vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
con la successione si accetta l'eredità ....penso
non è così.
La denuncia di successione è un atto amministrativo con il quale si elenca chi sono i chiamati all'eredità sia testamentari che legittimi; ma il chiamato all'eredità diventa erede quando accetta la parte a lui destinata, che è composta da attività e passività. Se le passività sono superiori alle attività il chiamato all'eredità può rinunciare alla eredità stessa.
L'accettazione dell'eredità può essere tacita o espressa: la accettazione espressa a sua volta può essere "pura e semplice" o "con beneficio di inventario".

Leggi qui: Dichiarazione di successione: non è accettazione dell’eredità.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Tutto giusto. Ma penso che al nostro postante servano in questo momento informazioni semplici. Ci provo:
Con la dichiarazione di successione si comunica alla agenzia entrate l’ammontare dei beni immobili e bancari, dei crediti e debiti del defunto, e si indicano gli “ eredi” cioè l’albero genealogico dei parenti più stretti.
Se ci sono immobili, subito dopo deve essere fatta la “voltura catastale” di questi: case o terreni, secondo le quota spettanti.
Se si è digiuni sia della suddivisione prevista dalla legge sia degli adempimenti fiscali, ti consiglio di rivolgerti ad un professionista. Oltre al notaio se ne occupano spesso i geometri (specie se ci sono immobili che poi vanno volturati a catasto) o certi caf. Col notaio vai sul sicuro: ma chiedete sempre un preventivo: nessuno lavora gratis, e la parcella spesso è legata al valore dei lasciti.
Insieme alla dichiarazione si generano le imposte e tasse da pagare: lo stato è il primo a sedersi ... a tavola. Anche lì a seconda della complessità del lascito sorgono balzelli e balzellini, che devono essere anticipati dal soggetto che firma la dichiarazione.
Solo a quel punto la banca sblocca i fondi e destina agli “eredi” le rispettive quota.

Ho messo tra virgolette gli “eredi” perché giuridicamente sono per ora solo “chiamati ad ereditare” : se risultassero molti debiti questi chiamati prima di presentare la dichiarazione devono chiedere di fare linventario per decidere se accettare o rifiutare l’eredità. Anche qui ci sono dei tempi massimi (qui tre mesi).
Se poi salta fuori un testamento, prima di tutto bisogna rivolgersi ad un notaio per farlo “pubblicare” cioè renderlo noto a voi ed allo stato, e poi si procede secondo le volontà del defunto.

Tutta questa approssimata descrizione, per farti capire che ci sono molti risvolti “delicati” sia procedurali che per le conseguenze: rivolgersi ad uno del mestiere, in primis il notaio, in genere sono soldi ben spesi; un comune cittadino non si occupa di diritto successorio e di successioni 365 gg l’anno. Personalmente io ho fatto autonomamente la DS dopo aver fatto fare altre 4 successioni a professionisti nella mia non breve vita (genitori e suoceri) ed avevo quindi esempi oltre che nozioni.

In sintesi, se sapete che lo zio aveva solo 4 soldi in banca e riceveva una pensione, forse con un caf ve la cavate con poco.
Se aveva proprietà di case e terreni, più svariati investimenti finanziari, rivolgetevi ad un notaio.
 

beiba19

Membro Attivo
Proprietario Casa
dunque per ereditare i beni dello zio è necessario accettare l'eredità : in forma espressa e lo si fa dal notaio
o
in forma tacita
cio' ti permette di intestarti i beni....e di prenderti anche i debiti
in questo caso debiti non ce ne sono , ma c'è solo un immobile + soldi in banca ,che verrà intestato ai tre nipoti?
solo poi si farà la successione e ognuno pagherà le tasse sulla quota ereditata ?( 1/3)
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
dunque per ereditare i beni dello zio è necessario accettare l'eredità
La qualità di erede si acquista con l'accettazione.
Ma non è necessario accettare espressamente (cioè con una dichiarazione contenuta in un atto pubblico o in una scrittura privata).
L'accettazione può essere anche tacita, cioè quando il chiamato all'eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede. Come, per esempio, accade quando vende un immobile ereditato.
Quindi, vi sarà la necessità di trascrivere l'accettazione tacita, solamente quando dovesse essere alienato l'immobile ereditato.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Dirò una castroneria. Ma per ora dimentica la questione della “accettazione tacita o palese”: è un classico sofisma giuridico, imposto ultimamente specie se ci sono immobili.

