basty

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non riuscivo a capire perché oggi mi hanno detto che l'aumento sarebbe comunque di circa 600 euro......
Bisogna capire cosa significa "oggi" rispetto a quale mese degli anni passati.

Se intendi rivalutare i 12000€ di Gennaio 2022 ad oggi devi impostare il calcolatore da gennaio 22 a gennaio 24 (al momento no disponibile quindi Dicembre 23

Ma a che scopo? Nuovo contratto? o aggirnamento contratto in essere? Nel qual caso si può chiedere solo alle varie scadenze annuali.
 

Deny

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Bisogna capire cosa significa "oggi"
intendevo che se per esempio dovessi fare l'adeguamento al 1° marzo 2024 avrei inserito da dicembre 2022 a dicembre 2023 e su 12000 mi esce incremento di soli 72 euro/anno, sarebbe corretto questo calcolo? Capisco che da oggi a più di un anno quando dovrò fare l'adeguamento le cose cambieranno, ma a me interessava capire a livello indicativo, pertanto se l'indice fosse uguale fra un anno questo calcolo sarebbe corretto?
 

basty

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Devi prima capire il criterio.
1) GLi adeguamenti avvengono una volta l'anno, in occasione della scadenza-proroga ecc.
2) Se li applichi tutti gli anni, giustamente considererai l'indice annuale applicato sull'ultimo canone chiesto
3) Se per qualche ragione hai soprasseduto dal chiedere l'adeguamenti in una annata, niente ti vieta (salvo considerazioni in corso di cedolare) di considerare l'indice relativo all'ultimo biennio o dalla data dell'ultima rivalutazione.

Certamente nell'ultimo anno l'adeguamento è stato marginale: io ad esempio ho preferito non chiederlo quest'anno.

Lo scorso anno invece ho applicato buona parte dell'indice Istat del precedente quadriennio, che non avevo mai applicato.

Adesso se il tuo contratto ha decorrenza marzo, avrai fra qualche giorno l'indice gennaio 24 rispetto a gennaio 23 o gen 22 ecc: non so da quando tu non aggiorni il canone dell'inquilino.
Ricordati di comunicare il risultato prima della scadenza (meglio con RAR se i rapporti sono molto formali)
 

Deny

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Devi prima capire il criterio.
Grazie di tutto il ragionamento che sicuramente mi è utile, ma forse mi sono spiegato male. Non si tratta di un contratto già in essere. Sto per stipulare un nuovo contratto di locazione e devo decidere se farlo con cedolare o con ordinario (ho anche indicato gli importi per entrambe le soluzioni). Per prendere questa decisione vale molto il discorso di adeguamento istat o almeno valeva molto un annetto fa quando l'indice era al 5% e pertanto il canone aumenterebbe di centinaia di euro, mentre adesso è basso e perciò l'incremento attuale sarebbe di poche decine di euro pertanto quasi nullo. Siccome mi considero abbastanza inesperto, volevo solo avere la vostra conferma dell'andamento attuale presumendo che, se non ci sarà un'altra pandemia o guerra, l'indice sarà ancora basso e pertanto devo considerare già adesso che se optassi per l'ordinario l'anno prossimo non potrò incrementare molto il canone e pertanto sto considerando la cedolare secca come opzione.
 

basty

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Per saper come evolverà l'inflazione bisognerebbe avere la sfera di cristallo: ultimamente molti analisti e istituzioni sembrano dire che si va verso un rallentamento e addirittura in decremento dei tassi (legati al tasso di inflazione che sembrava scendere). per altro l'ultima rilevazione ha invece registrato una nuova salita: cosa capiterà in futuro e nel lungo termine è difficile dirlo.

Tu hai anche detto di essere in regime forfettario, uva ti ha suggerito una applicazione dove imputando i tuoi dati potresti avere indicazioni: ma a spanne la differenza tra il 21% ed il 23% non è sostanziale: la possibilità di applicare detrazioni (ammesso che tu ne abbia) ha il suo peso: in ogni caso la scelta non ti cambierà la vita.
 

uva

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devo decidere se farlo con cedolare o con ordinario
Normalmente il locatore può passare da cedolare secca a regime ordinario e viceversa all'inizio di ogni annualità contrattuale.

