E' un appartamento al secondo piano di un condominio di 60 famiglie in centro, a Roma. I riscaldamenti sono centralizzati e tali devono restare; non è contemplato (nè possibile) il distacco dall'impianto centrale e francamente, confrontando i costi che si affrontano con il riscaldamento centralizzato rispetto a quello autonomo, non conviene proprio staccarsi. Quindi la caldaia ci serve per la produzione di sola acqua calda sanitaria.
 
Non possiamo impiantare pannelli solari nè stufe a pellet.

L'alternativa è tra il classico scaldabagno elettrico ( che però dalla mia esperienza passata, determina costi più alti per l'energia elettrica rispetto a quelli del gas) e lo scaldacqua a gas
 
il distacco è possibile, ma la normativa prevede comunque un partecipazione ai costi dell'impianto centralizzato e questo inibisce tutta l'operazione.
ovviamente nessuno non ha interesse al distacco da singoli.
 
@Pippoepeppe infatti teoricamente sarebbe possibile (occorre però presentare opportuna relazione tecnica, forse, e dico forse, occorre il permesso dei condomini) ma in pratica, il guadagno in termini economici non c'è. Con i riscaldamenti condominiali la casa è calda sempre (soprattutto in appartamenti che insistono nei piani più bassi del palazzo) e la spesa, comparata con quella che si affronterebbe a parità di calore sviluppato con gli autonomi, è davvero irrisoria. E poi come tu dice, si deve sostenere comunque una spesa fissa mensile, più il distacco. Tutto questo ti fa passare la voglia e poi ribadisco che in termini di soldoni, non ho mai sentito nessuno che ci abbia trovato tutta questa convenienza passando dal centralizzato all'autonomo, almeno a Roma. Oltretutto ora con i contabilizzatori, ognuno regola il calore come vuole, anche nel centralizzato, per cui....vantaggi nell'autonomo francamente non ne vedo
 
sempre per produzione di acquacalda sanitaria, ci sono delle ottime macchine a pompa di calore che garantiscono bassi consumi energetici e una buona resa termica ovviamente no riscaldamento.
generalmente per uso casalingo si parla di circa 400/500 Watth a differenza dei 1500Wh di uno scaldacqua elettrico tradizionale.
 

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