Gianco

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Professionista
guardi che non è proprio come dice lei. il permesso pur in regime di precarieta e temporaneita va richiesto e fatti salvi altri vincoli paesaggistici, archeologici ecc ecc. stiamo attenti prima di creare false speranze nei cittadini che ci ascoltano.
Innanzitutto dovresti aver notato che in questo forum ci diamo del "tu" senza che questo possa essere interpretato come mancanza di rispetto. E si che lo frequenti da tanto.
Poi per il precedente intervento confermo tutto: il catasto non può pretendere niente e l'ufficio tecnico comunale, essendo opere minori che sono esenti da alcuna pratica edilizia, non può intervenire. Raramente interviene quando dovrebbe, figuriamoci se lo fa quando la legge non glielo pretende!
Io sono geometra, libero professionista, tu?
 

domenico10

Membro Ordinario
Professionista
le opere minori non godono di alcun trattamento privilegiato, in termini di obbligatorieta o meno dei permessi a costruire, anche se in regime di precarieta e amovibilita. lo dice il testo unico DPR 380/01, non lo dico io che sono l'ultima ruota del carro, anche se da soli 38 anni esercente attivita di geometra. quanto agli obblighi catastali la precarieta ed amovibilita, ribadisco per la ennesima volta, non ve ne è alcun bisogno. anche se poi bisognerebbe ( e questo è un mio consiglio) accertarsi che trattasi di modesti manufatti accessori al fabbricato principale.
salutiamo
 

GIANLUCA69

Membro Attivo
Professionista
discussione calda su tema molto caldo...per quanto con una "semplice" strisciata di carta chiunque si possa ritrovare una casetta in giardino ciò non significa che tutto finisca lì o si abbiano sonni tranquilli per tutti...il problema dell'accatastamento è, come già detto, legato esclusivamente alle dimensioni del manufatto ed in mancanza di un preavviso di accertamento, sfido chiunque, a provvedervi spontaneamente; diverso è il discorso urbanistico.. in base all'art. 3, co. 1, lett. e.5), t.u.e., si tratta di "nuova costruzione" soggetta a permesso di costruire punto e basta; in caso il vicino presenti segnalazione di abuso edilizio alla p.g. si può tentare in corso di sopralluogo a convincere i vigili che si tratti di un'ipotesi di edilizia libera -art. 6, co. 1, e-bis)/e-quinques), t.u.e. - ma non è detto che ci abbocchino e comunque, come già detto, la mancanza di titolo edilizio è ammessa, ma pur sempre nel rispetto delle altre normative di settore (distanze, vincolo ambientale, ecc.); altrimenti arriva la notifica dell'ordine di demolizione ed in caso di inottemperanza il famigerato art. 31, co. 4-bis, t.u.e.; riguardo alla vexata quaestio "precarietà non precarietà, amovibilità non amovibilità" la giurisprudenza amministrativa e penale sono ormai granitiche nel ricondurre tali nozioni non alla struttura in sé, o ai materiali utilizzati (leggeri o pesanti) o all'incorporazione al suolo (imbullonamento, semplice appoggio, ecc.) del manufatto, quanto invece al carattere provvisorio o meno della funzione assolta dal manufatto stesso, escludendo, peraltro, che possa qualificarsi precario l'uso stagionale volto a soddisfare esigenze e/o utilità reiterate nel tempo ancorché non continuative (il legislatore statale ma anche quello regionale hanno in tal senso recepito questi principi con la disciplina di cui al citato art. 6, co. 1, e-bis)...altro discorso è se far rientrare la casetta nell'ambito di interventi pertinenziali di volume inferiore al 20% volume edificio principale, che comunque non cambia di molto i termini del ragionamento se non per il fatto che non di pdc ma di scia si sarebbe dovuto dotare il manufatto..
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Gessica, hai avuto l''ardire' di realizzare sul tuo terreno un box prefabbricato in legno di 20 mq. come deposito di attrezzi e poi ti duoli del capestro che l'occhiuta burocrazia nostrana ti ha addossato? Hai peccato d'ingenuità!
Ti offro un'idea. In base al codice stradale le autocaravan possono avere una dimensione fino a 30 mq. (più esattamente mt.12x2,55x4 di altezza); su questo presupposto e a fronte di un eventuale ordinanza di demolizione, non sarebbe il caso di ripristinare il manufatto senza alcuna piattaforma cementizia, piazzandogli sotto quattro ruotine con di lato una timoneria da roulotte? Nessuno potrebbe obbiettare che non è amovibile (come al contrario dimostrabile con la prova di spostamenti periodici seppure di mezzo metro!). Alla mal parata un pensierino in questo senso io ce lo farei. Comunque auguri di risolvere al meglio il tuo problema.
 

