Non si comunica un dato falso; si comunica la realtà dei fatti.
Tizio, unico locatore dell'intero immobile (che incassa il 100% del canone e lo dichiara nel proprio 730/RedditiPF) compila il Quadro D da cui si evince che il 100% del canone è soggetto a cedolare secca oppure no.
Nel Quadro B - Sez I - l'unico locatore Tizio segnala col cod. 1 che esiste un altro cointestatario dell'immobile non indicato nel contratto di locazione (Caio).
Caio non è indicato nel contratto in quanto estraneo al rapporto locatizio intercorrente tra Tizio e Sempronio.
		
		
	 
Io non so chi ti abbia detto di compilare il quadro B e il quadro D in questo modo, ma ti posso dire per certo che è sbagliato.
Se tu e tua sorella detenete al 50% ciascuna la proprietà di un immobile che viene affittato con un contratto di locazione solo da te, e tu e indichi “100” nella casella “Percentuale di possesso” del quadro D che richiede di indicare non la quota di canone incassato, ma la quota di possesso in percentuale dell’immobile del quadro C e indichi il codice “1” nella casella “Locatore”, stai comunicando all’Agenzia delle Entrate due dati falsi:
1. tu non sei un “soggetto non presente in atto”;
2. la tua percentuale di possesso di quell’immobile locato è “50”, non “100”.
Il codice “1”, come si diceva sopra, sta ad indicare un soggetto non presente in atto: sulla maschera del software RLI e di RLI web, se clicco il pulsante della casella “Locatore” il menù a tendina mi dà: codice 1- Soggetto non presente in atto.
E questo cosa ci fa capire? Che tu – che sei, invece, un soggetto presente in atto – non devi valorizzare la casella “Locatore” con il codice “1”, posto che questo codice qualifica un soggetto diverso, cioè un soggetto NON presente in atto!
Quel codice non qualifica te, ma un soggetto non presente in atto. Pertanto non sei tu, ma tua sorella che deve comparire al “NUMERO LOCATORE 2” con quel codice.
Mi dirai. Ma come? Mia sorella non è locatore! Ma questo all’Agenzia delle Entrate non gliene frega niente. Finchè l’Agenzia non si allinea alle corti di legittimità schiodandosi dal principio enunciato al primo comma delll’art.26 del TUIR che attribuisce il reddito pro-quota a tutti i comproprietari, indipendentemente dall’incasso, il soggetto tassato non coinciderà mai con il locatore individuato nel contratto!
E infatti il modello RLI della Sogei rispecchia l’attuale (sbagliato) pensiero delle Entrate perché richiede che anche il comproprietario, formalmente non locatore, ma detentore di una quota di possesso dell’immobile, compaia nel quadro B al “NUMERO LOCATORE 2”, quale, appunto, “Soggetto non presente in atto” valorizzato con il codice “1” della casella “Locatore” e nel quadro D con la sua percentuale di possesso dell’immobile (50%) con opzione o meno per la cedolare.