Gothic

Nuovo Iscritto
Scusatemi , ma sono molto ignorante e spero mi capiate. Il problema che mi assilla è il seguente: avevo un terreno che nel puc del mio comune ricadeva in zona C ,con possibilità di renderlo edificabile eseguendo le opere di urbanizzazione . Contatto un Ingegnere e faccio fare un piano di lottizzazione, otteniamo 6 lotti, trovo un impresa disposta a eseguire le opere di urbanizzazione. Le spese ammontano a 80.000,00 €, con l'impresa rimaniamo d'accordo che ,metà delle spese saranno in denaro e il rimanente con la cessione di un lotto. Le opere vengono regolarmente eseguite ed ultimate .A giorni dovrò con atto notarile cedere il lotto reso edificabile, gli altri 5 lotti li devo dare in donazione ai miei figli, non ho guadagnato niente, domanda ? Che tasse devo pagare, alcuni mi dicono niente , il notaio invece parla di plusvalenza , come la devo calcolare?
Premetto che il prezzo del lotto è inferiore al prezzo di mercato, vendendolo io avrei guadagnato di più, l'impresa mi rilascia regolare fattura. Mi potete dare un consiglio. Grazie
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
I terreni edificabili (anche se provenienti da successione o donazione)se ceduti devono essere sempre ed in ogni caso assoggettati a tassazione della eventuale plusvalenza (evidentemente se c'è plusvalenza)

La plusvalenza che viene a determinarsi in seguito alla cessione di un terreno edificabile và calcolata detraendo dal prezzo incassato il costo riconosciuto:

-che in caso di acquisto a titolo oneroso è pari al prezzo pagato aumentato di ogni altro costo inerente e rivalutato ai fini Istat ( imposte sostenute a monte , la parcella del notaio, gli oneri di urbanizzazione, le spese tecniche da geometra e tutte quelle direttamente riferibile a quella porzione di terreno che si intende porre in vendita.)
-che in caso di acquisizione a titolo gratuito il valore dichiarato nella denuncia di successione o atto di donazione aumentato di ogni altro costo come sopra e rivalutato in base all'indice Istat
-che in caso di RIVALUTAZIONE è pari al valore di perizia aumentato delle spese del perito e dell'imposta di rivalutazione- 4%- aumentato delle spese come sopra, sostenute dal giorno di riferimento della perizia (secondo una mia cauta interpretazione )

La plusvalenza deve essere dichiarata nel mod.730 o Unico ed è soggetta a tassazione separata (media IRPEF del biennio precedente) a meno che il dichiarante non opti per la tassazione ordinaria .
Non è piu' prevista la possibilità di applicare l'imposta sostitutita del 20%
 
L

Loretta Grazia

Ospite
Concordo con Ennio Alessandro per quanto riguarda la possibilità di aggiungere al valore rivalutato le spese sostenute dal momento della perizia giurata. Per il resto la sua risposta è come al solito talmente completa che non c'è altro da aggiungere (se non complimentarsi con lui). Buona serata a tutti
 

Gothic

Nuovo Iscritto
Ringrazio per le risposte, devo dedurre quindi, che per lo stato, l'area che devo cedere in pagamento abbia prodotto un reddito. Come posso fare per pagare il meno possibile, facendo una perizia giurata avrei risparmiato? Devo stipulare l'atto di cessione in settimana, posso periziare in seguito o non ho più tempo? So che si paga il 4% del valore di perizia, o questo non ha niente a che fare con la plusvalenza? Posso aggiungere il mancato guadagno per la cessione dell'area a prezzo inferiore di mercato? Mi spiego meglio: l'area che sto cedendo all'impresa ha un valore superiore a quello dovrò dichiarare nell'atto, penso che per me sia una perdita, concordate? Un'altra domanda, che differenza c'è tra un area lottizzata e un area edificabile? grazie sin da adesso per le eventuali risposte , saluti,
 

terrina

Nuovo Iscritto
Volevo riproporre la stessa domanda che ho posto in un'altra discussione sul medesimo argomento.
Non riesco a capire se dal valore di perizia, per il calcolo della plusvalenza, oltre alla fattura del geometra per la perizia posso detrarre anche l'imposta del 4% già versata?
grazie ancora della pazienza.
 
L

Loretta Grazia

Ospite
L'imposta sostitutiva del 4% costituisce un costo, e va a diminuire la plusvalenza eventualmente realizzata tra il valore di perizia e il prezzo di vendita. Buona giornata
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Loretta, i tuoi complimenti mi hanno fatto particolarmente piacere ( anche se non "mi allargo": l'errore è la cantonata sono sempre dietro l' angolo) , vista la stima che nutro per te e la tua preparazione
(chiedo scusa ai lettori per questa parentesi privata)
 
L

Loretta Grazia

Ospite
Grazie davvero Ennio, scusa se ti rispondo solo ora ma negli ultini due giorni sono rimasta "incatenata" alle dichiarazioni dei redditi... Buon proseguimento e ancora congratulazioni
 

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