domenico10

Membro Ordinario
Professionista
discussione calda su tema molto caldo...per quanto con una "semplice" strisciata di carta chiunque si possa ritrovare una casetta in giardino ciò non significa che tutto finisca lì o si abbiano sonni tranquilli per tutti...il problema dell'accatastamento è, come già detto, legato esclusivamente alle dimensioni del manufatto ed in mancanza di un preavviso di accertamento, sfido chiunque, a provvedervi spontaneamente; diverso è il discorso urbanistico.. in base all'art. 3, co. 1, lett. e.5), t.u.e., si tratta di "nuova costruzione" soggetta a permesso di costruire punto e basta; in caso il vicino presenti segnalazione di abuso edilizio alla p.g. si può tentare in corso di sopralluogo a convincere i vigili che si tratti di un'ipotesi di edilizia libera -art. 6, co. 1, e-bis)/e-quinques), t.u.e. - ma non è detto che ci abbocchino e comunque, come già detto, la mancanza di titolo edilizio è ammessa, ma pur sempre nel rispetto delle altre normative di settore (distanze, vincolo ambientale, ecc.); altrimenti arriva la notifica dell'ordine di demolizione ed in caso di inottemperanza il famigerato art. 31, co. 4-bis, t.u.e.; riguardo alla vexata quaestio "precarietà non precarietà, amovibilità non amovibilità" la giurisprudenza amministrativa e penale sono ormai granitiche nel ricondurre tali nozioni non alla struttura in sé, o ai materiali utilizzati (leggeri o pesanti) o all'incorporazione al suolo (imbullonamento, semplice appoggio, ecc.) del manufatto, quanto invece al carattere provvisorio o meno della funzione assolta dal manufatto stesso, escludendo, peraltro, che possa qualificarsi precario l'uso stagionale volto a soddisfare esigenze e/o utilità reiterate nel tempo ancorché non continuative (il legislatore statale ma anche quello regionale hanno in tal senso recepito questi principi con la disciplina di cui al citato art. 6, co. 1, e-bis)...altro discorso è se far rientrare la casetta nell'ambito di interventi pertinenziali di volume inferiore al 20% volume edificio principale, che comunque non cambia di molto i termini del ragionamento se non per il fatto che non di pdc ma di scia si sarebbe dovuto dotare il manufatto..
gentile sig gianluca, comunque la si riggiri, la frittata è sempre quella, al di la delle nostre convinzioni piu o meno logiche. quando ti arrivano, non i vigili, che sanno tutto e fanno finta di non sapere, perchè, e lo sai meglio di me, gli stessi, nonche gli utc preposti stanno piu attenti ( sopratutto nei piccoli comuni) al voto di scambio che non al rispetto della legalita. quando, come in premessa accennavo, ti arrivano i forestali o polizia provinciale e finanza e chi piu ne ha piu ne metta, per aver utilizzato un tipo di materiale con conforme alle prescrizioni della soprintentendenza, e ti mettono i sigilli, per gli stessi o per qualche mq in piu di vialetto, con tutto il corollario di reati penali e ambientali, allora pensi davvero che l'italia ormai è preda del dirigismo piu assurdo e demagogico.
 

