Liederman

Membro Attivo
Proprietario Casa
A breve stipulo accordo di riduzione canone con inquilino (società) che si trova a 700km di distanza.
La via "tradizionale" è che lui stampi l'accordo, firmi il cartaceo, me lo spedisca per raccomandata, io lo firmo a mia volta e lo porto in Agenzia delle Entrate per registrazione. Poi a mia volta glie lo rispedisco con una nuova raccomandata con la mia firma e la ricevuta dell'Agenzia delle Entrate.

Pensando che siamo nel 2020, cosa si potrebbe fare per una gestione a distanza più smart? Avete suggerimenti?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Il conduttore potrebbe utilizzare la firma digitale.
Dovresti però chiedere all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate dove ti recherai per la registrazione dell'Accordo riduzione canone se accettano la firma digitale. O se dovresti successivamente portare un'altra copia dell'atto con timbro e firma in originale della società (suppongo firmi il legale rappresentante).

Normalmente gli Uffici dell'Agenzia vogliono i documenti firmati in originale.
Per cui (ad esempio) un foglio che tu invii per mail all'inquilino, lui lo stampa, lo firma, lo restituisce per mail a te tramite scansione in modo che tu stampi quella scansione e la consegni all'Agenzia delle Entrate; penso non vada bene.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Il conduttore potrebbe utilizzare la firma digitale.
Dovresti però chiedere all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate dove ti recherai per la registrazione dell'Accordo riduzione canone se accettano la firma digitale. O se dovresti successivamente portare un'altra copia dell'atto con timbro e firma in originale della società (suppongo firmi il legale rappresentante).

Normalmente gli Uffici dell'Agenzia vogliono i documenti firmati in originale.
Per cui (ad esempio) un foglio che tu invii per mail all'inquilino, lui lo stampa, lo firma, lo restituisce per mail a te tramite scansione in modo che tu stampi quella scansione e la consegni all'Agenzia delle Entrate; penso non vada bene.
Sono in ballo anchi'io esattamente per le situazioni che hai descritto.
Milano mi aveva detto che dovevo completare la documentazione, ma poi non mi ha inoltrato le istruzioni promesse. Non so se si sia messo il cuore in pace. Dovrò accertarmene.

In piemonte mi hanno inviato una mail ieri dicendo che sarebbe meglio gli facessi avere il documento in originale. Cercherò di sentirli.
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Sono in ballo anchi'io esattamente per le situazioni che hai descritto.
Milano mi aveva detto che dovevo completare la documentazione, ma poi non mi ha inoltrato le istruzioni promesse. Non so se si sia messo il cuore in pace. Dovrò accertarmene.

In piemonte mi hanno inviato una mail ieri dicendo che sarebbe meglio gli facessi avere il documento in originale. Cercherò di sentirli.
Evidentemente non ne sono capaci.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
la pratica giacente presso la Agenzia delle Entrate dovrebbe essere accessibile sia dal proprietario che dall'inquilino con le opportune credenziali (tipo SPID) in modo da poter essere firmato digitalmente separatamente da entrambi.
Quello è in effetti il punto debole della questione.
Vedo due aspetti: uno logico/formale, l’altro tecnico-procedurale.
Che una sola firma digitale possa non essere giudicata sufficiente, può essere comprensibile se per lavalidita del contratto fossero necessarie le due sottoscrizioni.
Tecnicamente non avrebbe molto senso Invece quanto ipotizzi sull’accesso presso Agenzia delle Entrate del documento da firmare congiuntamente. Di solito quando richiesto, viene fatto prima dell’invio è solo dopo aver Entrambi sottoscritto Digitalmente il file, viene inviato al destinatario.
Aggiungerei però una considerazione: una riduzione del canone, non è un passo che “richieda” l’assenso della controparte. Mai visto rifiutare uno sconto. Quindi il pretendere la sottoscrizione originale o legale anche del conduttore sembra a me pura pedanteria. Salvo avere la controprova da parte del l’inquilino che si presume non erogherà in nero la differenza. Ma siamo al solito nel campo della “diffidenza” nei rapporti cittadino-fisco
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se non ci fosse la firma del conduttore potrebbe essere un espediente che qualche proprietario potrebbe fare per ridursi le tasse.
.... con una mentalità distorta. Lo stesso succederebbe con un contratto con una parte in nero. Più o meno.
Basterebbe facessero una verifica presso il conduttore, con sanzioni pesantissime per aver dichiarato il falso. Come succede in tutto il mondo.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Ogni ufficio ha una sua idea, una sua prassi, un suo modo di procedere, un suo modo di "interpretare" (??!!) le norme: povera Italia!
Chissà se Conte, agli Stati Generali, si occuperà anche di faccende volgari come questa?
 

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