Cercavo di ipotizzare come avrebbe dovuto esprimersi più prudentemente il testante, per non rischiare che Tizio rimanesse a bocca asciutta e tutto andasse a Caio.
 
Non si possono mettere condizioni. Ed evidentemente l'AdS interviene facendo le veci del proprietario non più in grado di intendere e volere.
 
Se nel testamento e' indicato che i beni mobili ( denaro ) vengano divisi tra Tizio e Caio, a questo punto la cosa migliore secondo me e' che l'amministratore venda tutti e due gli immobili per far fronte alle esigenze dell' amministrato e se eventualmente dovessero rimanere dei soldi al momento del decesso questi verranno ereditati come disposto nel testamento . Soprattutto se i due appartamenti sono dello stesso valore e chiara la volonta'espressa nel testamento di pari trattamento .Percui anche il giudice tutelare potrebbe intervenire in caso tizio lo facesse presente . Un consulto da un' avvocato probabilmente potrebbe essere di grande aiuto.
 
Quindi ci troviamo in mezzo tra una garanzia di rispetto al 1000% della volontà sovrana del testatore, e una pernacchia.
ma chi ha detto che esiste una garanzia di rispetto al 1000% delle volontà del testatore? solo la mentalità borbonico-medioevale la sostiene. I nostri tribunali sono intasati dalle cause proprio di origine ereditaria dove il testante ha fatto figli e figliastri, oppure non ha considerato minimamente la moglie.
C'è il codice civile che garantisce, ai legittimari (coniuge superstite,figli e, in mancanza dei figli, se viventi, i genitori) delle quote del patrimonio del testante, lasciando a sua disposizione solo una parte delle sue proprietà delle quali può disporre a suo piacimento.
In moltissimi casi, quando si tratta di suddividere l'eredità i figli entrano in competizione tra loro, a volte per beni che hanno solo un valore affettivo,
Il testamento, poi, non è che congela i beni del testante. Se questo, per affrontare le vicissitudini della vita, deve alienare parte dei suoi beni dovrebbe avere l'accortezza di rifare il testamento sulla consistenza aggiornata dei suoi beni, se non lo fa è sintomo di trascuratezza nei confronti dei congiunti.
 
Se nel testamento e' indicato che i beni mobili ( denaro ) vengano divisi tra Tizio e Caio, a questo punto la cosa migliore secondo me e' che l'amministratore venda tutti e due gli immobili per far fronte alle esigenze dell' amministrato e se eventualmente dovessero rimanere dei soldi al momento del decesso questi verranno ereditati come disposto nel testamento .
L'AdS per l'amministrazione straordinaria deve avere l'autorizzazione dal giudice tutelare che fintanto che c'è la disponibilità nel conto non riterrà necessaria la vendita dei beni immobili.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Indietro
Top