gerrys

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Salve. Ho un problema da risolvere.
Da circa 10 anni sono in causa con un condomino che mi ha fatto il progetto e a cui ho venduto uno degli alloggi di un edificio a 3 piano terra che sul progetto è stato scritto impropriamente sul progetto "locale e porticato".
Questo “locale” è stato cancellato dalla Commissione Edilizia ed è rimasto il “porticato”, che altro non è che un intero piano terra senza muri di tompagno, che non collega nessun accesso o locale o negozio e nessuna scala, in quanto l’accesso della scala esce direttamente sulla strada.
Detto piano Terra chiamato “porticato” però è stato accatastato come “pro-prietà non comune “ inserendolo nel sub.2 che non contempla le parti comuni.
Sull’atto di compravendita dell’alloggio, purtroppo il notaio , nel precisare la proprietà che si vendeva , ha fatto riferimento all’alloggio e box oggetto della vendita, oltre alle parti comuni di cui all’art.1117 c.c. ed in particolare quelli elencati nel sub 1 (scala, rampa garage) senza citare il “porticato”.
Nonostante 10 anni fa egli abbia confermato per iscritto che il porticato è ancora di mia proprietà, successivamente ha aperto azione legale per vedere riconoscere il “portico” quale parte comune.
Il giudice di primo grado , purtroppo gli ha dato ragione, senza valutare le sue stesse ammissioni e le differenze catastali fra sub.1 (parti comuni) e sub.2 (proprietà originario).
Potreste darmi un aiuto a risolvere il problema?
 

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