• Autore discussione Autore discussione User_58071
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Quindi stai chiedendo per quanto tempo tuo figlio deve risiedere nella villa (o comunque nel Comune dove si trova la villa, che è diverso da quello in cui è ubicato l'appartamento) per non perdere le agevolazioni prima casa di cui ha scritto @billi nel post n. #6.

E' questo il senso tua domanda?
 
la domanda è se questo, cioè lo scambio di case, si può fare in modo lecito o no. a me pare di si xchè il figlio si trasferisce a casa sua ed i genitori pure nella loro casa.. secondo me il tempo è di almeno 3 anni.
 
cosa vuol dire controverso.
Vuol dire che la norma stabilisce un termine (18 mesi) entro il quale il contribuente deve trasferire la residenza nel Comune dove si trova l'immobile per il quale ha le agevolazioni prima casa.
Però NON stabilisce per quanto tempo debba mantenere la residenza in quel Comune.

3 anni è un termine prudenziale perché trascorso quel periodo l'Agenzia delle Entrate non può più inviargli l'accertamento e recuperare la differenza di imposta.
Il riferimento è la Circolare Agenzia delle Entrate n. 69/E del 14/08/2002:
cir69.PDF (finanze.it)

Per approfondire l'argomento dovresti rivolgerti ad un commercialista esperto in materia.
 
L'idea penso sia fattibile e certamente non ammazzi nessuno, ma poi, anche se tuo figlio si trovasse in casa tua in una ispezione non credo chi controlla potrebbe dire: AAAHHH! ti ho beccato..... sei venuto a trovare i tuoi genitori quando loro non ci sono o abiti qui quando dovresti stare li? .... lasciate qualcosa di vostro nelle rispettive abitazioni, che io sappia la legge non mi vieta di andare a casa dei miei genitori per farmi una doccia per starci qualche giorno o per fargli compagnia, delle pulizie o lavoretti che loro non possono fare o non sanno fare ecc.
 
Vuol dire che la norma stabilisce un termine (18 mesi) entro il quale il contribuente deve trasferire la residenza nel Comune dove si trova l'immobile per il quale ha le agevolazioni prima casa.
Però NON stabilisce per quanto tempo debba mantenere la residenza in quel Comune.

3 anni è un termine prudenziale perché trascorso quel periodo l'Agenzia delle Entrate non può più inviargli l'accertamento e recuperare la differenza di imposta.
Il riferimento è la Circolare Agenzia delle Entrate n. 69/E del 14/08/2002:
cir69.PDF (finanze.it)

Per approfondire l'argomento dovresti rivolgerti ad un commercialista esperto in materia.
vabene cosi'.questo è quanto sapevo,grazie molte.
 

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