima dei lavori e dopo.
  • Ricordandovi che l’APE si riferisce sempre a numeri catastali giocoforza i punti 1) e 2) dovranno essere risolti già al primo APE (prima dei lavori per attestare la classe energetica di partenza salvo poi rifare tutto), ne dovreste fare un’altra alla fine per comprovare il salto di 2 classi energetiche (questa può anche rientrar nei costi)
  • Sugli edifici storici (o tutelati) oggettivamente fate un cappotto esterno è infattibile per via dei vincoli e farlo all’interno oggettivamente è un grosso problema per via dello sbaraccare le stanze per posare dall’interno gli isolamenti, salvo pagare le spese di albergo per il momentaneo trasferimento, la vedo parecchio dura fare questi interventi.
Quelli prettamente economici:
  • Cessione del credito: con la difficoltà delle banche a farlo e l’impossibilità delle imprese a farlo salvo appoggio con finanziarie. Mi sentirei di escluderne gran parte salvo le Esco o quelle che (vedi ANCE) hanno l’appoggio della finanziaria Deloitte
  • Difficoltà a livello condominiale per questi lavori: dovrà essere presente un tecnico in sede di assemblea che coadiuverà spiegando a tutti i presenti il tipo d’intervento, il costo, il risparmio atteso ed il tempo di rientro. Non sto a dirvi che anche con lo spiegone fatto bene non convincerete tutti
P.S non mi dilungo oltre su difficoltà a gestire una ESCO (ad esempio per lavori fatti male) poiché già detto sopra che non è come parlare con il piccolo. Detto questo credo che sia un quadro piuttosto esauriente sulle difficoltà oggettive nel mettere in piedi un Ecobonus odierno ad esempio in condominio. Siete d’accordo con la mia analisi?
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Analisi precisa anche se qualsiasi intervento in condominio indipendentemente dalla complessita' e' opera ardua da implementare !

Pero' i condomini che debbono fare lavori per cui vale (se non erro):

-l’obbligo di realizzare il cappotto termico che scatta quando c’è una ristrutturazione dell’intonaco di un edificio per più del 10% della superficie opaca, rientrando nella casistica della "riqualificazione energetica".
L'obbligo riguarda gli edifici che hanno classi di prestazioni energetiche scadenti (dalla D alla G) perché gli edifici devono arrivare ad avere una prestazione energetica per la climatizzazione classe C.

saranno comunque "costretti" ad affrontare il problema.
 

vitt1

Membro Supporter
Proprietario Casa
Tradotto, restano validi i tetti di spesa tutt'ora previsti per i singoli interventi ricompresi nell'Ecobonus.
quindi, secondo questa lettura, una volta che ho raggiunto il target di miglioramento di 2 classi o la massima tecnicamente raggiungibile attraverso gli interventi stabiliti, ad es. cappotto e caldaia, posso portare in detrazione al 110% in 5 anni, tutti gli altri interventi oggetto di ecobonus, ad es. infissi, rispettando i massimali di spesa previsti per questa categoria?
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
quindi, secondo questa lettura, una volta che ho raggiunto il target di miglioramento di 2 classi o la massima tecnicamente raggiungibile attraverso gli interventi stabiliti, ad es. cappotto e caldaia, posso portare in detrazione al 110% in 5 anni, tutti gli altri interventi oggetto di ecobonus, ad es. infissi, rispettando i massimali di spesa previsti per questa categoria?
Sì, e credo sia utile anche precisare che l'aumento di due classi non deve necessariamente essere raggiunto tramite l'esecuzione dei soli "interventi trainanti", ma possono contribuire anche gli altri interventi agevolati coll'attuale Ecobonus, così come specificato al comma 3 dell'art. 119 del DL Rilancio:
"gli interventi di cui ai commi 1 (n.d.r. interventi trainanti) e 2 (n.d.r. interventi agevolati coll'attuale Ecobonus) rispettano i requisiti minimi previsti dai decreti di cui al comma 3-ter dell'articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, e, nel loro complesso, devono assicurare, anche congiuntamente agli interventi di cui ai commi 5 e 6 , il miglioramento di almeno due classi energetiche dell'edificio -omissis-"
 

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