palmi

Membro Attivo
A gennaio del 2009 ho fatto il preliminare per l'acquisto di una abitazione di circa 100 mq. con veranda di circa mq. 40. A maggio del 2009 mi consegna l'appartamento. In attesa di formalizzare l'atto, nel mese di novembre scorso, il venditore dell'appartamento, nonchè costruttore e proprietario dell'appartamento sottostante, ha fatto montare, al piano di sotto e a distanza di 40 centimetri dalla mia veranda, un gazebo della superficie di mq. 100 con un telo bianco che mi rende ora la visuale verso giardino orrenda. Cosa posso fare? A che titolo posso chiedergli di smontare il gazebo fatto di grosse travi di legno? Posso chiedergli la riduzione del prezzo, visto che al momento della consegna tale monufatto non c'era? Preciso che mi rimangono € 45.000 da dare al momento dell'atto. Per fare ciò dovrei sospendere l'acquisto? Spero di essere stata chiara.
 

ralf

Nuovo Iscritto
Se questo gazebo è regolare,cioè montato con tutti i permessi che i regolamenti comunali prevedono,penso che ci sia poco da fare.Se ad esempio tu avessi già rogitato e questo signore mettesse il gazebo,con i permessi, non credo che poptresti chiedere una riduzione del prezzo. Però magari un parere di un esperto potrà essere utile.
 

stefano

Nuovo Iscritto
Da come descrivi il gazebo pare che esso sia assimilabile ad una costruzione fissa e non ad un ombrellone o poco più.
Se chi ha costruito ha chiesto il permesso in comune dalla pratica si può anche rilevare la natura del manufatto, se fisso o mobile.
Nel caso che sia un manufatto fisso, assimilabile ad una costruzione, l'articolo 907 CC recita: Distanza delle costruzioni dalle vedute - Quando si è acquistato il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino, il proprietario di questo non può fabbricare a distanza minore di tre metri, misurata a norma dell'art.905.
Se la veduta diretta forma anche veduta obliqua, la distanza di tre metri deve pure osservarsi dai lati della finestra da cui la veduta obliqua si esercita.
Se si vuole appoggiare la nuova costruzione al muro in cui sono le dette vedute dirette od oblique, essa deve arrestarsi almeno a tre metri sotto la loro soglia.

DIrei quindi che tu possa chiederne la rimozione.
 

Gian Luigi Cristina

Nuovo Iscritto
Bisognerebbe conoscere , per esempio , se il fabbricato è un condominio, e se chi ha realizzato il gazebo ha ottenuto l'autorizzazione del condominio sia per richiedere eventuali nulla osta, sia a modificare l'aspetto del fabbricato
 

palmi

Membro Attivo
E' un condominio, ma il furbo ha montato il gazebo prima che il condominio si costituisse. Il fabbricato è una ristrutturazione di un palazzo del 1800. Io penso che se accetto di andare al rogito, vuol dire accettare il manufatto e lo stato dei luoghi.
 

palmi

Membro Attivo
Io penso che avrei potuto chiedere la rimozione se fossi stata proprietaria dell'immobile, ma siccome sono la promissaria acquirente, l'appartamento risulta intestato ancora a lui che è lo stesso che mi ha procurato il danno, ecco perchè penso di non poterne chiedere la rimozione ma solo la riduzione del prezzo.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Io non ho capito esattamente il problema, ma esso è particolarmente interessante per i seguenti motivi:
A) La tua visuale attraverso il terrazzo di altra persona viene ostacolata da un manufatto che si trova sul terrazzo stesso: Se è così, mi domando è tuo diritto guardare attraverso uno spazio di altri? Se anche non avesse montato un gazebo -(più o meno abusivo, fisso, mobile, tutto da capire) avrebbe potuto montare un grande ombrellone e aprirlo con il sole o con la pioggia e arrecarti lo stesso fastidio, senza essere in dolo?
B) E non pensi che vedere un telo bianco non sia meglio che vedere il tuo vicino in mutande, la suocera che fa il pediluvio e le loro voci sgradevoli arrivarti al tuo terrazzo?
Guarda che non voglio polemizzare ma veramente vorrei arrivare a trasmetterti la visione di chi vede il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto.
 

palmi

Membro Attivo
Quando io ho fatto il compromesso, affacciandomi sulla mia veranda di 40 mq. (dove io cucino per 6 mesi all'anno in quanto piacevole starci nei mesi più caldi), io vedevo il terrazzo sporgente rispetto al mio a circa 3 m. sotto di me con una superficie di circa 100 mq. dove lui mi disse che avrebbe realizzato un giardino pensile. Adesso vedo 100 mq. di telo bianco con travi di legno lamellare che lo sorreggono a distanza di circa 40 cm. dal mio piano di calpestio. Ti assicuro che la visuale è nettamente cambiata tanto da farmi valutare se sospendere la stipula e fargli causa per chiedergli un risarcimento.
 

geomtupputi

Membro Attivo
Professionista
puoi contestare, xke all'atto della promessa d'acquisto quel coso non c'era.
Anzi, nell'atto di compromesso ci sono delle clausole liberatorie in tal senso?
saluti
 

stefano

Nuovo Iscritto
La violazione del diritto di veduta è a danno del fondo e non del suo proprietario, dunque se nell'atto non viene scritto che il fondo rinuncia al diritto di veduta il proprietario del fondo può sempre agire.
Da un punto di vista civilistico sono stati violati i diritti del fondo soprastante.
Visto che al momento il promissorio venditore è lo stesso che ha messo in atto la violazione ai danni del fondo promesso in vendita il promissorio acquirente può inviarere una diffida dicendo che è stata commessa una violazione ai danni del fondo che lui sta per comprare e che se non viene rimossa rinuncia all'atto e chiede indietro la caparra.
 

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