• Autore discussione Autore discussione User_58349
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che altra residenza avrei potuto comunicare al Comune di Firenze ?
Art. 2, comma 3 della legge n. 1228/1954:
Ai fini dell'obbligo di cui al primo comma, la persona che non ha fissa dimora si considera residente nel comune dove ha stabilito il proprio domicilio. La persona stessa, al momento della richiesta di iscrizione, è tenuta a fornire all'ufficio di anagrafe gli elementi necessari allo svolgimento degli accertamenti atti a stabilire l'effettiva sussistenza del domicilio. In mancanza del domicilio, si considera residente nel comune di nascita.
 
Forse era meglio se restavo il"signor nessuno"
No, non sarebbe stato meglio, capisco il tuo sfogo.

E tu certamente capisci di aver arrecato un danno sia al locatore che ti ha sfrattato per morosità (non è chiaro se tu in seguito l'hai sanata, pagandogli il dovuto comprese le spese legali liquidate a tuo carico dal giudice) sia al Comune non pagando la TaRi.
Le insolvenze dei tributi comunali come la tassa rifiuti vengono "recuperate" dai Comuni aumentando le tariffe, a discapito dei cittadini che pagano regolarmente.

Mi rammarico per la tua triste vicenda, ma secondo me occorre anche considerare gli effetti che ne sono derivati a danno di altre persone/istituzioni.
 
Art. 2, comma 3 della legge n. 1228/1954:
Ai fini dell'obbligo di cui al primo comma, la persona che non ha fissa dimora si considera residente nel comune dove ha stabilito il proprio domicilio. La persona stessa, al momento della richiesta di iscrizione, è tenuta a fornire all'ufficio di anagrafe gli elementi necessari allo svolgimento degli accertamenti atti a stabilire l'effettiva sussistenza del domicilio. In mancanza del domicilio, si considera residente nel comune di nascita.
Capisco. Però ditemi una cosa : a cosa è servita il D.lgs di semplificazione ? Ma soprattutto: chi conosce queste norme ? E intendo,quale normale cittadino è in grado di conoscere queste cose ?; non basta dire che non è ammessa l'ignoranza della legge,bisogna che qualcuno informi i cittadini,sui quali sembra gravino solo doveri e nessun diritto.
 
No, non sarebbe stato meglio, capisco il tuo sfogo.

E tu certamente capisci di aver arrecato un danno sia al locatore che ti ha sfrattato per morosità (non è chiaro se tu in seguito l'hai sanata, pagandogli il dovuto comprese le spese legali liquidate a tuo carico dal giudice) sia al Comune non pagando la TaRi.
Le insolvenze dei tributi comunali come la tassa rifiuti vengono "recuperate" dai Comuni aumentando le tariffe, a discapito dei cittadini che pagano regolarmente.

Mi rammarico per la tua triste vicenda, ma secondo me occorre anche considerare gli effetti che ne sono derivati a danno di altre persone/istituzioni.
Mi sembra una conclusione opinabile, quella secondo la quale io avrei provocato danni al Comune ecc.
La Tari è la tassa sui rifiuti. Ma quali rifiuti avrei prodotto, se ero senza casa? Se per assurdo avessi continuato a produrre rifiuti nella mia residenza da cui sono stato sfrattato, potrei obtorto collo, condividere l'opinione. Ma dato che non ho prodotto rifiuti,non vedo perché dovrei pagare per un servizio del quale non ho usufruito.
 
La logica non coincide con la normativa delle istituzioni. Purtroppo alle volte non basta essere convinti di non aver fatto nulla, ma bisogna rapportarsi con le normative e con le leggi. La burocrazia è implacabile, non ha anime, ma solo norme. Chi non la rispetta si deve attendere una rivalsa. Purtroppo è così ... e non solo in Italia. Poi possiamo discutere di mille ingiustizie e sperequazioni, disquisire di filosofia del diritto e ritenerci dei perseguitati. Ma si sa, la legge non ammette l'ignoranza e se non la si rispetta bisogna aspettarsi il peggio.
 
La logica non coincide con la normativa delle istituzioni. Purtroppo alle volte non basta essere convinti di non aver fatto nulla, ma bisogna rapportarsi con le normative e con le leggi. La burocrazia è implacabile, non ha anime, ma solo norme. Chi non la rispetta si deve attendere una rivalsa. Purtroppo è così ... e non solo in Italia. Poi possiamo discutere di mille ingiustizie e sperequazioni, disquisire di filosofia del diritto e ritenerci dei perseguitati. Ma si sa, la legge non ammette l'ignoranza e se non la si rispetta bisogna aspettarsi il peggio.
Da 3 cose non si scappa mai, le tasse, la morte e la ex moglie
 
Da 3 cose non si scappa mai, le tasse, la morte e la ex moglie
Questa è l’unica risposta ragionevole.

Tutte le ragioni citate sono a norma, ma possiamo dire chiaramente che sono assurde?
Volete convincerci che un Comune che non riceve disdetta Tari da un defunto ha diritto a chiederne conto agli eredi?

Il caso posto è al limite del paradosso : potranno trovarsi 1000 cavilli che giustificano le richieste del comune di Firenze, ma la sostanza rimane che è una richiesta assurda, ed indecorosa: auguro al nostro che accettino le giustificazioni addotte.
 
Al giorno d'oggi, se ti arriva una cartella esattoriale, al 99% è corretta e va pagata. 20 anni fa era tutto più approssimativo e meno automatico e computerizzato. Adesso le cartelle partono poco prima della scadenza e non dopo
 
un Comune che non riceve disdetta Tari da un defunto
I due casi non sono paragonabili.

Per esigere le tasse comunali come la TaRi i Comuni incrociano i dati dell'Ufficio tributi con quelli dell'Anagrafe.

1) Cittadino defunto: l'informazione risulta all'Anagrafe, indipendentemente dalla disdetta TaRi.

2) Cittadino sfrattato per morosità che non comunica il cambio di residenza (in molti casi per sfuggire ai suoi creditori tra cui il più danneggiato è il locatore) e non comunica la cessazione TaRi: all'Anagrafe risulta residente in quella casa, all'Ufficio tributi risulta ancora iscritto.

A Torino funziona così, e credo anche in altri Comuni.
 
A Torino funziona così, e credo anche in altri Comuni.
Credo funzioni così dappertutto. Ed i casi non sono paragonabili.

Ma resta il fatto che lo sfrattato fosse pure inquilino del medesimo Comune: e che l'ultimo dei suoi pensieri in quei frangenti fosse esperire le pratiche burocratiche di un cittadino, visto che si trovava ad essere ... meno che un cane randagio. (mi scusi l'espressione l'interessato).

Che la procedura sia scattata, non mi stupisce.
Che si faccia la predica a posteriori, non solo mi stupisce: offende.

Nella sostanza ha titoli per dimostrare di non abitare più dal 2010 in quei locali: il resto è pura arroganza burocratica.

MI trovi stamattina col dente leggermente avvelenato: anche qui non tanto per la sostanza, ma per la forma.
Sto per aprire una discussione (meglio... uno sfogo...) proprio sulle procedure della nostra PA.
 

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