GIANLUCA69

Membro Attivo
Professionista
molto d'accordo, in Italia ci sono troppe e confuse prescrizioni da osservare, pochissima volontà di rispettarle, scarsa o nulla vigilanza nel farle applicare, incapacità finanziaria ed umana a far eseguire le ingiunzioni di varia natura… e così un'innocua casetta in giardino, se nuoce al vicino (unico baluardo alla legalità), può creare grattacapi… va anche detto che lo ius costruendi è una facoltà che il proprietario (e non solo) esercita da sempre come se fosse un diritto assoluto ed inviolabile (specialmente in certe aree, ma in generale, un po' da tutte le parti), salvo indignarsi quando si verifica il patatrac..ci vorrebbe più maturità e responsabilità nella cura e governo del territorio e gli stessi asseveratori, invece, di consigliare ai proprietari (spesso, ahimè) aggiramenti o sotterfugi dovrebbero semmai farsi portavoce delle istanze di cui più necessita l'edilizia: lotta all'abusivismo, semplificazione e riduzione dei tempi delle procedure, maggiore convergenza tra vocazione edificatoria e creazione di regole condivise a tutela del fabbisogno abitativo e del patrimonio edilizio.... tornando a noi, segnalo una recente pronuncia del Cons. di Stato (n. 2715/2018) in tema di pergotenda e quanto di recente è stato chiarito dalla commissione redattrice del glossario dell'edilizia libera "Altri manufatti indicati sono i pergolati, i ricoveri per animali, i depositi attrezzi, piccoli manufatti da esterno: possono rientrare fra gli interventi di edilizia libera solo nel caso in cui risultino strutture leggere posizionabili in qualunque punto dell’area di pertinenza o del giardino o terrazzo e dunque non infisse in pianta stabile al terreno (ma fissate ad elementi smontabili quali piastre, viti, paletti ecc.)."
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Per difficoltà d'accesso alla tua fonte (occorrendo una delle varie password che io poi dimentico regolarmente) non ho appurato Gianco se dall'elenco sia consentita od espressamente vietata la soluzione ipotetica da me ventilata ora a Gessica.
Ti racconto tuttavia un aneddoto. Anni or sono un cliente/amico assai facoltoso, comprò una bella villa a Nervi. Amante dei ricevimenti ed alquanto tendenzialmente crapulone, intese mettere nel circostante ampio e lussureggiante suo parco oltre alle sdraio e ai tendaggi pure un barbecue in mattoni e che, da megalomane qual'era, volle bello grande e vistoso; ciò a dispetto del mio previo consiglio di evitarlo. Invero già a breve distanza (ed ovviamente a cose fatte) glie ne giunsero le doglianze degli ineffabili vicini di villa a vario titolo: per i serali rumori molesti (suoni e canti dei festaioli), i fumi olezzanti emanati dagli arrosti nonché l'abusività, appunto, dell'opera). Per mia buona sorte - che penso dovuta all'esser stato nella circostanza visto dalla moglie del mio amico un uccello del malaugurio - fui esentato dall'occuparmi dell' inevitabile lite culminata negli esposti, nei sopralluoghi da parte dei vigili, e per l'effetto nella coattiva demolizione del maestoso barbecue. Tornato io quindi in auge presso l'amico (e la consorte) mi fu così accolto a posteriori il consiglio analogo all'idea sottoposta a Gessica; per cui detto barbecue venne rifatto più grande dell'altro, in legno (ovviamente...pregiato) e sorretto da ruote gommate; come e dove tuttora trovasi. Ne seguì per la verità altro esposto e ricorso dei litigiosissimi vicini ma con loro scorno poiché, la faccio breve, venne giudicata la legittimità del manufatto datane sia la consistenza precaria e mobile, sia il particolare utilizzo sotto gli altri profili (sui fumi e i rumori) stante il luogo aperto e la notevole distanza dai confinanti. So che a questo punto, Gianco, potresti sollevare l'obiezione: si va bene, ma in questa materia, ogni situazione fa storia a sé poiché viene giudicata in base agli specifici 'casi' e l'ammetto; così come il fatto che trattandosi l'amico di persona dotata di notevoli influenze ambientali il suo 'caso' sia stato quindi valutato nella sua 'peculiarità'. Ma forse fui io che all'epoca mi ritenni solo un malizioso visionario. Prosit.
 

domenico10

Membro Ordinario
Professionista
grazie gianluca, anche per il riferimento legislativo. oggi avendo un colloquio con un respossabile ufficio tecnico comunale, mi metteva in guardia
 

domenico10

Membro Ordinario
Professionista
... mi metteva in guardia, da ogni pratica anche una comunissima cila o cil. ed aveva ragione. troppi cialtroni con titolo sia diploma che laurea, consentimelo, si aggirano tra uffici tecnici e potere politico mafioso, e fanno affidamento a queste congreghe per salvarsi il c..... noi poveri sfigati ogni volta che firmiamo una qualunque pratica ci viene il mal di stomaco e ansia a go-go, e ti chiedi ogni sera, se i documenti firmati sono veritieri, se si è interptretato bene questo o quel articolo. guarda ormai l'ansia è la mia compagna di strada. questa sta diventando una professione impossibile.
 

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