Gianco

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L'art. 889 c.c. stabilisce che tutti i tubi di acqua pura o lurida, gas e simili devono essere posti ad almeno un metro dal confine, salve, in ogni caso, le disposizioni dei regolamenti locali.
 

Abacuc12

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L'art. 889 c.c. stabilisce che tutti i tubi di acqua pura o lurida, gas e simili devono essere posti ad almeno un metro dal confine, salve, in ogni caso, le disposizioni dei regolamenti locali.
Ho letto ora la legge, non lo sapevo. Quindi potrei ipoteticamente chiedere la rimozione dei tubi a vista dell'acqua condominiale? E come ci si regola per quelli che invece si trovano sotto traccia?
 

mapeit

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Per il gas ti conviene interpellare la Italgas e vedere se è effettivamente una condotta allacciata o è roba vecchia. In tal caso la rimuovi e basta. Se invece è sono allacciati sarà la Italgas che chiederà al condomino servito di provvedere a installare una tubazione esterna a norma. Per i tubi dell'acqua condominiale probabilmente vi è una servitù di passaggio, quindi meglio vedere con l'amministratore. I tubi dell'acqua e gli scarichi possono essere anche all'interno dei muri, unico problema è che in tale posizione se si verifica una rottura bisogna demolire per riparare.
 

Gianco

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Evidentemente la legge citata impone le distanze legali, salvo che i proprietari confinanti non si accordino diversamente.
 

vittorievic

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L'art. 889 c.c. stabilisce che tutti i tubi di acqua pura o lurida, gas e simili devono essere posti ad almeno un metro dal confine, salve, in ogni caso, le disposizioni dei regolamenti locali.
che possono solo aumentare e non diminuire tale distanza (Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6235 del 15 marzo 2010)

altre sentenze
Cass. civ. n. 1989/2016
In tema di condominio, le norme che regolano i rapporti di vicinato trovano applicazione, rispetto alle singole unità immobiliari, solo in quanto compatibili con la concreta struttura dell'edificio e con la natura dei diritti e delle facoltà dei condomini, sicché il giudice deve accertare se la rigorosa osservanza di dette disposizioni non sia irragionevole, considerando che la coesistenza di più appartamenti in un unico edificio implica di per sé il contemperamento dei vari interessi al fine dell'ordinato svolgersi della convivenza tra i condomini. Ne deriva che, anche con riferimento ai tubi dell'impianto di riscaldamento, l'art. 889 c.c. è derogabile solo ove la distanza prevista sia incompatibile con la struttura degli edifici condominiali.

Cass. civ. n. 6923/2015
In tema di condominio degli edifici, la disciplina sulle distanze di cui all'art. 889 cod. civ., non si applica in caso di opere eseguite in epoca anteriore alla costituzione del condominio
, atteso che, in tal caso, l'intero edificio, formando oggetto di un unico diritto dominicale, può essere nel suo assetto liberamente precostituito o modificato dal proprietario anche in vista delle future vendite dei singoli piani o porzioni di piano, operazioni che determinano, da un lato, il trasferimento della proprietà sulle parti comuni (art. 1117 cod. civ.) e l'insorgere del condominio, e, dall'altro lato, la costituzione, in deroga (od in contrasto) al regime legale delle distanze, di vere e proprie servitù a vantaggio e a carico delle unità immobiliari di proprietà esclusiva dei singoli acquirenti, in base a uno schema assimilabile a quello dell'acquisto della servitù per destinazione del padre di famiglia.

Cass. civ. n. 12738/2000
L'obbligo di rispettare la distanza di un metro dalla proprietà altrui per colui che vuole mantenere un tubo,
in cui corre una sostanza liquida o gassosa, installato sia in terra, sia sottoterra, sia su una parete perimetrale di un edificio, sussiste anche se il confine non è con un altro fondo privato, ma con una pubblica via.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
condominio, purtroppo privo di amministratore.
i miei operai hanno trovato, sotto traccia nel muro al livello della strada, un vecchissimo tubo dal diametro di circa 5 cm
Seguendolo all'interno del cortile del palazzo, abbiamo quindi individuato il passaggio dello stesso fino all'appartamento del piano di sopra,
se dalla tubazione in strada hanno attraversato trasversalmente il tuo locale per raggiungere il cortile e salire dall'esterno al primo piano hanno di fatto creato una servitù di passaggio nel tuo locale.
Per controllare la regolarità dell'impianto ci sono le norme che ti posto (le sentenze te le ho già postate).
Potresti rivolgerti ai VV. F. oltre che all' Italgas.

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