Il problema sta nel fatto che nel nostro ordinamento è prevista la “trascrizione” dei passaggi di proprietà nei “Registri Immobiliari”: poiché la DS non è un documento che viene “trascritto”, per dare la “continuità delle trascrizioni dei vari passaggi” sui diritti immobiliari, il notaio effettua la trascrizione della accettazione relativamente agli immobili passati in eredità.

Diverso se intendi la valutazione se accettare o rifiutare l’eredità nel suo complesso; non puoi prendere solo il buono: o tutto o niente.

Se sapete già a priori che le passività superano gli attivi, scordatevi di fare anche la DS: in quel caso i beni saranno abbandonati, ed i creditori rimarranno a bocca asciutta (non del tutto vero perché potrebbero impugnare la non accettazione, che trasferisce gli obblighi ai discendenti vostri.... altra complicazione)
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
la DS non è un documento che viene “trascritto”
Non è esatto.
Art. 5 del TUIC (testo unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale), approvato con D.P.R. n. 347/1990, rubricato "Trascrizione del certificato di successione":
1. Nel caso di successione ereditaria comprendente beni immobili o diritti reali immobiliari, a chiunque devoluti e qualunque ne sia il valore, l'ufficio del registro redige il certificato di successione, in conformità alle risultanze della dichiarazione della successione o dell'accertamento d'ufficio, e ne richiede la trascrizione, compilando in duplice esemplare la nota a spese dei soggetti obbligati al pagamento dell'imposta di successione.
2. La trascrizione del certificato è richiesta ai soli effetti stabiliti dal presente testo unico e non costituisce trascrizione degli acquisti a causa di morte degli immobili e dei diritti reali immobiliari compresi nella successione.


Per quanto sopra, la trascrizione della dichiarazione di successione non è idonea ai fini dell'opponibilità a terzi degli acquisti mortis causa, poiché una tale trascrizione non rientra tra quelle espressamente previste dalla legge sostanziale, all'articolo 2643 c.c e ss.
 
Ultima modifica:

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
c'è solo un immobile + soldi in banca ,che verrà intestato ai tre nipoti?
solo poi si farà la successione e ognuno pagherà le tasse sulla quota ereditata ?( 1/3)
Non esattamente.
Tuti i beni rimangono congelati fino alla presentazione della DS.

Con la DS si elencano al fisco i dati della casa, le giacenze sui conti bancari, e quali sono i legami di parentela dei parenti più stretti che andranno ad ereditare.
Quindi preliminarmente bisogna procurarsi in banca la dichiarazione di giacenza sui conti, precedents di un certificato di morte.
Per la casa servono i dati catastali che si desumono richiedendo al catasto una visita dei beni intestato allo zio.

In base ai valori in gioco ( e qui bisogna sapere come si calcolano quelli della casa), si calcolano le imposte ipotecarie e catastali che ammontano di base al 3% del vale immobiliare. Se il valore della casa non è eccessivo, la franchigia dovrebbe evitarvi l’imposta di successione la cui percentuale applicata anche si liquidi in banca, varia a seconda del grado di parentela. A memoria tra zio e nipote dovrebbe essere il 6%, su quanto supera la franchigia.
Saltano fuori due O tre altri oneri x bolli ecc: si versa il tutto con un F24 (una volta era il modulo F23) e con la ricevuta del versamento, la DS ed altri documenti, si presenta il tutto alla Adentrate che protocolla e rilascia copie timbrate anche per la banca (si pagano anche quelle)

Con la copia timbrata della Ds si va in banca; e questa grata 3 assegni circolari ai tre eredi. 1/3 ciascuno salvo testamento con diverse disposizioni.

Oggi contestualmente alla presentazione della DS si effettuano anche le colture, ma non è obbligatorio subito. Ci sono 30gg dopo la DS: anche per presentare la voltura della casa si paga qualche tassa al catasto/conservatoria.

Da quel momento la casa sarà intestata ai tre nipoti, in comunione indivisa, ciascuno con un diritto di 1/3.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non è esatto
E bravo Nemesis. Mi stupisco che tu non abbia allegato anche un trattato che illustri la valenza di queste due trascrizioni.

Ai miei tempi alle elementari usavamo solo il “sussidiario” (esisterà ancora?): i trattati di diritto amministrativo li studiavano alla università.
 

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