Vi ringrazio di cuore per i consigli di cui io tengo sempre conto; A me basterebbe dimostrare che la catena non è lì da 20 anni e non ha interrotto la servitù a cui ho diritto: e proprio avrei una domanda prima di vedere il suo avvocato, che deve richiamarmi. Sul paletto mi sento sicura. Vediamo la catena posta all'altro lato della servitù rossa imputata la quale serviva per andare su e giù a mio padre dal mappale a nord (casa di cui aveva usufrutto dal 2000) fino all'estremo sud (capannone che non compare nella mappa, di sua proprietà). Mio fratello è dipendente di mio padre fino al 2009, anno in cui fa un atto di conto comodato, poi nel 2012 mio padre muore. La servitù rossa è all'interno del lotto di mio fratello e lo ricevette in donazione nel 1999, quindi in pratica suo, potrebbe dire che aveva messo la catena e dato la chiave a mio padre che era titolare dell'attività fino al 2009. MA con la morte di mio padre inizia la collazione ereditaria. Questa determina la perdita del possesso sul bene donato per cui quella servitù diventa strada di entrambi? Non ho approfondito, trovo or ora su Altalex :" Secondo una autorevole dottrina, la collazione comporta, all’apertura della successione, una risoluzione o revocazione legale della donazione con effetto ex nunc, conseguentemente il bene donato rientra immediatamente (ossia senza atto di trasferimento) nella comunione dei coeredi". Sto cercando di mettere insieme questi elementi.