ralf

Nuovo Iscritto
ciao.Miei amici hanno una figlia sposata in comunione dei beni,vorrebbero investire parte dei loro risparmi acquistando un appartamento ed intestarlo alla loro unica figlia,il fatto che sia in comunione dei beni che cosa comporta? ed in particolare come si deve fare affinchè l'immobile sia intestato solo a lei senza che il genero possa vantare dei diritti? grazie
 

Valentina86

Nuovo Iscritto
guarda io ti posso dire per quello che sò, che se la comprano e loa intestano alla figlia è normale che sia anche del marito se hanno la comunione dei beni....

i miei invece hanno fatto come donazione e quella non rientra nella comunione mia e di mio marito....
 
U

User_3122

Ospite
Valentina86 ha scritto:
guarda io ti posso dire per quello che sò, che se la comprano e loa intestano alla figlia è normale che sia anche del marito se hanno la comunione dei beni....

i miei invece hanno fatto come donazione e quella non rientra nella comunione mia e di mio marito....
Attenzione che, in caso di donazione può diventare difficile la eventuale futura vendita dell'immobile in ogggetto.
Secondo me, per ottenere lo scopo, è meglio che la figlia e il marito trasformino il regime di comunione dei beni in "separazione dei beni", a questo punto all'atto di compravendita i genitori potrebbero intestare l'immobile alla figlia e lei sarebbe la sola proprietaria. ;)
 

carlo.b

Membro Attivo
Ciao Brando, credo che la figlia dei Tuo amici possa acquistare l'immobile senza farlo rientrare nella comunione dei beni.
Basta che il marito intervenga al momento dell'atto di acquisto e dichiari nel medesimo che l'immobile sarà bene personale della moglie poichè acquistato con soldi suoi provenienti da donazione dei genitori. Il notaio saprà senz'altro trovare la forma più adatta e corretta.
Saluti.
Carlo
 
U

User_3122

Ospite
Valentina86 ha scritto:
ma noi l'abbiamo già fatto.......e adesso s eio volessi vendere la casa che mi è stata data in donazione come devo fare???
Bisognerebbe prendere in considerazione diversi parametri:

- quanti anni sono passati dall'atto di donazione
- se il donante è ancora in vita

Poichè le Banche difficilmente concedono un mutuo su un immobile che è stato atto di donazione, nel caso il donante sia in vita, sarebbe meglio che revochi la donazione e venda direttamente l'immobile all'acquirente. Infatti la donazione è soggetta per 10 anni a revoca e la banca non può rischiare una causa ereditaria che invaliderebbe l'atto di acquisto ...

Se il donante non è in vita da più di 10 anni la casa è vendibile e quindi nessun erede può più fare azione di riduzione e la conseguente restituzione che andrebbe ad intaccare il bene anche se alienato ...
Recentemente si è introdotto il nuovo termine dei 20 anni dalla donazione (e non dalla morte del donante) proprio per favorire la commerciabilita' di questi beni quando ancora (trascorsi 20 anni) il donante è ancora in vita e non sono trascorsi 10 anni dalla sua morte.

Comunque stiano le cose rischi sempre che la Banca non conceda il mutuo!!
 
A

AlbertoF

Ospite
Salve
se la figlia è sposata in comunione dei beni qualunue cosa acquistata dopo il matrimonio anche se intestata solo a lei si intende acquistato in "comunione legale dei beni"
come si può ovviare ?
1) o tramite notaio modificano il regime patrimoniale in "separazione legale dei beni"
2) o,sentito prima il notaio, mettere nel nuovo contratto di acquisto la clausola che il bene viene acquistato con disponibilità
proprie della figlia in quanto trattasi di donazione dei genitori a seguito di vendita di altro bene immobile di loro esclusiva proprietà.
Devo dire che in generale anche chi è in regime di comunione può acquistare un altro immobile e farselo intestare personalmente se però i soldi necessari provengono dalla vendita di altro bene personale.
Ciao Alberto
 

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