Siccome hai scritto:
1. canone 12.600 euro/anno con cedolare secca
2. canone 11.100 euro/anno con regime ordinario con adeguamento istat 100%
pare che la società conduttrice (quella che gestirà le sublocazioni) ti imponga di scegliere il regime fiscale alla stipula e mantenerlo.
Avete concordato un'apposita clausola in tal senso?
Se sì, per quanto tempo non potrai cambiare regime fiscale: per tutto il primo quadriennio o anche per i successivi rinnovi?

(Non ricordo se l'avevi già scritto e non ho riletto le 14 pagine di questo thread)
 

Deny

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Avete concordato
Nel contratto non c'è nessuna clausola che mi imponga di mantenere il regime per un determinato periodo di tempo, però c'è scritto questo:

Il locatore dichiara di volersi avvalere della modalità di tassazione sui redditi da locazione di fabbricati prevista dal D.Lgs. n. 23 del 14.3.2011 denominata “cedolare secca”. Pertanto la registrazione fiscale di tale contratto non comporterà alcun pagamento di imposta di registro o imposta di bollo. Non verrà inoltre applicata, negli anni di decorrenza del contratto, alcuna maggiorazione del canone sulla base dell’indice ISTAT di variazione dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati. L’adesione al regime della “cedolare secca” è consentita in quanto i contratti con cui il conduttore realizzerà sublocazioni di porzioni dell’unità immobiliare, saranno stipulati con studenti universitari o figure equipollenti, così integrando il requisito richiesto dall’art. 9, comma 2, D.L. 28 marzo 2014, n. 47 che ha modificato l’art. 3, co. 6 bis del D.lgs 14 marzo 2011, n. 23, ossia quello che un ente senza scopo di lucro (quale è l’impresa sociale), conduca in sub-locazione di un immobile ad uso abitativo ad uno studente universitario. Conformemente al proprio oggetto sociale, il conduttore esercita attività improntate all’interesse generale, contribuendo, quindi, alla risoluzione delle emergenze abitative che investono giovani, studenti, altri soggetti inseriti in percorsi di formazione-lavoro.

E anche questo:

Aggiornamento e revisione del canone. Il canone inizialmente pattuito non sarà aggiornato annualmente della variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nell’anno precedente.
 

basty

Membro Storico
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Nel contratto non c'è nessuna clausola che mi imponga di mantenere il regime per un determinato periodo di tempo, però c'è scritto questo:
Che impone che sia mantenuta per la durata del contratto l'esenzione da ogni partecipazione alla imposta di registro e il divieto di applicare, negli anni di decorrenza del contratto, alcuna maggiorazione del canone sulla base dell’indice ISTAT di variazione dei prezzi.

In sostanza le condizioni implicite della CS
 

uva

Membro Storico
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Secondo me scrivendo questo:
Non verrà inoltre applicata, negli anni di decorrenza del contratto, alcuna maggiorazione del canone sulla base dell’indice ISTAT
e questo:
Il canone inizialmente pattuito non sarà aggiornato annualmente della variazione, accertata dall’Istat,
il conduttore ti impone di NON applicare l'aggiornamento Istat del canone per tutta la durata del contratto.
Indipendentemente dal regime fiscale che sceglierai: cedolare secca oppure ordinario IRPEF.

Considera che anche quando il locatore sceglie il regime IRPEF ordinario, l'aggiornamento Istat è possibile solo se è stata scritta l'apposita clausola nel contratto.

Mi pare che nel tuo contratto sia escluso l'aggiornamento Istat, sia in cedolare secca (come prevede la legge), sia in regime ordinario (perché quelle clausole non ti permettono di applicarlo).

Verifica tutto ciò col tuo conduttore.
 
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