alexfin

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Buongiorno, vorrei chiedere chiarimenti, a chi è piu’ esperto di me sugli iter bancari e di compravendita, quanto segue: ho ricevuto a Luglio una proposta per l’acquisto della mia casa; questa naturalmente subordinata all’ottenimento del mutuo e corredata di assegno a titolo di caparra confimatoria; ma l’agenzia immobiliare pero’ ha trattenuto l’assegno in quanto prima gli acquirenti avrebbero dovuto essere messi al corrente della mia accettazione, e fin qui tutto bene. A fine agosto viene eseguita la perizia da parte della banca degli acquirenti ma piu’ di 15 giorni fa giorni fa l’agenzia mi avvisa che la perizia è stata talmente bassa che la banca non ha concesso il mutuo; questa notizia ha sbalordito tutti :-o, compreso agenzia la quale si dice sicura che il perito abbia fatto degli errori e d’accordo con gli interessati all’acquisto, dice (perché a questo punto non so se mi stanno raccontando frottole o cos’altro) di averne richiesto copia per scovare gli errori e procedere ad una controperizia. Specifico che nel frattempo l’assegno di caparra non mi è ancora stato consegnato dall’agenzia la quale dice che non cambia niente, dal momento in cui l’affare dovesse andare in fumo, per motivi diversi dalla non accettazione del mutuo, non avranno alcun problema a farmelo avere. A oggi, ad ogni mia chiamata di sollecito, la risposta è sempre la stessa: la perizia non è ancora arrivata; questo Vi sembra possibile a distanza di quasi 20 giorni? Scusate, ma se la banca ha rifiutato il mutuo, deve averlo per forza fatto con la perizia in mano…quindi non basta che gli acquirenti si rechino in banca, la paghino e se ne facciano avere copia? Non riesco proprio a capire quale sia il problema, e sospetto un qualche escamotage per riuscire a non perdere la caparra dal momento in cui potrebbero aver cambiato idea sull’acquisto della mia casa…Voi cosa ne pensate? E come mi dovrei muovere adesso, anche solo per avere le prove che il mutuo è stato richiesto ma non ufficialmente approvato? :domanda:Grazie e tutti
 
A

AlbertoF

Ospite
Per quanto riguarda quella perizia fatta fare da quella banca se è emerso che il valore del bene è inferiore alla richiesta del mutuo, al netto della percentuale di scarto applicata ( 80% 70% 60% ? non sappiamo quale) non c'è da farci nulla perchè, se non emergono grossi errori di valutazione o omissioni di parti dell'immobile non valutate, non c'è da farci nulla perchè la banca si fida solo del suo perito. La controperizia non serve a nulla alla banca. Non credo che riesamini la richiesta.
Se poi il mercato,il venditore,l'agenzia sono sicuri che il valore è notevolmente diverso vale tentare di riproporre l'operazione ad un'altra banca.
Ma la mia paura sta nel fatto che attualmente alcune banche concedono mutui anche al 50% del valore dell'immobile e non vorrei che questo sia proprio il vs. caso.
Mi spiego meglio:
prezzo di acquisto pattuito € 100,00
Valore di stima rilevato dalla perizia fatta dalla banca € 90,00
Importo massimo mutuabile € 45,00: Quanto è stato richiesto?
 

fravveduto

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti,
Purtroppo la descrizione del caso in ispecie è troppo frammentata e sommaria per tentare di capire cosa sia realmente successo.
L'unica strada, al momento, perseguibile è quella di esercitare i diritti vantati con la proposta di compravendita accettata/compromesso.
Mi spiego meglio:
1) ci sono istituti di credito che non addebitano la perizia al richiedente, ma la ricomprendono tra le spese (perizia+istruttoria) che tratterranno dall'importo di mutuo all'atto del rogito. In questo caso, qualora la banca decidesse di non intervenire per effetto della perizia, non si ha diritto ad averne copia e l'istituto di credito -solitamente- non è disposto a rilasciarne copia neanche dietro versamento del corrispettivo: a tutti gli effetti diventa un documento interno (una di queste banche è Gruppo Banco Popolare);
2) concordo col collega, di cui alla risposta precedente, riguardo alla controperizia, i casi in cui procedere ad una controperizia di solito non sono legati al lavoro del tecnico che ha steso la relazione, bensì ai confronti della valutazione espressa dal tecnico e il riscontro di tale valutazione con borsini
immobiliari di controllo (Nomisma; Tecnoborsa; Crif; Praxi). Esempio: se il perito iscrive in relazione valore 100 e la media dei borsini utilizzati per il riscontro, per tipologie immobiliari similari in quella zona, riporta 75, la banca sempre più spesso decide di non intervenire e non sempre è disposta a concedere una controperizia, soprattutto se la richiesta ha già rilevato delle debolezze all'atto dell'istruttoria finanziaria! In questi casi l'istruttoria tecnico
legale deve risultare perfetta!!!
Cmq., fatta salva la possibilità di recuperare in extremis, mi sembra che il tuo problema sia quello di incassare la caparra confirmatoria... ma pensi che ció debba essere verificato -come accennato in precedenza- contratto (registrato?) alla mano.
Saluti
 

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